Il prossimo 21 Giugno, nel nostro emisfero, vivremo il giorno più lungo dell’anno che coincide appunto con l’inizio dell’estate.
Tradizioni, storie antiche e feste: questo è un giorno speciale e come tale deve essere onorato. Sono tantissime le tradizioni che ruotano attorno al solstizio d’estate. In tutto il mondo, infatti, quella che è la giornata più lunga dell’anno è considerata una vera e propria benedizione, per la natura e per gli esseri umani.
Ma di cosa si tratta? E come viene festeggiato il solstizio d’estate in Italia?
Indice
Cos’è il solstizio d’estate
La parola solstizio deriva dal latino solstitium: “sol” che indica il sole e “-sistere”, ovvero “fermarsi”. In astronomia si tratta del momento in cui il sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima. Sono due gli appuntamenti annuali durante i quali si avvera tale fenomeno: a giugno avviene il solstizio d’estate, nel quale il sole raggiunge la sua declinazione positiva massima e quindi i suoi raggi cadono perpendicolarmente, dando inizio all’estate boreale), e a dicembre il solstizio d’inverno, nel quale il sole tocca il valore massimo di declinazione negativa, determinando l’inizio dell’inverno boreale.
Dato che il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore, negli anni bisestili (introdotti appositamente) il fenomeno si riallinea in modo tale da non far slittare le stagioni. Per questo motivo può accadere che i solstizi avvengano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o 22 dicembre.
È il solstizio d’estate quello che più affascina fin dai tempi più lontani, dando vita a rituali, feste pagane e religiose. Questa giornata, che accoglie l‘inizio della stagione più calda e soleggiata, è quella più lunga dell’anno: in Italia si superano le 15 ore di luce.
Ma il fascino del solstizio d’estate diventa ancor più irresistibile quando coincide con lo spettacolo della Luna piena: un evento astronomico estremamente raro che ha avuto luogo il 20 giugno 2016 e che si ripeterà ben 70 anni dopo tale data.
Significato del solstizio d’estate
Si tratta di un avvenimento astronomico talmente speciale per l’uomo da diventare un fenomeno ricco di simbolismo: il solstizio d’estate, nel suo significato esoterico, è visto fin dall’antichità come un segno di potere, vitalità e luce, conferiti dall’intensità della sua incredibile energia solare.
Rituali, feste e celebrazioni durante il solstizio d’estate
In molti Paesi europei l’arrivo dell’estate viene accolto con feste e riti, tramandati tra le varie generazioni. La celebrazione più famosa è senza dubbio quelle che avviene al Stonehenge, l’antico sito sacro ricco di mistero che accoglie migliaia di curiosi per assistere allo spettacolo del perfetto allineamento del sole con le pietre del Wiltshire, in Inghilterra.
Anche l’Italia è sensibile all’arrivo dell’estate: sono tantissime le iniziative organizzate per omaggiare il sole e la sua valenza positiva ed energetica, che sin dai tempi antichi ha significato magia, mistero e positività.
La celebrazione del solstizio d’estate, coincide con la festa di San Giovani Battista: è proprio nell’omonima città di Marignano, Rimini, che nei giorni che includono il giorno del solstizio di Giugno, viene festeggiata la notte delle streghe.
Sulle sponde del lago di Piediluco invece, la festa delle acque dà il benvenuto all’estate, coniugando riti antichi e festeggiamenti moderni attraverso vivacità, socialità ed energia.
A Genova, come la tradizione vuole, nella notte tra il 23 e il 24 Giugno, si accende un gran falò purificatore in piazza Matteotti, in onore a San Giovanni.
I fuochi, l’utilizzo di erbe aromatiche e la purificazione, sono protagonisti assoluti di questa festa celebrata in tutta Italia che, solitamente, inizia il 21 Giugno e si conclude il 24, con una celebrazione che dura tre giorni interi, tradizione questa, che richiama le usanze dei popoli celtici. In questi giorni, si bruciano le vecchie erbe e se ne raccolgono di nuove, come buon auspicio del nuovo anno che verrà.
Una delle piante medicinali utilizzate per questa festa tradizionale è l’iperico, noto anche come “l’erba di San Giovanni”. Viene raccolto proprio durante la notte del solstizio e i fiori non aperti di tale erba, in Trentino-Alto Adige, vengono macerati in un olio che produce un succo color rosso vivo, chiamato “Johannisblut”, ovvero sangue del santo.
In Sardegna sopravvive ancora, durante la notte del solstizio, l’utilizzo delle erbe a scopo onirico e profetico per aumentare la fecondità dei campi e delle persone. È sempre in questa regione che, tra il 21 e il 24 Giugno si accendono i làmpadas: luci e fuochi per celebrare il rito per eccellenza del saluto al sole, che affonda le sue radici nelle cerimonie pagane.
Nonostante la festività sia oggi affiancata alla ricorrenza cristiana di San Giovanni, non ha perso il suo significato simbolico originario: è per questo che la Festa “is làmpadas” oggi è ancora una notte propizia e profetica che non smette di affascinare. Pronti a vivere la magia del solstizio d’estate?