A spasso sulle linee ferroviarie dismesse in bicicletta: l’idea è geniale

Abbiamo intervistato Franco Prati, inventore della Rail bike. Di cosa si tratta

Pubblicato: 2 Agosto 2020 10:00Aggiornato: 20 Marzo 2024 23:28

Foto di Sabina Petrazzuolo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle blogger

Una laurea in Storia dell’arte, un master in comunicazione e giornalismo e una vocazione per la scrittura, scova emozioni e le trasforma in storie.

Se le ferrovie potessero parlare avrebbero migliaia di storie da raccontare, loro che sono state lo snodo d’incontro di viaggi, partenze e ritorni e che attraversano città, regioni e paesi, incontrando paesaggi bellissimi e inaspettati.

Il fascino delle ferrovie, soprattutto quelle in disuso, oggi conquista tantissime persone che vedono proprio in questi luoghi abbandonati un nuovo modo di viaggiare, esplorare e scoprire. Lo sa bene Franco Nicola Prati, ex capo tecnico di impianti di segnalamento ferroviario, che ha creato oggi la Rail bike, una bicicletta in grado di attraversare i binari ferroviari. Affascinati da questo suo progetto, e da questa passione quasi viscerale nei confronti delle ferrovie ormai in disuso, abbiamo raggiunto Franco telefonicamente per farci spiegare la sua rivoluzionaria invenzione.

“Tutto è nato per divertimento personale, e per questa mia passione per le ferrovie, complice il lavoro sul campo che ho svolto per molti anni” – ci ha raccontato Franco – “Avevo questa idea, e ammetto che realizzarla è stato più semplice di quanto pensassi: ho acquistato una bicicletta pieghevole e a questa ho applicato un sistema fai da te che mi ha consentito di iniziare a viaggiare sui binari”.

Com’è fatta una Rail bike

Ma come è fatta la Rail bike? Ce lo ha spiegato direttamente Franco: “Ho preso quattro piccole ruote di uno skateboard e con un bastone in alluminio, posizionato in diagonale sul binario parallelo, ho stabilizzato il mezzo. Una soluzione semplicissima e poco costosa che mi ha consentito di vivere un’esperienza unica”.

Per Franco questa bici è solo uno strumento da contestualizzare in una visione ben più ampia, parlando del futuro, infatti, ci ha raccontato che immagina la Rail bike solo un punto di partenza per valorizzare e sviluppare, a scopo turistico, intere aree abbandonate.

“Oltre le bici, i binari potrebbero accogliere anche dei carrelli elettrici che consentirebbero di arrivare alle stazioni abbandonate e non solo, questi luoghi un giorno potrebbero essere recuperati e utilizzati da fondazioni e aziende locali per fare degustazioni e vendita di vini, formaggi e prodotti locali”.

I futuri progetti, oltre la Rail bike

Un’idea ambiziosa questa, che meriterebbe sicuramente l’attenzione delle associazioni territoriali. Tuttavia, attualmente Franco ha solo progetti a breve termine. Il prossimo? Quello di costruire un sistema che permette di far viaggiare due bici contemporaneamente, così da poter organizzare un tour insieme a sua moglie.

E chi lo sa se davvero, da questa idea, nascerà un nuovo modo di fare turismo attraverso un’attività eco-sostenibile che valorizzerebbe quella parte di campagne, colli e paesaggi del nostro Paese oggi invisibili e abbandonati.