Può, una città, essere racchiusa in una stella? Se questa stella è fatta di possenti mura, la risposta è: sì, può. E il risultato – visto dall’alto – è spettacolare. Stiamo parlando di Elvas, cittadina fortificata a difesa del confine con la Spagna, che sorge nella poetica regione portoghese dell’Antejo. Si tratta di una località talmente spettacolare e significativa dal punto di vista storico che il suo complesso sistema di fortificazioni è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Indice
Elvas, informazioni utili
La bellissima Elvas è Patrimonio dell’Umanità perché à la più grande fortificazione bastionata non solo del Portogallo, ma del mondo intero. Le sue affascinanti mura, con fortificazioni dalla forma di una stella, risalgono a varie epoche (possiedono mura islamiche e medievali, ma anche influenzate dallo stile olandese di Cosmander), tanto che per questa sua particolare storia la città presenta diversi limiti di accessibilità.
Per esempio, in molte della sue vie la pavimentazione in pietra è irregolare, al punto da poter rendere in alcuni tratti complessa la circolazione. A poter creare delle possibili problematiche è anche l’inclinazione di alcune strade, così come il fatto che lungo il percorso si incontrano delle vie senza marciapiede, nelle quali occorre spostarsi con particolare attenzione.
Ma del resto la sua è una storia che ha fatto la differenza nel panorama europeo (e non solo): essendo situata vicino alla frontiera, Elvas negli anni ha combattuto per conservare l’indipendenza del Portogallo, al punto da diventare un esempio per l’umanità intera. Il passato della cittadina racconta quindi di battaglie, di coraggio, di momenti di vittoria e altri di dolore, mentre oggi questa è una località che si distingue per essere affascinante, pacifica e assolutamente ospitale.
Cosa vedere ad Elvas, l’itinerario
Elvas accoglie il visitatore con delle robuste mura grigie, perimetro d’un irregolare poligono a forma di stella, governate da torri, fossati, bastioni e porte che si aprono su quello che – oggi – è uno splendido centro storico. Un dedalo di stradine acciottolate, infatti, conducono al cospetto di antiche chiese, piazze affascinanti, musei e molto altro ancora. Come accennato, presenta alcuni limiti di accessibilità e per questo vi suggeriamo di seguire l’itinerario che potete leggere qua sotto.
Castelo de Elvas
La prima tappa da fare è il bellissimo Castelo de Elvas, il cui nucleo originario risale al Settecento. Sorge nel punto più alto della città ed è un’opera di fortificazione islamica che nel corso dei secoli è stata teatro di eventi rilevanti per la storia del Paese, fino a perdere la sua importanza difensiva e qualsiasi altra funzione militare a partire dalla seconda metà del secolo. XIX.
Dopo un periodo di abbandoni e di restauri, nel 1906 fu dichiarato primo Monumento Nazionale portoghese, e oggi permette di fare una passeggiata lungo i suoi bastioni mentre si ammira un panorama superbo sulla straordinaria pianura su ci si affaccia. Nelle sue vicinanze, inoltre, c’è anche la suggestiva Igreja da Ordem Terceira de São Francisco.
Igreja da Ordem Terceira de São Francisco
Si trova a pochissima distanza dl Castelo de Elvas e colpisce per il suo il rivestimento di azulejo che narrano alcuni importanti episodi della vita di San Francesco. All’interno la circolazione è agevole per via della presenza di un ampio spazio e dell’assenza di barriere architettoniche.
Igreja das Domínicas
L’itinerario prosegue per arrivare al cospetto dell‘Igreja das Domínicas, un edificio religioso che colpisce per la presenza di un particolare palo della gogna in stile manuelino. La struttura presenta un pianta ottagonale ed è impreziosita con azulejo e con la ‘talha dourada’, ovvero del legno intagliato e ricoperto di una patina d’oro.
A disposizione del visitatore c’è anche un grazioso belvedere da cui scorgere una zona della città antica.
Igreja de Nossa Senhora da Assunção
L’Igreja de Nossa Senhora da Assunção è stata la cattedrale cittadina fino al 1882 e riesce a sorprendere chiunque la visiti: arrivando al suo cospetto si nota una facciata semplice e sobria, che mai darebbe modo di pensare che nasconda degli interni sontuosamente arredati. Ci sono colonne in marmo dipinte, diverse cappelle con decorazioni in oro e alcuni azulejo risalenti al XVII secolo.
La sua costruzione si deve a Francisco de Arruda, e ancora oggi conserva alcuni elementi dello stile manuelino, tra cui il portale sud.
