Un passo dal cielo 7, la nuova splendida location Patrimonio Unesco

Nella settima stagione c'è una grossa novità: un paesaggio dal contorno tutto nuovo. Di quale luogo si tratta

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 30 Marzo 2023 14:44

La settima stagione della fortunatissima fiction televisiva di RAI 1 “Un passo dal cielo” è ambientata ancora una volta sulle Dolomiti. Se le prime serie mostravano il lato altoatesino dei “monti pallidi” e il celeberrimo Lago di Braies, le ultime si erano spostate sul versante veneto, location dove è stata girata anche l’ultima stagione.

La nuova location di “Un passo dal cielo 7”

Ma c’è una grossa novità in “Un passo dal cielo 7”, un paesaggio dal contorno tutto nuovo, che non ha nulla a che vedere con le Dolomiti. Nella nuova serie, infatti, alcune scene sono state girate tra le dolci colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019. Un territorio talmente bello che persino la Regina Elisabetta se n’era innamorata. Il vino che beveva Sua Maestà e che, almeno finché c’era lei, veniva servito a Corte, arrivava proprio da una cantina di questa zona, che confezionava appositamente per la Royal Family graziose bottigliette da 20 centilitri di Prosecco doc. Le piccole confezioni venivano realizzate esclusivamente per Sandringham House, la residenza di campagna della Casa Reale britannica.

Un territorio, questo, che è caratterizzato da un fascino innegabile, oltre che da un enorme valore storico e culturale, attraversato da una strada, la Strada del Prosecco, appunto, che collega Conegliano a Valdobbiadene passando per vigneti, paesi e musei dedicati alla tradizione vitivinicola.

Il paesaggio dolomitico

A partire dalla sesta stagione di “Un passo dal cielo – I guardiani”, la fiction aveva traslocato dalla Val Pusteria, in Alto Adige, al Cadore, nel Veneto. Picchi di montagna che si specchiano nelle acque smeraldine dei laghetti, boschi di pini (dove vive Nathan, nel primo episodio della settimana stagione intitolato “L’uomo degli Orsi”, un uomo misterioso che vive da solo nella foresta e che scende in paese solo per vendere la selvaggina e le pelli), splendidi chalet di legno: non manca nulla per rendere l’ambiente in cui si svolgono le indagini del commissario di polizia Vincenzo Nappi, interpretato da Enrico Ianniello, e dalla sorella poliziotta Manuela (l’attrice Giusy Buscemi), una cartolina vivente.

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Fonte: 123RF
Il Lago di San Vito in Cadore

L’ambiente naturale in cui sono state girate la sesta e la settima stagione non è molto diverso da quello delle stagioni precedenti: del resto, la natura non conosce confini. Le Dolomiti sono quelle venete. I laghi sono quello di Mosigo o Lago di San Vito in Cadore, tra Cortina d’Ampezzo, San Vito di Cadore, dove ha sede il Commissariato di Polizia guidato da Vincenzo, e la Valle del Boite.

E poi ci sono le iconiche Cinque Torri, nelle Dolomiti Bellunesi, simbolo di Cortina e del Passo di Falzarego. La loro inconfondibile forma le rende immediatamente riconoscibili da qualunque altra vetta o valle intorno e, soprattutto, le rende un polo d’attrazione turistico. La torre più alta della suggestiva formazione rocciosa è la Torre Grande, con i suoi 2.361 metri di altitudine, mentre le altre sono Torre Seconda, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Inglese.

Luoghi paradisiaci, insomma, ben noti agli escursionisti che sono soliti frequentare queste zone e che, camminando lungo i sentieri di montagna, si ritrovano davvero a un passo dal cielo.

Cinque Torri
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Le Cinque Torri, uno dei simboli delle Dolomiti