Il castello in cui si nasconde la porta dell’inferno

Sebbene i castelli abbiano tutti un fascino in un certo qual modo misterioso, quello di Houska è davvero speciale: pare custodisca la porta dell'inferno

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Web content writer, da sempre appassionata di storie e di viaggi.

È davvero impossibile non rimanere affascinati e anche un po’ intimoriti davanti alla maestosità di un castello: le sue mura imponenti, le torri che lo cingono e quell’atmosfera tenebrosa ne fanno un luogo dai mille misteri. Per il castello di Houska, questo è ancora più vero. Si dice, infatti, che nelle sue segrete si nasconda nientemeno che la porta dell’inferno. Leggenda o verità? Quel che è certo è che mai nessuno ha provato davvero a raggiungere le profondità del maniero, con il timore di non poter più fare ritorno.

Il castello di Houska, ricco di fascino

Siamo in Cechia, nel bel mezzo di una regione ricca di boschi e un po’ isolata: nonostante la relativa vicinanza alla capitale (Praga dista una cinquantina di km), sembra davvero di stare in un altro mondo. Qui spicca il castello di Houska, sulle cui origini aleggia un velo di mistero. Pare sia stato costruito nel XIII secolo per volere del sovrano boemo Ottocaro II, come centro amministrativo per gestire le sue proprietà reali. Secondo la leggenda, tuttavia, già qualche secolo prima lo stesso identico sperone di roccia su cui oggi si erge il maniero sarebbe stato occupato da una molto più modesta costruzione in legno, realizzata dal principe Slavibor per suo figlio.

Ad ogni modo, il castello è poi passato di mano in mano, accogliendo alcune tra le più nobili famiglie del Paese, sino a quando non è finito in stato d’abbandono. Nell’800, dopo un attento restauro, è stato acquistato dalla principessa Hohenlohe e, nei primi decenni del ‘900, da Josef Šimonek, proprietario di una delle più famose case automobilistiche del mondo. Nazionalizzato durante il periodo socialista del Paese, solo pochi anni fa è tornato ad essere di proprietà dei discendenti del suo ultimo acquirente. La sua storia sembra accomunarlo a centinaia di altri castelli in tutto il mondo, eppure qui c’è qualcosa di davvero strano.

Innanzitutto, è un vero mistero come mai sia stata scelta una posizione così scomoda. Troppo lontano da Praga per poter essere stato costruito in sua difesa, il castello di Houska sorge nel bel mezzo di un bosco, su una roccia a strapiombo, senza fonti d’acqua o strade che possano fornire qualsivoglia comodità. Inoltre non ci sono mura o altre fortificazioni esterne, le sue torri sono disposte in maniera quantomeno bizzarra e molte finestre sono murate: sembra quasi che, invece di dover proteggere i suoi abitanti da un nemico esterno, serva piuttosto a tenere ben chiuso qualcosa al suo interno. E in effetti, secondo la leggenda, nelle sue segrete si celerebbe la porta dell’inferno.

La porta dell’inferno e i suoi misteri

Questa misteriosa porta dell’inferno sarebbe un pozzo che conduce ad alcuni cunicoli sotterranei, uno dei quali sarebbe in collegamento con i demoni dell’oltretomba. Il castello sarebbe servito proprio ad impedire che questi ultimi uscissero, e a sostegno di questa ipotesi ci sono diverse storie inquietanti. Ad esempio, si narra che nei boschi circostanti, prima della costruzione del maniero, qualcuno abbia sentito dei rumori misteriosi e poi abbia visto materializzarsi delle forze del male, tramutatesi in animali. Nessuno ha mai tentato di raggiungere la porta dell’inferno, ad eccezione di un povero malcapitato.

Lo sfortunato in questione era un prigioniero condannato a morte. Stando ai racconti tramandati di secolo in secolo, quest’uomo avrebbe accettato di calarsi nelle profondità delle segrete in cambio della libertà. Ma dopo aver fatto pochi metri, avrebbe iniziato ad urlare in maniera terrificante. E, una volta riportato in superficie, avrebbe mostrato un volto completamente distorto dall’orrore e dalla follia, capelli prematuramente ingrigiti e un aspetto di 30 anni più vecchio. La morte sarebbe sopraggiunta solo un paio di giorni dopo, e nessuno sembra sia riuscito a farsi dire cosa avesse visto di così terribile. I proprietari avrebbero dunque tentato di chiudere il pozzo infernale gettandoci dei sassi, senza però sentire il rumore che questi avrebbero dovuto fare colpendo il fondo.

Pare che ci siano voluti oltre tre anni di lavoro per riuscire finalmente a murare quell’ingresso così terrificante. Ad ogni buon conto, sul luogo è stata costruita anche una cappella per proteggere gli abitanti dai demoni dell’inferno. Tutto ciò risalirebbe all’epoca in cui il maniero non era ancora stato progettato, e sulla roccia si ergeva solamente la costruzione in legno di cui abbiamo fatto cenno prima. Sarebbe stato proprio questo evento a dare il via alla realizzazione del castello, il quale rimase persino disabitato per decenni, prima che qualcuno trovasse il coraggio di insediarsi tra al suo interno.

Leggenda o verità? I fenomeni inspiegabili

Ancora oggi, il mistero legato al castello di Houska non ha trovato spiegazione. Secondo i locali, l’edificio sarebbe infestato da svariate creature – non tutte animate da buone intenzioni. Dal pozzo, talvolta, si sentirebbero grida terribili e selvagge, ma anche gemiti strazianti. Molti esperti avrebbero cercato risposte soddisfacenti a questi fenomeni, ipotizzando la presenza di alcuni elementi radioattivi che potessero giustificare malesseri o altre bizzarrie. Ma nulla di tutto ciò potrebbe mai fornire una spiegazione sufficiente ai tanti eventi terrificanti che, stando alle leggende, si sarebbero verificati – e ancora continuerebbero a verificarsi.

Sembra infatti che numerosi fenomeni inspiegabili continuino ad accadere: molti uccelli muoiono misteriosamente avvicinandosi alle mura del castello, mentre gran parte degli animali si rifiuta di avvicinarsi. Addirittura, alcuni cani si rifiuterebbero di seguire i loro padroni all’interno del parco, forse in allarme per qualche entità malvagia. Senza contare di quante persone, entrando nella cappella, si siano sentite male o siano persino svenute.

A quanto pare, per il momento sarebbe impossibile escludere l’esistenza di fenomeni paranormali all’interno delle mura del castello. Che sia davvero stato costruito per proteggere non i suoi abitanti, bensì per costringere creature demoniache al suo interno? Un indizio, oltre a quelli già citati in precedenza, potrebbe essere nascosto negli affreschi che decorano la cappella. Vi è infatti ritratto l’arcangelo Michele, che nella tradizione cristiana è colui che guida l’esercito di Dio contro le forze del male. Altre scene immortalano le battaglie degli angeli contro i demoni, ma anche immagini che non hanno nulla a che vedere con questo tema, come la crocifissione o una rappresentazione di San Cristoforo.