La cucina della Lituania e di Vinius conquista il palato con i suoi piatti tipici tutti da provare, un connubio di sapori robusti e tradizione contadina, dove ogni boccone racconta storie di terre lontane e influenze diverse. Dai cepelinai, gnocchi di patate ripieni di carne o formaggio, ai kibinai, panzerotti ripieni di carne o verdure, passando per le zuppe fumanti, ogni piatto è un’esplosione di gusto che racconta la storia e le tradizioni di questa affascinante regione. La Lituania e la sua capitale Vilnius vi aspettano per un viaggio alla scoperta di sapori autentici e genuini, legati al territorio e alle sue stagioni, tra piatti gustosi e abbondanti che riscaldano il cuore e coccolano il palato.
Indice
Cepelinai
I cepelinai, conosciuti anche come didžkukuliai, sono tra i piatti più iconici della Lituania. Si tratta di gnocchi di patate di grandi dimensioni, che ricordano la forma di un dirigibile (da cui il nome, che deriva dalla parola lituana per Zeppelin), ripieni di carne macinata, ricotta o funghi.
Per prepararli si utilizzano patate grattugiate grossolanamente per formare l’involucro esterno, e patate lesse schiacciate per creare invece un impasto morbido. Il ripieno viene poi preparato a piacere con carne macinata di manzo o maiale, ricotta stagionata, funghi tritati o una combinazione di questi ingredienti, il tutto aromatizzato con spezie come erba cipollina, aneto e noce moscata. I cepelinai vengono poi cotti in acqua bollente per circa 30 minuti, fino a quando non affiorano in superficie. La preparazione richiede un po’ di tempo e manualità, ma il risultato è un piatto delizioso e appagante, servito con una salsa a base di pancetta o burro fuso, panna acida e cipolle tritate, creando un connubio di sapori e consistenze irresistibile.
Šaltibarščiai
La šaltibarščiai è una zuppa fredda di barbabietole dal caratteristico colore rosa che occupa un posto importante nella tradizione culinaria della Lituania, tanto da essere considerata un simbolo dell’identità nazionale. Consumata soprattutto durante il periodo estivo, come pasto rinfrescante e nutriente, questa specialità risale al Medioevo, quando veniva preparata con barbabietole selvatiche, kvass (una bevanda fermentata a base di pane) e panna acida.
Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta incorporando altri ingredienti come cetrioli, erbe aromatiche, kefir o yogurt, fino a diventare il piatto che conosciamo oggi. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, e la preparazione è un vero rituale. Le barbabietole vengono cotte e grattugiate a mano, i cetrioli e le erbe aromatiche tritati finemente, e il kefir o lo yogurt mescolati con panna acida per creare una base cremosa e leggermente acidula. La zuppa viene poi lasciata riposare in frigorifero per far amalgamare i sapori, sprigionando un invitante aroma di barbabietole e erbe fresche.
Kibinai
I kibinai, conosciuti anche come kybyn o kibin, sono dei fagottini di pasta sfoglia dalla caratteristica forma a mezzaluna tipici della tradizione lituana, in particolare della regione di Trakai. La crosta dorata e friabile racchiude un ripieno saporito e succoso, solitamente di carne di montone macinata e cipolle (ma ci sono anche varianti con verdure o ricotta). I kibinai vengono solitamente cotti in forno fino a doratura e sono un alimento versatile che può essere consumato come spuntino, antipasto o secondo piatto, spesso accompagnati da panna acida, yogurt o salsa di pomodoro.
Šakotis
Lo Šakotis, conosciuto anche come “torta dell’albero”, è un dolce tradizionale lituano, polacco e bielorusso che si distingue per la sua forma ramificata e la sua consistenza morbida, la cui preparazione richiede particolare maestria e pazienza. L’impasto, a base di uova, burro, panna, zucchero e farina, viene versato a strati su uno spiedo rotante e cotto lentamente in un forno a legna. Questo processo conferisce allo šakotis la sua caratteristica forma ramificata, che ricorda quella di un albero.
Questo dolce ha una lunga tradizione che risale al XVI secolo, quando era spesso presente nelle tavole delle famiglie nobiliari durante le occasioni speciali. Ancora oggi, lo Šakotis è un elemento immancabile nei matrimoni lituani e in altre festività importanti, simboleggiando prosperità, fortuna e fertilità. La sua forma ad albero richiama l’idea della vita che si rinnova, mentre il suo colore dorato evoca il sole e la luce.
Grybų Sriuba
La Grybų Sriuba, ovvero la zuppa di funghi lituana, è un piatto rustico e saporito di origine contadina. I funghi selvatici, raccolti nei boschi della Lituania in autunno, quando la natura li offre in abbondanza e varietà, donano alla Grybų Sriuba il suo aroma inconfondibile e un gusto ricco, che varia a seconda delle specie utilizzate. La base della zuppa è tipicamente un brodo vegetale o di carne, arricchito con un soffritto di cipolla, aglio e talvolta erbe aromatiche come prezzemolo o timo. I funghi vengono poi aggiunti e cotti fino a quando sono teneri, rilasciando il loro aroma e sapore distintivo. Per un tocco di cremosità, si aggiungere panna fresca o latte al termine della cottura. La zuppa di funghi viene spesso servita con crostini di pane caldo, creando un perfetto contrasto con la sua consistenza morbida e vellutata.
Kepta Duona
La Kepta Duona, letteralmente “pane tostato” in lituano, è più che altro uno snack rustico e sfizioso a base di pane nero di segale tagliato a cubetti, tostato e insaporito con aglio, sale e pepe.
La tradizione della Kepta Duona affonda le sue radici nella vita contadina del passato, quando il pane nero di segale era un alimento base e non si sprecava nemmeno una briciola. Il pane raffermo veniva quindi tagliato a cubetti e tostato per renderlo più croccante e saporito, spesso arricchito con aglio e spezie. Tradizionalmente, la Kepta Duona viene servita calda come accompagnamento a zuppe, stufati e piatti di carne, ma può essere gustata anche da sola, magari condita con un filo d’olio, aglio tritato, sale e pepe.
Kugelis
Il Kugelis è uno sformato salato a base di patate, farina, uova, latte, pancetta, cipolle e spezie, cotto al forno fino a doratura. La sua consistenza può variare da morbida e cremosa a croccante e dorata, a seconda della ricetta e del metodo di preparazione. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando era un piatto semplice e nutriente consumato dai contadini. Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta e arricchita di varianti regionali, includendo l’aggiunta di altri ingredienti come funghi, speck, ricotta o erbe aromatiche. La cottura in forno conferisce al Kugelis una crosta dorata e croccante che contrasta piacevolmente con il suo interno morbido e saporito. Tradizionalmente, il Kugelis viene servito caldo come piatto principale o come contorno, accompagnato da panna acida, yogurt o salsa di mele. Ma può essere gustato anche freddo, tagliato a fette e servito come spuntino o antipasto.