State organizzando il vostro prossimo viaggio nel Paese del Sol Levante, ma avete paura dei costi eccessivi che potrebbe comportare? In realtà, a differenza di quanto si possa pensare, il Giappone non è più un paese troppo caro. Anzi, con un po’ di organizzazione e seguendo i giusti consigli, si può vivere un’esperienza indimenticabile senza spendere troppo ed evitando di rinunciare totalmente alle comodità.
Dai mezzi di trasporto agli alloggi, dai ristoranti allo shopping e ai siti culturali da visitare, ecco 10 trucchi per organizzare una vacanza in Giappone low cost.
Indice
Periodo più economico per viaggiare in Giappone
Per trovare offerte e prezzi più bassi per vitto e alloggio in Giappone, il consiglio è quello di evitare l’alta stagione, quindi la piena estate (luglio e agosto), il periodo delle festività natalizie, quello della fioritura dei ciliegi (più o meno a inizio aprile) o quello del foliage di metà novembre. In linea di massima, i prezzi migliori si riescono a spuntare tra la fine dell’autunno e marzo (escluse le festività), riuscendo a godersi tutte le bellezze autentiche del Giappone ad un costo accessibile e senza troppe orde di turisti.
Volo economico per il Giappone
Una delle voci di costo più consistente in un viaggio lontano riguarda sicuramente il volo. Nel caso in cui si scelga di viaggiare in bassa stagione, solitamente il consiglio è quello di prenotare il volo circa 3/4 mesi prima della data di partenza, per riuscire a trovare i prezzi migliori (se si è fortunati anche poco più di 400 euro a/r). Diversamente, per cercare di trovare prezzi abbordabili nelle alte stagioni, sarebbe meglio anticipare ulteriormente la prenotazione del volo.
Inoltre, è consigliato anche valutare di prendere voli che fanno scalo in altri aeroporti prima di giungere in Giappone, poiché i voli diretti dall’Italia sono generalmente più costosi. Comparate bene, inoltre, le varie tratte proposte dalle diverse compagnie: alcuni scali sono più economici di altri.
Trasporto low cost dall’aeroporto al centro
Una volta atterrati in Giappone, per potervi recare in hotel è necessario prendere uno dei possibili mezzi di trasporto messi a disposizione. L’opzione più cara è il taxi (in Giappone sono tra i più cari del mondo), soprattutto se l’aeroporto è molto lontano dalla meta. Tokyo, la capitale, è servita da due aeroporti: quello cittadino di Haneda e quello internazionale di Narita che dista dal centro città ben 100 chilometri. In questo caso il costo potrebbe anche superare i 150 euro prendendo un taxi.
Meglio optare per i treni che collegano con il centro delle città. In particolare, tra i più economici troviamo il Keisei Limited Express (con un prezzo di circa 6 euro) e il JR Sobu Line (circa 8/9 euro).
Un’altra opzione economica per raggiungere la città dall’aeroporto è rappresentata dai limousine bus che propongono solitamente prezzi abbordabili (si parte da circa 19/20 euro).
Dormire spendendo poco
Un’altra voce che incide molto sul costo del viaggio è il pernottamento. Scegliere la giusta sistemazione che sia comoda, ma anche economica, non è semplice se non si conoscono tutte le opzioni che il Giappone offre.
Come in ogni Paese, più ci si trova nel centro delle città importanti (come Tokyo e Kyoto), più alti saranno i prezzi praticati, soprattutto dagli hotel che appartengono a grandi catene e dai boutique hotel. Per questo, per risparmiare, è consigliato optare per altre tipologie di sistemazione. Tra queste troviamo: ostelli, appartamenti, affittacamere, Ryonkan e capsule hotel.
Ostelli e affittacamere
Per contenere i costi di alloggio, esistono diverse opzioni: gli ostelli, gli affittacamere (minshuku), gli appartamenti. Con un buon rapporto qualità-prezzo, gli ostelli sono numerosi in Giappone e possono essere un’ottima scelta per risparmiare: i prezzi partono in genere dai 15 euro in bassa stagione, per salire fino ai 40 nelle zone più esclusive e in alta stagione.
Scegliere i minshuku, invece, significa dormire in affittacamere economici a conduzione familiare che però spesso non hanno i bagni privati, mentre un appartamento (fuori dalle zone centrali) può essere un’altra opzione economica, visto che permette anche di cucinare in casa senza dover sempre uscire a pranzo o a cena.
Ryonkan e capsule hotel: dalla tradizione alla modernità
Per entrare a pieno nelle tradizioni giapponesi, ma a costi contenuti, si può optare anche per i Ryonkan-hotel: l’alloggio tradizionale nel quale al posto del letto si trova il futon sdraiato sul tatami, il tipico pavimento giapponese.
Il Giappone offre anche una sistemazione molto particolare: i capsule hotel. Dedicati solo a chi non soffre di claustrofobia, si tratta di alberghi con stanze formate da piccole capsule nelle quali dormire. Ce ne sono di tanti tipi e dimensioni e rappresentano una soluzione economica (partono da circa 20 euro a notte) per dormire nelle grandi città giapponesi.
Internet cafè e shop “tutto a 1 euro”
Tra i luoghi particolari ed economici che si trovano facilmente nelle grandi città giapponesi ci sono gli internet cafè: luoghi nei quali si può navigare in internet, lavorare al pc, consultare una vasta collezione di manga e anche dormire (spendendo pochissimo).
