In prima serata su Rai1 un viaggio tra nostalgia e passione, tra l’Italia che cambia e la televisione che diventa fenomeno culturale: Carosello in Love è il nuovo film TV prodotto da Grøenlandia in collaborazione con Rai Fiction, diretto da Jacopo Bonvicini, che celebra il mito di Carosello e il potere dell’amore. Il film racconta due storie che si intrecciano sullo sfondo di un Paese in trasformazione: la storia romantica tra Laura (Ludovica Martino) e Mario (Giacomo Giorgio) e l’amore collettivo per la televisione che ha segnato la memoria degli italiani.
Indice
Di cosa parla
Siamo nel 1957, l’anno in cui la televisione entra nelle case degli italiani, diventando rapidamente un fenomeno culturale di massa. Tra luci dei set e creatività pubblicitaria, si sviluppa la vicenda di Laura, giovane ambiziosa e creativa, affascinata dal mondo della TV, e di Mario, regista disilluso ma talentuoso, che approda a Carosello convinto che sia solo una parentesi prima di realizzare il suo sogno nel cinema d’autore. Tra distanze e riconciliazioni, nasce un legame intenso, mentre intorno a loro l’Italia evolve, raccontandosi attraverso la pubblicità e la televisione.
Carosello in Love è un ritratto dell’Italia del Novecento, della trasformazione sociale, linguistica ed estetica, vista attraverso gli occhi dei professionisti che hanno dato vita al programma televisivo più iconico di quegli anni. Il film è un ponte tra generazioni: un ricordo affettuoso per chi ha vissuto quell’epoca, una scoperta educativa per i più giovani, e un racconto coinvolgente su come la pubblicità e la televisione abbiano contribuito a unire il Paese.

Dove è stato girato
La storia del film è ambientata a Roma, a partire dal 1957, quando la televisione – e in particolare Rai/Carosello – iniziava a entrare nelle case degli italiani. Le riprese di Carosello in Love si sono svolte principalmente a Roma e negli Studi di Cinecittà. Roma, con la sua storia, con gli studi Rai e con la sua tradizione televisiva, è la cornice naturale più coerente per un progetto come questo. Anche se non tutte le scene sono state necessariamente girate “on location”, l’ambientazione storica ne richiede lo spirito.
Il rione ricreato per il film, quello in cui si muovono i protagonisti, richiama per atmosfera certe suggestioni de L’amica geniale, ma senza mai indulgere in un realismo rigido: è un’ambientazione d’epoca leggera, viva, che non appesantisce mai lo sguardo. La stessa cura si ritrova negli studi televisivi, dove la regia di Bonvicini gioca con creatività, intrecciando materiali d’archivio e nuove riprese.

Nelle note di regia Bonvicini ha precisato: “La scenografia e la fotografia sono state impostate cercando prima i toni caldi degli Anni ʼ50 e ʼ60 per poi virare dolcemente verso la atmosfere più fredde e vicine alla modernità degli Anni ʼ70, senza dimenticare mai di dare agli ambienti e ai personaggi un carattere peculiare e sospeso tra la realtà e la favola. LʼItalia è così diventata una Roma sognata che assomiglia ad un piccolo paese senza tempo e la televisione un contenitore in cui si muovono le speranze e i dolori di un popolo incarnato dai personaggi della storia, le cui vite sono allo stesso tempo così lontane e così simili alle nostre”.
E il capostruttura Rai Luigi Mariniello ha aggiunto in conferenza stampa: “Carosello è stato un vero fenomeno di costume, e il servizio pubblico ha raccontato l’immaginario. Con questa storia abbiamo dato volto anche all’artigianato Rai del tempo”. L’attrice Ludovica Martino sul suo personaggio invece ha sottolineato: “Interpreto una ragazza rivoluzionaria per il suo tempo. Vuole lavorare in Rai, desiderando emanciparsi e trovare un posto nel mondo”. E il co-protagonista Giacomo Giorgio ha infine aggiunto: “Ho apprezzato la possibilità di raccontare l’errore: il mio personaggio arriva sempre nel momento sbagliato, nella storia con Laura e nella professione: vuole lavorare nel cinema e invece deve ripiegare su Carosello, salvo poi scoprire che in verità era come fare cinema”.