C’è un piccolo paese che trova spazio nella parte meridionale della Maremma, a poca distanza dall’Argentario, la cui storia vanta origini antiche e la cui bellezza la si può riscoprire anche nella natura.
Si tratta di Orbetello, famosa nel mondo per la sua laguna, così affascinante e allo stesso tempo misteriosa. Dalle sue acque, infatti, sulla punta occidentale, spunta un mulino a vento le cui origini risalgono al Quattrocento e sono riconducibili al passaggio dei senesi in questa regione. Si pensi che questa è l’unica costruzione rimasta di altri 9 mulini che all’epoca producevano farina di grano, con la forza dell’acqua della laguna.
Un’oasi, questa, aperta ai turisti e protetta dal Wwf, in cui si alternano la macchia, la pineta, i campi e una ricca fauna che vanta almeno 200 specie di uccelli acquatici, oltre ai fenicotteri rosa che trovano casa in laguna fino a primavera.
Oltre la laguna, spettacolare, anche il centro storico è un regalo che i viaggiatori devono concedersi. Ideale per chi ama la storia antica, Orbetello è di certo una località in cui si può respirare la presenza del passato. Racchiusa tra mura ciclopiche, innalzate al tempo degli etruschi, si può entrare nel cuore del paese attraverso imponenti porte in cui si può immaginare la presenza passata di ponte levatoi. Custodite al suo interno ci sono il Palazzo del Podestà, situato nella centralissima Piazza Eroe dei Due Mondi e sormontato dalla Torre dell’’Orologio; la Chiesa di San Francesco da Paola, che richiama artisticamente al passaggio degli spagnoli e la Polveriera Guzmàn, ex edificio militare spagnolo che oggi ospita il museo archeologico.
Da ammirare anche la Chiesa di San Giuseppe, in stile rinascimentale; la Chiesa della Madonna delle Grazie, uno degli edifici sacri più antichi con affreschi quattrocenteschi e il Duomo di Santa Maria Assunta, edificio gotico del 1300, edificato sui ruderi di un più antico tempo etrusco-romano, che si affaccia su piazza della Repubblica.
Orbetello può essere anche punto di partenza per nuove esplorazioni, come Talamone, un borgo di pescatori raccolto su un promontorio roccioso o Ansedonia, dove sono stati rinvenuti resti archeologici di una colonia romana. O ancora, verso la riserva naturale Duna Feniglia, tra la laguna di Orbetello e il Mar Tirreno, oasi ideale per chi ama la natura, da percorrere a piedi o in bicicletta per godersi le spiagge o andare alla ricerca dei daini.