Può sembrare strano, come luogo in cui dormire, ma è una scelta molto amata dai giovani di tutto il mondo. Non si tratta esattamente di una soluzione comoda, per la verità: se si opta per l’economicissima Open Seat, si ha a disposizione una sedia dinnanzi al pc, che costringerà a dormire seduti e senza alcuna privacy. Se invece si vuole spendere un pochino di più, si può optare per la postazione Flat Seat o per la Reclining, e dunque per una poltrona reclinabile all’interno di una stanzetta privata.
Bisogna però sapere prima quanto si intende stare: si può scegliere, in genere, l’opzione da 3,5 o da 8 ore. Se si comunica una permanenza inferiore a quella effettiva, infatti, il costo si innalza di molto (circa 100 Yen ogni 15 minuti in più).
Altri luoghi molto particolari ed economici dove trovare qualsiasi cosa possa servirvi durante il viaggio, sono “100 yen shop”: negozietti equivalenti ai nostri “tutto a 1 euro” che vendono qualsiasi prodotto, dall’abbigliamento agli utensili, fino al cibo.
Fare la spesa al supermercato
Come nella vita di tutti i giorni, anche in viaggio dobbiamo pensare a soddisfare anche un altro dei bisogni primari oltre a dormire, ovvero mangiare. Probabilmente il metodo più economico è quello di fare la spesa in qualche market per cucinare i piatti a casa (nel caso in cui abbiate scelto di affittare un appartamento).
I prezzi dei beni sono simili a quelli italiani, ma attenzione alla frutta che in Giappone costa molto. Se vi recate nei supermercati in prossimità dell’orario di chiusura, spesso vengono venduti i prodotti scontati del 20% fino ad arrivare anche al 50%.
Dove mangiare low cost
Se invece si soggiorna in hotel, per risparmiare si può optare per i locali frequentati dalla gente del posto. La scelta è abbastanza varia e si passa dai chioschi e ristorantini del posto che propongono piatti semplici ma gustosi ed economici (come ramen, ubon o soba), ai Konbini, piccoli supermercati nei quali vengono venduti ai clienti pasti confezionati precotti da riscaldare o pasta istantanea. Costano molto poco e i piatti non sono di grande qualità, ma sono spesso aperti 24 ore su 24 e rappresentano quindi un’ottima soluzione se si è fatto troppo tardi e si vuol spendere poco.
Si può optare anche per i Bento, i pranzi da asporto venduti nei supermercati e negozi, che partono dagli 8/10 euro in base alla quantità e alla qualità del cibo offerto. Nelle stazioni se ne trovano di moltissimi tipi diversi e a prezzi vantaggiosi.
Altri posti in cui mangiare con un buon rapporto qualità-prezzo sono gli Isakaya, i pub in stile giapponese.
Mangiare cibo tipico costa meno
Se siete aperti ad esplorare i piatti tipici giapponesi, potrebbe rivelarsi oltre che un’esperienza arricchente, anche più economico.
Per risparmiare sul cibo, infatti, il consiglio è quello di puntare sui piatti della tradizione: un piatto di ramen (tagliolini in brodo) costa in media 6 euro, e così pure i soba (spaghetti di grano saraceno) e gli udon (una sorta di zuppa di noodle); se ne spendono 7 per una tonkatsu (cotoletta fritta di maiale), e così pure per una porzione di yakinuku (carne alla griglia) o di donburi (riso bianco con sopra diversi ingredienti).
Spostarsi in città e fuori spendendo poco
Se viaggiate a Tokyo, spostarsi è facile ed economico grazie alla metropolitana che serve tutta la città e che costa poco. È possibile fare abbonamenti per più giorni a meno di 10 euro.
A Kyoto, invece, la metro è molto meno capillare e si può scegliere tra l’alternativa del bus (circa 6 euro al giorno) o della bicicletta a noleggio (circa 9 euro al giorno).
Se avete intenzione di esplorare anche le altre principali città che punteggiano il Giappone, dovrete pensare a come spostarvi e al costo che ne deriva. Per i treni interurbani è possibile acquistare il Japan Rail Pass: un abbonamento con il quale si può viaggiare senza alcun limite sui treni veloci e, in particolare, lo shinkansen (il treno proiettile). Attenzione però, a valutare attentamente la convenienza di un abbonamento o dell’acquisto delle singole tratte in base al tipo di viaggio e al numero di spostamenti che avete intenzione di compiere.
Il Giappone è famoso per i suoi treni ad altissima velocità. Che sono un’esperienza, sì, ma che sono anche molto costosi. L’alternativa? Lo yakō basu, il bus notturno. Se con lo shinkansen da Tokyo a Osaka si spendono oltre 100 euro, in pullman ne bastano all’incirca 40. Un modo per risparmiare, sebbene il bus notturno impieghi più ore di viaggio rispetto al treno veloce.
Visite culturali
Si può andare in Giappone senza visitare alcuni dei suoi numerosi e splendidi siti culturali e storici? I santuari, solitamente, sono gratuiti, come anche i parchi pubblici e i mercati storici. I musei, i templi e gli altri siti culturali sono spesso a pagamento, ma i biglietti d’ingresso hanno prezzi contenuti (attorno ai 5 euro in media).