Nel mese di febbraio la Gallura si accende con uno degli eventi più partecipati e attesi di Sardegna, il Carnevale, imperdibile occasione per rivivere le tradizioni e la cultura del popolo sardo tra sfilate in maschera e rievocazioni di usi, costumi, storie e abitudini dell’isola.
Il Carnevale di Gallura è un’esperienza da sperimentare almeno una volta nella vita a partire da quello allegorico di Tempio Pausania, tuttavia, questa splendida zona della Sardegna nord orientale offre davvero molto e ora è il periodo giusto per visitarla e godere della sua bellezza e della sua storia.
Scopriamo insieme per cui vale la pena conoscere la Sardegna in inverno, lontano dalle spiagge assolate e dai tuffi nel mare cristallino.
Indice
I musei
La Gallura è terra di musei, luoghi di sicuro interesse che raccontano il territorio, la storia rurale e artigianale di una volta, gli usi e i costumi dell’isola.
Ad Aggius, ad esempio, si trova il Museo etnografico MEOC dove scoprire gli antichi mestieri e le tradizioni del territorio gallurese e dedica una sezione all’arte tessile del tappeto con possibilità di assistere dal vivo alla realizzazione; Calangianus ospita il Museo del sughero che ne illustra la lavorazione dall’estrazione della corteccia dall’albero fino agli accessori ottenuti; Tempio Pausania propone il Museo del Presepio e innumerevoli sono i musei etnografici disseminati in questa zona della Sardegna.
I siti archeologici
La Gallura, come la maggior parte dell’isola, ha visto i primi insediamenti umani in epoche assai remote e tuttora conserva i tratti di quest’antica storia nei numerosi siti archeologici, nuraghi e dolmen che ne punteggiano il territorio e sono simbolo di grandi emozioni e suggestioni.
I siti sorprendono per la loro maestosità e per l’aura di mistero che ancora oggi li circonda e sono tappa imperdibile durante una vacanza in queste zone.
Il territorio di Arzachena, in provincia di Sassari, invita a scoprire il nuraghe Albucciu, testimonianza dell’Età del Bronzo, dove spiccano i resti del villaggio, la tomba Moru e il tempietto di Malchittu. Celebre è la necropoli di Li Muri, detta delle “tombe a circolo”.
Da non perdere La Prisgiona, nella Valle di Capichera, sito composto da un villaggio di circa cento capanne e da un nuraghe trilobato.
A Tempio Pausania, invece, si trova il Nuraghe Majori, all’interno di un fitto bosco da cui si gode di uno splendido panorama sulle colline galluresi. A pochi chilometri dal centro di Luras si possono ammirare i quattro Dolmen Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella, grandiose testimonianze dell’architettura agli albori dell’umanità.
Le escursioni
La catena montuosa del Monte Limbara è la meta perfetta per gli appassionati di trekking ed escursioni. Il monte, seconda vetta più alta dell’isola, è caratterizzato da una fitta vegetazione tipica della macchia mediterranea, da antichissime rocce multiformi e regala un incredibile panorama su tutto il territorio gallurese fino alla vicina Corsica.
Il Lago del Liscia, incastonato tra i colli di Luras, Calangianus e Sant’Antonio di Gallura, è un’altra tappa perfetta per immergersi nella pace e nel silenzio del verde scoprendo anche gli Olivastri millenari dichiarati monumento naturale.
I centri storici
I pittoreschi paesi di Gallura custodiscono scorci impagabili e sono caratterizzati da piccole casette in blocchi di granito, da edifici a più piani delle famiglie abbienti del passato e da chiese risalenti a più di duecento anni fa, chiesette campestri che testimoniano la fede radicata del territorio e si presentano come monumenti architettonici perfettamente inseriti nel paesaggio e ideali per scatti memorabili.