Aosta, la seconda città d’Italia con più rovine romane

La chiamano la "Roma delle Alpi": fondata 2045 anni fa, Aosta mostra ancora oggi tracce e testimonianze del suo glorioso passato romano

Pubblicato: 25 Dicembre 2020 10:30Aggiornato: 15 Marzo 2025 09:44

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

In un passato antichissimo si chiamava Augusta Praetoria Salassorum. Oggi la conosciamo come Aosta, eppure forse non tutti sanno che è la seconda città italiana con il maggior numero di rovine romane (ancora visibili), tanto da essersi guadagnata l’appellativo di “Roma delle Alpi”.

Aosta, la “Roma delle Alpi”

Nella moderna Aosta, sviluppata dentro e fuori le mura della città fondata nel 25 a.C. per volere dell’imperatore Ottaviano Augusto, si possono scorgere chiaramente le origini e le testimonianze di epoca romana. A partire dalla cinta muraria, ancora quasi completamente conservata, tuttora percorribile per circa 3 chilometri.

Uno dei resti romani più importanti della città di Aosta è l’imponente Arco di Augusto, eretto per esaltare la sconfitta dei Salassi e celebrare la nascita di una colonia che doveva porsi come baluardo dell’Impero al di qua delle Alpi.

Altro grandioso esempio di architettura romana è la splendida Porta Praetoria, la porta di ingresso orientale della città, costituita da blocchi di pietra fissati con ardesia frantumata estratta direttamente dal fondale della Dora Baltea, tra i fiumi italiani setacciati dai cercatori d’oro. Egregiamente conservate sono anche le altre porte romane della città: la Porta Decumana (ingresso occidentale), la Porta Principalis Sinistra (ingresso settentrionale) e la Porta Principalis Dextera (ingresso meridionale).

Tra i monumenti più belli e meglio conservati dell’antica Augusta Praetoria spicca, poi, il superbo Teatro Romano, edificato alcuni decenni dopo la fondazione della città. La facciata, alta 22 metri, di cui oggi resta la monumentale parete traforata da arcate e da finestre, dà l’idea dell’imponenza e della perizia tecnica dei romani. Dalle dimensioni delle gradinate, si presume che il Teatro potesse ospitare fino a 4000 spettatori.

Databile all’epoca augustea è, infine, lo splendido Criptoportico forense, un articolato corridoio seminterrato a doppia navata che doveva costituire una struttura di contenimento e di regolarizzazione del terreno, in leggera pendenza, creando un dislivello tra l‘area sacra e l‘adiacente platea forense. Oltre alla funzione di sostegno, si ipotizza che potesse servire anche da magazzino e da granaio militare.

I 2.050 anni di Aosta

Nel 2025 la meravigliosa Aosta compie ben 2050 anni dalla sua fondazione. Le celebrazione per questo suo importante anniversario partiranno a breve, il 21 marzo, ovvero il giorno dell’equinozio di primavera, e sarà il momento che segnerà l’inizio di un anno dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città. Altri appuntamenti da non perdere assolutamente (non li elenchiamo tutti) durante l’anno sono:

  • 8 maggio: inaugurazione di una mostra presso l’Area megalitica;
  • Giugno, in occasione delle Giornate europee dell’archeologia: una settimana di eventi indirizzati alla valorizzazione del patrimonio archeologico, con visite a luoghi segreti della città;
  • Agosto, una due giorni per celebrare l’antica Roma delle Alpi: con rievocazioni storiche, attività interattive e laboratori aperti a tutti, per immergersi nella vita quotidiana dell’epoca romana;
  • Settembre e ottobre: i festeggiamenti si concentreranno sul tema del restauro, grazie a ricerche e a progetti che legano discipline differenti come l’archeologia, l’archivistica e le tecniche audiovisive;
  • Solstizio d’inverno: il tutto culminerà con un evento dedicato alla rievocazione dei riti di fondazione delle città romane. A chiudere “il compleanno” sarà una cerimonia speciale che avrà l’obiettivo di rendere omaggio alla storia di Aosta e al suo ruolo come ponte tra passato e futuro.