Il magnifico Palazzo del Bo a Padova: storia, cosa vedere e info utili

Storia, cosa vedere e info utili per andare alla scoperta della magnifica sede dell'Università di Padova, Palazzo del Bo

Foto di Flavia Cantini

Flavia Cantini

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Pubblicato: 1 Febbraio 2025 13:25

Nel cuore di Padova, tra le eleganti architetture del centro storico, sorge un luogo che incarna secoli di sapere e cultura: il Palazzo del Bo. Oggi sede dell’Università degli Studi di Padova, ha accolto alcuni dei più illustri pensatori della Storia e custodisce tesori architettonici e artistici di immenso valore.

Un viaggio al suo interno significa immergersi in un mondo di scienza, arte e tradizione accademica, tra aule storiche, affreschi e testimonianze di un importante passato.

Storia di Palazzo del Bo: dalle origini medievali all’attuale sede dell’Università

Il Palazzo del Bo si affaccia su Via 8 Febbraio 1848, in posizione strategica, accanto al celebre Caffè Pedrocchi e ai Palazzi Comunali. Ma prima di diventare il cuore pulsante dell’Università di Padova, rivestiva tutt’altra funzione. Nel Quattrocento, infatti, era una locanda, contraddistinta da un’insegna piuttosto singolare: un teschio di bue, simbolo che ispirò poi il nome con cui il palazzo e l’intero Ateneo vennero chiamati affettuosamente, “il Bo”.

Fu nel 1539 che l’Università lo acquistò per farne la sua sede principale. Da quel momento, il legame con l’istituzione accademica si consolidò, tanto che lo stesso simbolo del bue venne adottato nello stemma ufficiale dell’ateneo.

Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito importanti trasformazioni architettoniche. A metà del Cinquecento, l’architetto bergamasco Andrea Moroni si occupò di una prima grande ristrutturazione, conferendogli un aspetto più armonioso e solenne. Un ulteriore intervento avvenne nel Novecento, sotto la guida del rettore Carlo Anti, che affidò all’architetto Giò Ponti il compito di ridefinirne gli spazi interni e ampliarlo con il suggestivo Cortile Nuovo, progettato dall’architetto Ettore Fagiuoli.

Nel tempo, Palazzo del Bo è diventato anche una vera e propria galleria d’arte, arricchendosi di opere di grandi artisti del Novecento, come Filippo De Pisis, Giò Pomodoro e Jannis Kounellis.

Oggi, ospita il Rettorato e la Scuola di Giurisprudenza, ma le storiche aule continuano a essere utilizzate per cerimonie ufficiali, conferenze e sessioni di laurea delle facoltà di Giurisprudenza, Medicina, Lettere e Scienze.

Cosa vedere a Palazzo del Bo: un viaggio tra arte, storia e scienza

L’accesso principale si trova in Via 8 Febbraio 1848, dove un imponente portone di bronzo introduce all’Atrio degli Eroi, uno spazio ricco di memoria storica. Qui sono commemorati gli studenti caduti nelle lotte per l’indipendenza dall’Austria nel 1848 e durante la Resistenza. Proprio per l’eroismo dimostrato in quegli anni, l’Università di Padova è l’unico ateneo in Italia a essere stato insignito della medaglia d’oro al valor militare.

Nel cuore dell’atrio spicca la statua di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna al mondo a laurearsi nel 1678, figura simbolo dell’apertura culturale e dell’innovazione che hanno sempre caratterizzato l’Ateneo.

Da qui si accede alla suggestiva Scala del Sapere, un capolavoro progettato da Giò Ponti e decorato con affreschi realizzati in collaborazione con Fulvio Pendini e Giovanni Dandolo. Le pitture raffigurano il cammino della conoscenza, con colori vivaci che ravvivano lo spazio, quasi privo di illuminazione naturale.

Ai piedi della scalinata ecco poi il Palinuro, scultura in marmo bianco di Arturo Martini che raffigura il giovane timoniere di Enea, caduto in mare mentre scrutava il cielo stellato.

La visita prosegue con il Cortile Antico di epoca rinascimentale, su progetto di Andrea Moroni e completato da Vincenzo Scamozzi. Le sue eleganti logge con colonne doriche e ioniche ricreano un ambiente solenne, impreziosito dagli stemmi di rettori e professori che hanno segnato la storia dell’Università.

Superato il Cortile Antico, si accede al Cortile Nuovo, a opera di Ettore Fagiuoli negli Anni Trenta del Novecento. Qui non mancano opere d’arte di grande valore storico e simbolico, quali il monumentale altorilievo di Attilio Selva, che riflette lo spirito dell’epoca fascista, e la stele dedicata a Galileo Galilei, realizzata da Giò Pomodoro. Un’altra opera significativa è Resistenza e Liberazione, di Jannis Kounellis, omaggio alla lotta per la libertà.

Imperdibile è la Sala dei Quaranta, affrescata nel 1942 da Giacomo Del Forno con i ritratti di quaranta illustri studenti dell’Ateneo provenienti da tutta Europa. Ma l’elemento più prezioso della sala è senza dubbio l’antica cattedra di Galileo Galilei, dove il grande scienziato insegnò matematica e fisica dal 1592 al 1610.

L’Aula Magna, riccamente decorata con stucchi e affreschi di Giulio Carlini, è la sala dove si svolgono ancora oggi le cerimonie ufficiali.

Infine, uno dei luoghi più affascinanti dell’intero palazzo è il Teatro Anatomico, il più antico teatro anatomico stabile al mondo, costruito nel 1594 per le lezioni di anatomia. Dalla caratteristica forma ellittica e dai sei ordini di balconate, si erge a significativa testimonianza del metodo scientifico sviluppato presso l’Università di Padova.

Info utili per la visita a Palazzo del Bo

Le visite guidate di Palazzo del Bo includono i Cortili Antico e Nuovo, la Sala dei Quaranta, la Sala di Giurisprudenza, l’Aula Magna Galileo Galilei, la Sala di Medicina e il suggestivo Teatro Anatomico.

Gli orari variano in base agli eventi istituzionali, ma in generale il palazzo è aperto tutto l’anno, ad eccezione dei giorni 24, 25, 31 dicembre e 1° gennaio.

Per partecipare a una visita guidata e scoprire da vicino le meraviglie di Palazzo del Bo, è consigliata la prenotazione anticipata sui canali ufficiali dell’Ateneo.