Tra le colline e i boschi del Nizza, nel Monferrato, Patrimonio Unesco

Escursioni in e-bike tra sali-scendi, antichi borghi e vigneti, con tappe gastronomiche dove degustare il Nizza Docg e le specialità piemontesi

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Colline, ma anche (e soprattutto) boschi. Il paesaggio del Monferrato è diverso da quello delle Langhe e del Roero, con i quali condivide un posto nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco dal 2014. Pochi lo sanno, ma è da questi boschi che arriva la maggior parte del tartufo bianco che viene venduto sui banchi della Fiera del tartufo d’Alba e che ricopre i costosissimi piatti dei ristoranti del Piemonte in autunno.

Ed è dalle colline di 18 Comuni tra i quali Nizza Monferrato che arriva uno dei vini più sorprendenti del panorama enologico italiano degli ultimi anni, il Nizza Docg, appunto, un vitigno Barbera al 100%. Secondo il rigidissimo disciplinare, il vino deve avere un invecchiamento minimo di 18 mesi di cui sei in legno. Il Nizza Riserva deve avere addirittura un invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui 12 in legno. È dalla vendemmia del 2014 che è nata la denominazione “Nizza Docg” e che ha elevando la sottozona della Barbera a denominazione propria. Le aziende produttrici si sono riunite nell’Associazione Produttori del Nizza che ha sede nei locali dell’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato.

Per chi è appassionato di enogastronomia, questa è una zona assolutamente da scoprire. L’unione dei piatti tipici della tradizione piemontese – carne cruda di razza piemontese, vitello tonnato, ravioli del plin al sugo d’arrosto, tajarin ai funghi porcini o al tartufo, bagna cauda – abbinati al Nizza sono un’esperienza inenarrabile.

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Fonte: SiViaggia
Il borgo di Castel Boglione nel Monferrato

Itinerari in e-bike sulle colline del Nizza

Ma questa è anche una splendida zona da scoprire in bicicletta (anche per smaltire pranzi e cene), approfittando dell’aria aperta. Con le e-bike si scavallano le colline senza fare troppa fatica, si toccano piccoli borghi, si ammirano paesaggi puntellati da vigneti (che in autunno si tingono di colori caldi e variegati) e da torri medievali.

Partendo da Nizza Monferrato sono tantissimi gli itinerari ciclabili, in parte su strade bianche, da percorrere per raggiungere i Comuni del Nizza Docg ovvero Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vinchio.

I borghi del Nizza Docg

Tra i borghi da non perdere c’è sicuramente Agliano Terme, a una decina di chilometri da Nizza Monferrato, posto in posizione panoramica tra le valli Nizza e del Tiglione con le rovine del castello e l’antica torre ancora visitabile. È rinomato per le sue sorgenti termali. Delizioso è anche il borgo di Calamandrana, a soli 5 km da Nizza M., dove sorge un castello ancora oggi rimasto intatto e di proprietà privata, con una magnifica vista che spazia sulle colline e i vigneti di Moscato e Barbera della Valle Belbo.

A meno di 7 km c’è anche il minuscolo borgo del vino di Castel Boglione che conta meno di 600 abitanti. Questo luogo è famoso per essere la piccola capitale del vino Kosher, prodotto soprattutto per essere esportato per la comunità ebraica negli Stati Uniti.

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Fonte: Ilaria Santi
Tra i vigneti del Monferrato e il Nizza Docg

Tra le colline coltivate a vigneto si erge anche l’antico borgo di Castelnuovo Calcea. Il primo nucleo abitato ebbe origine ai tempi di Barbarossa. Un tempo era anch’esso dominato da un castello che, nel corso dei secoli, è stato distrutto. Negli ultimi anni è stata finalmente consolidata e recuperata la torre circolare di avvistamento, unico reperto ancora oggi esistente del vecchio edificio, sulla cui cima c’è un belvedere da cui ammirare il paesaggio.

Sembra una cartolina Castel Rocchero, un minuscolo villaggio di circa 300 abitanti. Come la maggior parte dei borghi astigiani, anche questo deve la sua origine a un presidio militare posto a guardia della via di comunicazione che da Acqui conduceva nella Valle Belbo.

Imperdibile è anche Mombaruzzo (9 km da Nizza). È la patria dell’amaretto e vale assolutamente un viaggio. Mentre Mombercelli, poco più lontano, è considerato la culla della coltivazione vinicola piemontese di qualità, tanto da ospitare il Museo storico della vite e del vino.

