La chinetosi è il mal di viaggio, e in molti ne soffrono

Durante i viaggi, vista, equilibrio e recettori registrano differenti impressioni di accelerazione e movimento e il cervello ne rimane irritato

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Viaggiare è una delle esperienze più belle ed entusiasmanti al mondo ma non per tutti: molti, infatti, soffrono del cosiddetto “mal di viaggio”, la chinetosi, che sia “mal di mare”, “mal d’auto”, “mal d’aereo” o anche “mal di ferrovia”.

Il termine deriva dal greco “kinetos” che significa “mobile” e indica lo stato di disagio che colpisce le persone predisposte a causa di movimenti irregolari, ripetitivi e non ordinari del corpo, come avviene sui mezzi di trasporto.

Di cosa si tratta

Conosciuta anche come “mal da trasporto“, la chinetosi è un fastidioso malessere che si manifesta in seguito alle continue variazioni di posizione che il corpo subisce durante i viaggi: il sistema nervoso centrale riceve informazioni contrastanti dagli apparati coinvolti nel disturbo ovvero la vista, l’organo dell’equilibrio, e i “propriocettori”, recettori posti nei tendini, nei muscoli e nelle capsule articolari che forniscono all’organismo il movimento degli arti e del corpo e il senso della posizione indipendentemente dalla vista.

Insomma, i singoli organi registrano differenti impressioni di accelerazione e movimento e il cervello non riesce a mettere insieme le varie informazioni e ne rimane irritato.

Per fare un esempio, quando si corre, gli occhi inviano al sistema nervoso centrale il cambiamento di visuale che coincide con il movimento che sta avvenendo nel corpo: tutte le informazioni risultano coerenti e l’organismo le accetta senza spiacevoli conseguenze.

Durante un viaggio, invece, il corpo viene percepito come fermo all’interno dell’abitacolo del mezzo di trasporto mentre in realtà si sta muovendo trasportato dal mezzo.
Gli occhi vedono il paesaggio muoversi e cambiare ma, allo stesso tempo, registrano un’apparente immobilità dell’organismo: ciò può allora causare sensazioni conflittuali e contraddittorie che confondono le percezioni e arrivano a provocare il disturbo chiamato chinetosi.

I sintomi sono molto sgradevoli: i primi segnali sono sbadigli che rimandano a stanchezza, mal di testa, aumento della salivazione e sudori freddi.

Si assiste poi a un malessere generale con senso di debolezza, pressione bassa, pallore del volto, nausea, iperventilazione.

Non sempre i sintomi appaiono tutti insieme e vi sono possono essere notevoli differenze anche nella loro intensità.

Come combattere il mal di viaggio

Per non rovinarsi il momento del viaggio, è comunque possibile mettere in atto strategie volte a ridurre il rischio di chinetosi.

Innanzitutto, è bene iniziare il viaggio riposati e dopo aver consumato un pasto leggero, anche il giorno prima della partenza, con cibi facilmente digeribili, meglio se salati evitando i dolci.

In treno, in autobus e in auto, evitare di leggere, utilizzare smartphone e computer, o giocare a videogiochi ma mantenere la testa dritta rivolgendo lo sguardo verso un punto molto lontano.

Chi è predisposto a soffrire di chinetosi, dovrebbe scegliere i posti a sedere dove si percepisce meno il movimento e il campo visivo ampio contribuisce a distrarre dal movimento del veicolo: in auto è al posto di guida o accanto al conducente, sulle navi nella parte centrale mentre in aereo accanto alle superfici alari e nel corridoio centrale, in autobus il più distante possibile dagli assi.

Dormire può essere un’ottima soluzione: il senso dell’equilibrio va a riposo insieme al corpo.

Infine, lo stomaco vuoto non è l’ideale: zenzero candito, zucchero d’uva, caramelle alla menta svolgono un’azione di aiuto nei confronti di questo disturbo.