Malesia, tra le isole della costa Est, un assaggio di paradiso

Non è un Paese come gli altri. Qui la natura quasi primordiale la fa da padrona

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 27 Maggio 2020 13:32

La Malesia è una delle mete più esotiche che si possano immaginare. Non è un Paese come gli altri. Qui la natura quasi primordiale la fa da padrona. La meravigliosa foresta pluviale e le tante isole dalle sabbie chiare e l’acqua dalle mille sfumature di turchese ci riportano indietro di secoli.

Se poi si sceglie di trascorrere una vacanza su una delle isole (“Pulau”) sembrerà davvero di essere stati catapultati nel paradiso terrestre. In Malesia ve ne sono tantissime. Solo sulla costa Est se ne trovano di bellissime. Come le Perenthian, Tioman, Redang (che sono anche le maggiori per dimensioni) e poi Tenggol, Lang Tengah e Kapas.

Le isole della costa orientale della Malesia non sono solo spiagge, fondali meravigliosi e mare cristallino, ma anche fitte foreste pluviali, eredità storiche, villaggi di pescatori dove la vita scorre ancora lenta e semplice e naturalmente bellissimi resort. Ciascuna isola ha le proprie caratteristiche e la propria atmosfera.

Le due isole che formano le Perenthian sono a soli a 20 km dalla costa. Qui non ci sono grosse catene alberghiere, ma comunque resort esclusivi di minori dimensioni e anche sistemazioni per i backpacker. Alcuni visitatori scelgono l’isoletta di Kecil, la più piccola e low cost dove la vita sociale è vivace; altri preferiscono Besar, per l’atmosfera tranquilla, i silenzi della natura e sistemazioni di livello superiore. Perenthain è probabilmente il posto migliore dove prendere la licenza da subacqueo e dove soggiornare se siete amanti dello snorkeling, che potete facilmente fare non appena uscite dal resort e attraversate la spiaggia di fine sabbia bianca.

Il gruppo di isole che forma Redang, invece, è più lontanto ed è situato all’interno di un parco marino protetto. Redang è conosciuta per la bellezza delle spiagge immacolate (su quella di Pasir Mak Kepit si narra che sia ancora possibile sentire il profumo lasciato da una leggendaria principessa vissuta nel passato), per la natura e i resort di lusso, molti dei quali appartengono a catene internazionali. L’isola attrae diver e appassionati di avventure eco-sostenibili (per esempio nella nursery delle tartarughe marine) oltre che di amanti del puro relax. Lussureggianti foreste color smeraldo coprono Redang, dalle cui morbide colline si possono avere bellissimi scorci del mare del Sud della Cina.

Tioman è l’isola più grande di un arcipelago che include anche Seri Bulat, Sembilang, Tulai, Chebeh, Labas, Sibu and Renggis. Tioman si trova a circa 60 km dalla costa, nello stato federale di Pahang. Come Perenthian e Redang è conosciuta per i suoi meravigliosi fondali e per le innumerevoli possibilità di fare diving e snorkeling. Se paragonata alle altre due isole, la stretta Tioman appare piacevolmente meno sviluppata e in gran parte coperta da una fitta giungla, senza infrastrutture invasive, grosse strade e hotel di grosse dimensioni. Tioman si attraversa principalmente a piedi, con sentieri e percorsi che collegano piccole spiagge paradisiache e villaggi. È, infatti, riconosciuta come una delle più belle isole del mondo, con una natura rigogliosa, cervi, scimmie, iguane e una ricchissima fauna marina. Tioman possiede acque cristalline azzurre e color smeraldo, eccellenti per lo snorkeling. Inoltre, Tioman offre la possibilità di venire a contatto con usi e costumi locali: ogni villaggio (i maggiori sono Salang, Tekek, Genting, Paya e Juara) ha il suo charme e la sua autenticità e sicuramente merita di essere visitato. Per gli amanti delle ascensioni su roccia è possibile scalare le ripide rocce granitiche che sorgono in mezzo alla giungla

Pulau Tenggol è una piccola isola ed è una destinazione meno nota rispetto alle tre isole citate precedentemente. I suoi fondali sono allo stesso modo ottimi per il diving, con oltre 20 spot per le immersioni. Qui le correnti sono più forti ed è per questo che Tenggol viene consigliata a subacquei con esperienza piuttosto che ai principianti. Sull’isola ci sono anche diversi sentieri per un light trekking e ovviamente spiagge dove semplicemente sdraiarsi al sole. Pochi i resort sull’isola e fatti da tipiche capanne di legno sulla spiaggia raggiungibili solo dal mare

Anche Lang Tengah è un’isola molto piccola. L’unico modo per raggiungerla è via mare da Merang. L’isola può essere circumnavigata in soli dieci minuti e le sue spiagge sono molto strette, quindi senza un ampio entroterra. Come per Tenggol, le ridotte dimensioni dell’isola l’hanno preservata dalla costruzione di grossi resort, che infatti sono pochi e inseriti perfettamente nel contesto naturale

Piccolissima è anche Kapas e, come per le altre isole minori, la sua caratteristica è l’atmosfera intima e tranquilla dove i soli rumori che si sentono sono quelli delle onde e del vento che scuote le palme. Le sue spiagge sono bianche e immacolate e le acque trasparenti sono casa di un’incredibile fauna marina fatta di coralli, pesci multicolori e tartarughe. Anche a Kapas è facile praticare diving e snorkeling ovviamente, oltre al windsurf, alla vela e la pesca. Le strutture sono limitate ma è possibile trovare soluzioni per ogni budget.

Due importanti informazioni per chi decide di visitare queste isole: si raggiungono facilmente con i traghetti che partono dalla costa, a loro volta ben collegata a Kuala Lumpur, dove si trova l’aeroporto internazionale. Ma la cosa più importante da tenere a mente è che sulla costa Est da ottobre a marzo soffia il monsone pertanto in questo periodo i resort sono chiusi.

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Fonte: 123rf
Una spiaggia della Malesia @123rf