“Calabria, terra mia”, Muccino torna nella Regione con nuovi set

Non solo mare, spiagge e natura: la Calabria raccontata dal regista di "L'ultimo bacio" è molto di più

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Lo scorso autunno, Gabriele Muccino ha girato un cortometraggio dedicato alla Calabria. Il corto, “Calabria, terra mia”, vedeva i protagonisti, nientemeno che Raoul Bova e Rocio Muñoz Morales, a conoscere per la prima volta questa regione italiana.

Ora, il regista di “L’ultimo bacio” torna in Calabria per girare un altro cortometraggio, arricchendo la prima versione con immagini aggiuntive che “presenteranno ancora meglio una Calabria che ha voglia di farsi conoscere e di farsi visitare”, ha detto il presidente della Regione, Nino Spirlì.

Tra le nuove location ci sono la zona dello Scoglio dell’Ulivarella con la sua bellissima spiaggia, in quel tratto di mare chiamato Costa Viola. In dialetto è conosciuta con il nome di Luvareddhra. Questo scoglio-isoletta sorge a pochi metri dalla costa e sulla cima è nata e cresciuta una pianta di ulivo, da cui deriva il nome.

C’è poi la Tonnara di Palmi, molto famosa per essere una amatissima località di villeggiatura, merito delle sue spiagge di sabbia fine.

Non solo spiagge, mare e natura, la Calabria è anche storia. Ecco allora che Muccino ha scelto di mostrare la Certosa di Serra San Bruno, un antico monastero certosino situato vicino all’omonima cittadina, in provincia di Vibo Valentia. che sorge in una bellissima posizione a più di 800 metri di altitudine.

Così come la Villa romana di Casignana, che risale al I secolo d.C. e che fu scoperta soltanto nel 1963, in occasione dei lavori per la costruzione di un acquedotto. La villa sorgeva probabilmente sull’antica strada di collegamento tra Locri Epizefiri e l’antica Reggio Calabria. Sono stati riportati alla luce diversi ambienti di questo antico complesso termale che comprende un calidarium, un tepidarium, un frigidarium e tante altre bellissime sale

E infine c’è Mammola, un Comune sul versante ionico della Calabria, arroccato sulle falde di una catena montuosa, contrafforte del Monte Limina, nel Parco nazionale dell’Aspromonte, e del Monte Seduto, sulla Catena delle Serre. Il borgo originale di origine medievale è di fatto la porta d’accesso al Parco dell’Aspromonte.

Nel primo corto Muccino aveva voluto dare evidenza a Tropea. “Non avevo mai visto un mare come quello di Tropea”, aveva raccontato “e nel corto non c’è nessun ritocco”. ma c’era anche la spiaggia di Capo Vaticano, una delle più belle al mondo, con la sua spiaggia adagiata alla base dell’altopiano del Monte Poro.

Terra tra due mari, Ionio e Tirreno, la Calabria è tutta una scoperta. E non è solo mare, ma c’è tutto un entroterra da scoprire. Ci sono i monti della Sila con le splendide vallate e la Locride, ci sono i borghi arroccati con i loro castelli.

Baciata dal sole e da un clima meraviglioso, questa regione regala paesaggi incredibili tra coste rocciose alternate a litorali di sabbia fine e un entroterra incontaminato, dove il verde delle maestose foreste e delle montagne si fonde con il blu di laghi e cascate.

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Fonte: 123rf
Il Comune di Mammola, in Calabria