Chi preferisce essere guidato, può partecipare a un tour narrato in bicicletta (o scooter elettrico) organizzato da “Landscape story movers”, una compagnia teatrale locale che accompagna i visitatori nei luoghi più belli e rappresentativi della zona recintando la storia, le tradizioni e persino le antiche leggende legate al territorio e al vino durante le tappe. Il tour si conclude sempre con una cena degustazione.

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Fonte: SiViaggia
Borghi, colline e boschi: il paesaggio del Monferrato

Il 17 ottobre si svolge l’evento enogastronomico intitolato “Giro del Nizza”, tra colline, vigneti, cantine dei produttori del Nizza Docg con le loro barricaie dove viene affinato questo delizioso nettare che prende il nome dal luogo di produzione, con tanto di degustazioni di vini e di prodotti del territorio. Il giro si può fare in bicicletta, e-bike o anche a piedi, guidati da “Il grande cammino del Monferrato”.

Visitare Nizza Monferrato

Per chi ha intenzione di visitare questa zona del Piemonte, è a Nizza Monferrato che deve fare tappa obbligata. È una città piccola ma molto suggestiva, circondata dai colli e dai filari di viti. Nel centro storico si trovano alcuni edifici molto interessanti, primo tra tutti il Palazzo Comunale del XIV-XV secolo. Il Comune è sormontato dall’antica Torre del Campanòn, con la sua campana di bronzo che ancora oggi rintocca a tutte le ore. Sul muro della torre, a Nord, sono ancora oggi visibili i segni dell’assedio che subì Nizza Monferrato nel 161, da parte dei Savoiardi. Una palla di cannone è ancora lì conficcata nel muro.

La torre è visitabile fino in cima, da dove si può ammirare un panorama unico del territorio. In occasione dell’evento “Il Nizza è” che si tiene da due anni a ottobre (è la versione autunnale di “Nizza è Barbera” che si tiene invece a maggio), vengono organizzate degustazioni serali “Nizza è… tra le stelle”, accompagnate da creazioni di chef stellati (quest’anno sono state curate da Maurilio Garola del ristorante La Ciau del Tornavento), riservate solo a 12 fortunatissimi ospiti per serata.

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Fonte: 123rf
El Campanòn di Nizza Monferrato

Nel centro storico di Nizza Monferrato c’è anche Palazzo Crova, una residenza nobiliare del XVIII secolo con un bellissimo giardino interno. Ospita il museo multimediale Palazzo del Gusto, dedicato alla storia dell’enogastronomia locale, oltre a essere la sede dell’Enoteca Regionale, del Cardo gobbo di Nizza Monferrato (presidio Slow Food) e dell’Associazione Produttori del Nizza. È all’interno delle sue sale che si svolge l’evento “Il Nizza è” che prevede degustazioni del Nizza Docg dei produttori dell’associazione aderenti all’iniziativa. Le cantine ospitano il ristorante “La signora in rosso” che, nella bella stagione, ha anche tavoli nel cortile all’aperto.

Il mese di novembre è dedicato al tartufo, al cardo gobbo di Nizza Monferrato e alla bagna cauda. Il 4 novembre, in occasione della festa di San Carlo Borromeo, patrono della città, si tiene sempre la Giornata del tartufo e del cardo gobbo, mentre il weekend del 20 e 21 novembre 2021 l’appuntamento è con “Nizza è bagna cauda”.

Il centro storico di Nizza M. è un incrocio di vicoli acciottolati e piazze. Su una di queste, piazza Garibaldi, si trova il Foro Boario, costruito agli inizi del ‘900. Ogni terza domenica del mese in questa piazza si svolge uno dei più famosi mercati d’antiquariato d’Italia, che attira esperti e compratori da tutta Europa.

Nella piazza Martiri di Alessandria si trovano invece il Palazzo De Benedetti, una splendida residenza del XVIII secolo, e l’Ospedale Santo Spirito, ricavato in un’antichissima costruzione che ha sempre ospitato comunità di religiosi, al cui interno si cela la minuscola Chiesa del Santo Spirito.

Nizza Monferrato e il territorio del Nizza Docg, con le sue colline e i suoi borghi, è uno degli angoli d’Italia più consigliati da visitare in un weekend. L’autunno, con i suoi colori, il foliage e i prodotti tipici della stagione è molto consigliato, ma qualunque periodo dell’anno regala bellissime esperienze da vivere all’aria aperta o con un buon bicchiere di vino rosso rubino intenso in mano.

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Fonte: Ilaria Santi
Il centro storico di Nizza Monferrato