Hotel du Cap, la storia della lussuosa dimora sulla Costa Azzurra

Dopo due guerre mondiali e due pandemie (Covid incluso), l'hotel du Cap-Eden-Roc è ancora oggi un punto di riferimento dell'hôtellerie

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

C’era una volta un “grande, orgoglioso hotel color rosa” con “palme deferenti” e “una breve spiaggia abbagliante”. Così F. Scott Fitzgerald in “Tenera è la notte” raccontava di quel ritrovo estivo situato sulla Costa Azzurra all’interno del quale gente importante e alla moda si riuniva ogni estate.

Quello che Fitzgerald descriveva come “l’Hôtel des Étrangers di Gausse”, era in realtà l’Hotel du Cap-Eden-Roc o meglio, quello lo scrittore si era ispirato. Perché è stato proprio lo scintillante hotel baciato dal sole ad attirare i giganti della letteratura, del cinema, della musica e dell’arte.

Qui ci sono stati Hemingway, Stefan Zweig, Noël Coward e Fitzgerald, ovviamente. E ancora Chagall, Picasso, Matisse, Marlene Dietrich, Alain Delon, Elizabeth Taylor. E ancora oggi, le celeb dello star system affollano le stanze dell’hotel, la hall e i grandi spazi all’aperto dell’edificio.

Hotel du Cap-Eden-Roc
Fonte: Getty Images
Hotel du Cap-Eden-Roc – 1969

Nonostante l’hotel sia frequentato quasi ed esclusivamente da personaggi illustri e ospiti di fama mondiale, a lui va il merito di essere riuscito a mantenere un’atmosfera informale, fresca e vibrante. Aperto nel 1870, l’Hotel du Cap-Eden-Roc, è ancora oggi una delle strutture ricettive più celebri e ricercate del mondo.

Un secolo e mezzo – nel 2020 ha festeggiato il 150° anniversario – nel quale l’hotel è passato di mano a sole due famiglie, e forse è questo il segreto di un successo ancora oggi perpetuato: prima gli italiani Sella e, dal 1969, gli Oetkers, la famiglia tedesca che oggi gestisce la collezione di hotel omonima che comprende anche Le Bristol a Parigi e Jumby Bay Island ad Antigua.

Sono stati loro ad accogliere e offrire ristoro alle celebrità che giungevano ad Antibes per amore o per gioco, per divertimento o semplicemente per riposo. Del resto è questa l’essenza stessa dell’hotel, fin dalla sua nascita.

Hotel du Cap-Eden-Roc
Fonte: Getty Images
Hotel du Cap-Eden-Roc

Nel 1865, infatti, Jean Hippolyte Auguste Delaunay de Villemessant, proprietario del quotidiano francese Le Figaro, ebbe l’idea di costruire un rifugio per artisti che necessitavano di una pausa. L’idea era quella di costruire una villa vista mare sulla Costa Azzurra, un luogo per rigenerare i sensi. Così nacque Villa Soleil. Durante la costruzione, il nome fu cambiato in Grand Hotel du Cap, nel 1870 la struttura aprì i battenti e nel 1887 passò nelle mani dell’albergatore Antoine Sella.

La maestosità dell’hotel, la sua fama e la sua eccellente gestione, lo rendono ancora oggi una perla di stile e un orgoglio per il settore dell’hotellerie, proprio per la capacità dell’hotel stesso di restare al passo con i tempi. Ricordiamoci infatti, che in questo secolo e mezzo di vita, l’Hotel du Cap-Eden-Roc, è sopravvissuto a due guerre mondiali e a due pandemie.

Hotel du Cap-Eden-Roc
Fonte: IPA
Hotel du Cap-Eden-Roc

Entrare all’Eden Roc è come avere accesso a uno dei templi del lusso, simbolo assoluto della Costa Azzurra, con il suo lungo viale che porta alla villa ottocentesca, arredata con eleganza sopraffina, il roseto dove passeggiare, la scenografica piscina voluta negli Anni ’20 dal piemontese Sella, che fece scavare nella roccia a picco sul mare, con il ristorante in una posizione invidiabile, con vista sull’infinito. Chi non è ospite dell’hotel può sempre riservare un tavolo al Grill, una meravigliosa terrazza tra cielo e mare, che invece è aperto a tutti.