Non solo Bologna: tutte le bellissime Città 30 in Europa

In Europa sono sempre di più i centri urbani che adottano il limite di 30 km/h per rivoluzionare il modo di vivere e muoversi in città

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Flavia Cantini

Content writer & Travel Expert

Content Writer specializzata nel Travel. Per lei il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se, scrivendo, riesce ad emozionare, ha raggiunto il suo obiettivo.

Pubblicato: 18 Gennaio 2025 16:25

Immaginate una città dove il caos del traffico lascia spazio a viali tranquilli, dove camminare e pedalare diventa un piacere quotidiano, e l’aria profuma di un futuro più sostenibile: non si tratta di un sogno lontano, ma è la realtà delle cosiddette “Città 30” che Bologna ha abbracciato proprio perché funziona.

Infatti, in Europa, sono sempre di più i centri urbani che adottano il limite di 30 km/h per rivoluzionare il modo di vivere e muoversi in città. Una scelta che, oltre a garantire una maggiore sicurezza per tutti, riduce l’inquinamento e regala a residenti e turisti un’esperienza più serena e piacevole.

Ma cosa sono davvero le Città 30, e perché stanno conquistando il cuore di amministrazioni, cittadini e visitatori? Scopriamolo insieme, facendo tappa nei luoghi che hanno abbracciato tale filosofia e ne stanno raccogliendo i frutti.

Città 30: cosa sono e perché rappresentano il futuro della mobilità urbana

Come accennato, le Città 30 sono aree urbane che adottano il limite massimo di velocità di 30 km/h, una misura studiata per migliorare la sicurezza stradale, tutelare l’ambiente, restituire spazio pubblico ai cittadini e favorire gli spostamenti sostenibili a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici.

Uno studio del Politecnico di Atene del 2024 ha dimostrato che l’introduzione del limite di 30 km/h diminuisce, in media, del 23% le collisioni, del 37% i decessi e del 38% i feriti. Inoltre, contribuisce a un calo delle emissioni inquinanti del 18%, del rumore di 2,5 decibel e del consumo di carburante del 7%.

Ma i benefici non sono solo numerici: le Città 30 trasformano le strade in luoghi di incontro e socialità e diventano più vivibili per residenti e turisti.

L’impatto positivo sulla sicurezza e sull’ambiente

Il limite di velocità ridotto, oltre ad abbassare il rischio di incidenti, incentiva comportamenti di guida più responsabili. A una velocità di 30 km/h, il traffico diventa più fluido e si evitano brusche frenate e accelerazioni che causano collisioni e un elevato consumo di carburante.

Non soltanto: i rumori e le vibrazioni calano sensibilmente, migliorando il benessere psico-fisico di chi vive e lavora in città. Spostarsi a piedi o in bicicletta diventa così più sicuro e anche un piacere, a tutto vantaggio di uno stile di vita attivo ed eco-friendly.

Città 30 in Europa: esempi virtuosi

Graz: pioniera delle Città 30

Graz, in Austria, è stata la prima città europea a introdurre il limite di 30 km/h sull’80% delle sue strade urbane già negli Anni Novanta. Il numero di incidenti è calato del 25% e, davanti alle scuole, il rischio di morte è diminuito del 90%. L’inquinamento acustico si è ridotto di quasi 2 decibel.

Bilbao: una trasformazione completa

Nel 2020, Bilbao è diventata la prima grande città al mondo a limitare la velocità a 30 km/h su tutte le sue strade urbane. Gli incidenti sono diminuiti del 28%, le multe per infrazioni del 43% e le emissioni inquinanti hanno subito una riduzione significativa. Gli spostamenti in bicicletta sono aumentati del 17%, a dimostrazione che una mobilità più sostenibile è possibile.

Nantes: una rete stradale più sicura

L’80% delle strade urbane di Nantes, in Francia, è oggi sotto il limite dei 30 km/h. Si tratta di un piano di mobilità che punta a migliorare la sicurezza per pedoni e ciclisti, oltre a ridurre il rumore e l’inquinamento atmosferico.

Zurigo: un approccio graduale e di successo

Zurigo ha iniziato a introdurre i limiti di velocità ridotti già nel 1991, con un consenso crescente da parte dei cittadini. Oggi oltre la metà delle strade della città svizzera è regolata da limiti di 30 o 20 km/h. Gli incidenti sono diminuiti drasticamente, e i residenti apprezzano il maggiore silenzio e la tranquillità delle strade.

Bruxelles: capitale della sicurezza stradale

Bruxelles è diventata ufficialmente una Città 30 nel 2021. I risultati del primo anno sono stati straordinari: meno incidenti, maggiore sicurezza e un miglioramento della qualità della vita urbana. Anche i tempi di percorrenza non hanno subito variazioni significative, dimostrando che rallentare non significa perdere tempo.

Amsterdam: andare a 30 l’uno per l’altro

La capitale olandese ha introdotto il limite di 30 km/h sulla maggior parte delle strade urbane dall’8 dicembre 2023. La transizione è stata preparata con cura: tre mesi di lavori per aggiornare la segnaletica e sensibilizzare i cittadini sull’importanza del cambiamento e il messaggio: “Andiamo a 30 l’uno per l’altro: guidando insieme un po’ più lentamente, facciamo in modo che tutti possano muoversi in sicurezza e senza preoccupazioni nella nostra città.”

Barcellona: il modello spagnolo

Barcellona ha fatto dei 30 km/h una realtà per il 70% della sua rete stradale, puntando ad estendere questa misura a tutta la città. Già nel 2019, più della metà delle strade cittadine (52,3%) rispettava questo limite, contribuendo a un netto miglioramento della sicurezza e della qualità della vita.

Toronto: una scelta salvavita

Tra il 2005 e il 2016, Toronto ha affrontato una tragica realtà: 2172 pedoni hanno perso la vita sulle sue strade. Un dato allarmante che ha spinto le autorità a ridurre la velocità da 40 a 30 km/h in molte aree urbane. I risultati sono straordinari: le morti e le lesioni gravi sono diminuite di oltre due terzi, a dimostrazione che abbassare la velocità salva vite.

Madrid: la pioniera della Spagna

Dal 2018 Madrid ha introdotto il limite di 30 km/h su gran parte delle sue strade, un provvedimento destinato a coprire il 90% della rete urbana. L’obiettivo? Ridurre il numero di incidenti e migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti e promuovere una città più vivibile e meno congestionata.

Londra: il successo delle 20 mph

A Londra, il limite di 20 mph (circa 32 km/h) ha portato a un calo netto degli incidenti. Secondo i dati di Transport for London (TfL), le collisioni totali sono diminuite del 25%, così come quelle gravi o mortali. Impressionanti anche i risultati per gli utenti vulnerabili: le collisioni con pedoni sono calate del 63%.

I vantaggi per turisti e residenti

Le Città 30 non sono solo un beneficio per chi le vive ogni giorno, ma anche per chi le visita. Per i turisti, la maggiore sicurezza delle strade fa sì che esplorare i centri storici a piedi o in bicicletta sia più gradevole, senza la preoccupazione del traffico intenso. Inoltre, una città meno rumorosa e inquinata permette di godere appieno di attrazioni, monumenti e aree verdi.

Infine, tali interventi valorizzano anche il commercio locale: strade più tranquille invogliano le persone a passeggiare, fermarsi nei negozi e vivere la città in modo più rilassato e autentico.