Largo de Santa Clara
Decisamente pittoresco è il Largo de Santa Clara, piazza che si trova ai piedi dell’ Igreja de Nossa Senhora da Assunção e che ospita la gogna “pelourinho risalente al XVI secolo. Essa presenta quattro bracci di ferro con teste di drago, che molto tempo fa venivano utilizzati per appendere i delinquenti. Ma questa non è l’unica cosa che colpisce di tale spazio: sulla piazza si affacciano delle tipiche ed affascinanti case nobiliari con grate di ferro.
Torre Medieval
Proseguendo l’itinerario lungo la via Rua da Cadeia si arriva al cospetto della Torre Medieval, anche chiamata Torre Nova o Torre Fernandina. Edificata nel XIV secolo per scopi difensivi, nel corso dei secoli assunse anche la funzione di prigione, fino ad essere trasformata in un’attrazione turistica di cui si possono ammirare gli interni fino a raggiungere la cima, che offre un’emozionante vista dall’alto di tutto il territorio circostante.
Una piccola informazione di servizio: la struttura presenta ben tre piani da salire su una ripida scala a chiocciola, condizione che la rende inaccessibile a persone a mobilità ridotta.
Museu de Arte Contemporânea de Elvas
Sorge di fronte alla Torre Medieval ed è la culla di circa trecento opere di artisti portoghesi di vario genere, come per esempio pittura, disegno, scultura e molto altro ancora. L’edificio è settecentesco in stile barocco e inoltre presenta una sala che racchiude la cappella dell’antico ospedale, anch’essa abbellita da raffinati (e tipici) azulejo.
È bene sapere che il Museu de Arte Contemporânea de Elvas offre anche visite guidate e attività specifiche per persone con bisogni speciali.
Museu da Fotografia
Il Museu da Fotografia sorge nell’ex sala cinematografica della città, ed è la casa di una interessante collezione di apparecchi fotografici. A disposizione dei visitatori ci sono anche mostre fotografiche temporanee, e persino una camera oscura, un laboratorio e una biblioteca.
Convento de São Domingos e Museu Militar de Elvas
Il Convento de São Domingos si trova su una delle punte della fortificazione a forma di stella di Elvas e fu fondato nel 1267. Con il passare degli anni ha subito diverse modifiche, al punto che oggi presenta una facciata barocca che, sorprendentemente, nasconde un interno in stile gotico. Attualmente fa parte del Museu Militar de Elvas.
Il Museu Militar de Elvas promuove la valorizzazione, l’arricchimento e l’esposizione del patrimonio storico-militare ad esso attribuito. Il suo scopo, infatti, è quello di illustrare l’importanza strategica di questa città di confine.
Forte de Santa Luzia
Si trova a circa 2 chilometri di distanza dall’area precedentemente esplorata, quindi all’esterno delle mura cittadine, e fa parte della Piazzaforte di Elvas. Il Forte de Santa Luzia, costruito attorno al 1640, ospita oggi un sito museale che racconta gli anni di guerra contro la Spagna e mostra anche una collezione di armi antiche.
Forte de Nossa Senhora da Graça
Molto interessante è pure il Forte de Nossa Senhora da Graça costruito sul Monte da Graça (sempre fuori dalle mura cittadine), che si compone di tre corpi: un nucleo centrale, il corpo principale e una struttura esterna.
Anche oggi viene considerato un autentico capolavoro di architettura militare europea del XVIII secolo ed è persino la sede di un museo, ma anche un punto ottimale per ammirare un panorama straordinario sulla città e sulla zona in cui si sviluppa.
Aqueduto da Amoreira
Infine (ma di certo non per bellezza ed importanza) il mastodontico Aqueduto da Amoreira. La sua nascita si deve al fatto che, nel 1500, Elvas affrontò un grave problema di approvvigionamento idrico, che costrinse gli abitanti dell’epoca ad incanalare l’acqua da Amoreira con l’ausilio di un acquedotto.
Progettato dall’architetto Francisco de Arruda (per terminare l’intera costruzione ci sono voluti ben 100 anni), lo stesso autore che realizzò la Igreja de Nossa Senhora da Assunção e la Torre de Belém a Lisbona, è lungo approssimativamente 7 chilometri e si presenta agli occhi del visitatore con ben 843 archi giganteschi.
Per ammiralo al massimo del suo splendore si consiglia di recarsi presso il tratto della strada per la capitale del Portogallo che va verso ovest del centro cittadino.