Viaggo ad Anversa, l’antico porto sulla Schelda

Alla scoperta del centro storico di Anversa, nel cuore delle Fiandre, tra piazze ampie ed eleganti, chiese maestose, fortificazioni e le tracce del genio di Rubens.

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Pubblicato: 10 Luglio 2017 11:58

Nel cuore delle Fiandre, Anversa dispiega il suo irresistibile fascino fatto di storia, arte e cultura, presentandosi come la seconda città, per importanza, del Belgio e uno dei più grandi porti d’Europa. Secondo un’antica leggenda del XV secolo, Antwerpen, il nome olandese della città, discende dall’espressione hand werpen, cioè “lanciare la mano”: si fa rifermento al soldato romano Silvio Brabone che riesce ad uccidere il gigante Druon Antigoon che regnava nella zona, tagliandogli anche la mano e gettandola nel locale fiume Schelda. A ricordare la leggenda restano oggi i gustosi cioccolatini, specialità locale, “Antwerpse Handjes”, “manine di Anversa”, e la fontana intitolata al Brabone posta nella centrale Grote Markt.

Per i turisti in visita ad Anversa sono sempre consigliabili a portata di mano un ombrello o qualche capo impermeabile, perché le piogge sono consistenti nel periodo novembre-marzo, ma spesso si ripresentano anche durante la bella stagione. Ma tutto ciò è in fondo è poca cosa di fronte alla seduzione di una città che, pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale, attrae per lo stile moderno delle sue parti ricostruite, restando in contrasto stilistico con il cuore medievale, innegabile, della sua struttura. Anversa si presenta così non come una semplice tappa lungo itinerari – come quelli cicloturistici – che attraversano Belgio e Olanda. Anversa seduce per le mille tracce del suo passato, per i segni della storia e delle personalità che hanno animato il suo tessuto urbano.

Arrivando in treno in città si scende alla Centraal Station, costruita all’inizio del XX secolo, un elegante e maestoso edificio dotato di una trionfante cupola in ferro e vetro che incornicia l’area d’attesa donandole un aspetto arioso e suggestivo. Poi, trasferendosi al Grote Markt, si può contemplare il cuore del centro storico della città, ampia piazza di forma triangolare dove si affacciano il Palazzo del Municipio, completato nel 1564, e i palazzi che erano sede delle varie corporazioni medievali di arti e mestieri. Al centro della piazza c’è la fontana dedicata a Silvius Brabo, o Silvio Brabone, terminata nel 1887, in forme neo-barocche, dall’architetto Jef Lambeaux.

Proseguendo, nel centro di Anversa, ci si sposta nella vicina Groenplaats, la piazza Verde, dove si trova la cattedrale di Notre-Dame d’Anvers, capolavoro del gotico, la più grande chiesa del Belgio perché vanta una notevole altezza raggiungendo i 123 metri. La sua costruzione è iniziata nel 1352 e si è conclusa nel 1520; al suo interno sono ospitati capolavori di Rubens come il “Cristo in croce” e la “Deposizione dalla croce”. In mezzo alla Groenplaats c’è una statua dedicata Rubens (datata 1843) e sul lato destro della stessa si affaccia la Boerentoren (“Torre degli agricoltori”), un grattacielo di 97 metri completato nel 1932, in stile Art déco, oggi sede di una banca.

A questo punto spostatevi verso la chiesa dedicata a san Carlo Borromeo, in Hendrik Conscienceplein: costruita tra il 1615 e il 1621, Rubens mise la sua firma indelebile all’edificio in qualità di architetto, pittore e decoratore, in particolare a torre, a facciata e altare maggiore, al soffitto in stucco e alla cappella dedicata a Maria. È la chiesa barocca “di Rubens” per antonomasia. Da qui si passa alla chiesa di san Paolo, sulla Veemarkt, mirabile “gioiello barocco in scrigno gotico” a pochi passi dal fiume Schelda. Ex convento dei domenicani, risalente al 1571, la chiesa ha splendidi altari barocchi, mobili raffinati, un organo di prim’ordine, decine e decine di statue e quadri tra cui un insieme di quindici dipinti di Jordaens, Rubens, Teniers, Van Balen, Van Dijck.

Lì vicino svetta Het Steen, ossia “La Pietra”, una fortezza medievale sulla sponda dello Schelda, costruita per difendere la città dalle incursioni vichinghe. L’imperatore Carlo V, intorno al 1520, ne comandò la ricostruzione, denominandola “Heeren Steen” (“La pietra del Signore”). La fortezza, in seguito, è stata usata anche come prigione. Dal 1890 ha ospitato le collezioni archeologiche e dal 1952 al 2011 il museo marittimo. Sul ponte levatoio che conduce all’ingresso è posta la statua di Lange Wapper, gigante della mitologia medievale che terrorizzava gli abitanti di Anversa.

Ancora un’altra chiesa attira l’attenzione dei turisti, quella dedicata a san Giacomo di Compostela, in Lange Nieuwstraat, in stile tardo-gotico, ancora oggi punto di partenza da Anversa dei pellegrini diretti alla città spagnola di Santiago de Compostela. Riccamente dotata di ventitré altari marmorei, la chiesa di san Giacomo custodisce una pregiata collezione d’arte con opere, fra l’altro di Jordaens, Rubens, Van Balen e la cappella funeraria di Rubens. Nei dintorni della chiesa parrocchiale – l’abitazione di Rubens si trova a poche centinaia di metri – si percepisce ancora lo splendore di quella che era una zona di cittadini ricchi e che oggi è diventata un quartiere studentesco.