Lungo il sentiero della Predica agli uccelli di San Francesco

In mezzo alla natura dell'Umbria si snodano tantissimi sentieri noti e meno noti

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 10 Settembre 2020 16:24

Considerata il polmone verde d’Italia, l’Umbria è una delle Regioni turistiche più amate dagli italiani, ma anche da molti stranieri. Laghi, borghi e natura la rendono un luogo magico e suggestivo. E, in mezzo a tutta questa natura, si snodano tantissimi sentieri noti e meno noti.

Tra gli itinerari poco conosciuti c’è il sentiero della Predica agli uccelli di San Francesco che si snoda dai luoghi francescani del centro storico di Cannara, una cittadina umbra in provincia di Perugia circondata ancora oggi da mura medievali, dove il Santo di Assisi ideò il Terzo Ordine Francescano OFS, per un tratto di circa tre chilometri, fino a raggiungere il luogo della predica a Piandarca, un’area ancor oggi incontaminata tra Cannara e Bevagna – il borgo dell’Umbria dove il tempo sembra essersi fermato – che pochi conoscono e che non è ancora segnalato nelle mappe dei sentieri più importanti d’Italia.

Eppure il miracolo della predica agli uccelli di San Francesco avvenuta tra il 1212 e il 1213 è senza dubbio il più noto al mondo, strettamente legato all’iconografia del dipinto di Giotto nella Basilica superiore di San Francesco in Assisi. Se il miracolo è diffusissimo nella bibliografia francescana, non lo è altrettanto il luogo di Piandarca, dove San Francesco visse questo momento straordinario che, unito a quello dell’istituzione del Terzo Ordine, colloca Cannara tra i luoghi francescani che meritano grande attenzione.

E proprio a mezz’ora da Cannara, nella località di Pian d’Arca, un tempo vi era una pietra, poi misteriosamente scomparsa, che la tradizione identifica con quella su cui si sarebbe collocato il poverello per predicare agli uccelli. Seppure mancante della pietra, però, il luogo continuò a essere meta di fedeli e di pellegrini. Ecco perché nel 2004, su iniziativa della Pro Loco, in quel punto venne collocata un’altra pietra.

A ricordo del passaggio di San Francesco, ogni anno, ormai da molti secoli, a Cannara si svolge, la V domenica dopo Pasqua, la tradizionale Processione a Piandarca che parte dalla chiesa di San Francesco, ripercorre il sentiero della “Predica agli uccelli”, sosta davanti alla pietra che ricorda l’episodio e termina all’Edicola di Piandarca, inaugurata nel 1926 in occasione del VII centenario della morte di S. Francesco.

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Fonte: @Mario Scaloni
Il territorio attraversato dal sentiero @Mario Scaloni

Piandarca non è un toponimo di recente formazione. Compare in molti documenti storici a partire almeno dal 1300. È una terra pianeggiante, non contaminata dalla mano dell’uomo, destinata all’agricoltura, inserita in un panorama delimitato a Sud-Ovest dalle colline di Montefalco, di Bevagna e di Collemancio, a Nord-Est dal monte Subasio con Assisi e Spello, e dai monti sopra Foligno e Spoleto.

È un luogo di notevole bellezza paesaggistica e di assoluto silenzio, nel cui mezzo si snoda un piccolo sentiero che una secolare tradizione indica essere stato proprio quello percorso da San Francesco.

Negli ultimi anni, il sentiero è stato promosso in quanto è stato inserito nel più ampio contesto di quello che dal Bosco di San Francesco ad Assisi, sito FAI (Fondo Ambiente Italiano), raggiunge Piandarca, luogo della predica, dove è stato realizzato un TAU di grandi dimensioni, candidato ai “Luoghi del Cuore” del FAI, dove dovrebbe sorgere un santuario all’aperto con una statua di S. Francesco che predica agli uccelli e un altare in pietra scolpita.

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Fonte: @Mario Scaloni
Il TAU visibile dall’alto @Mario Scaloni

Per far conoscere e apprezzare Piandarca è stato avviato il progetto “Un santuario all’aperto nel luogo della Predica agli Uccelli” volto alla promozione che si spera, nel tempo, possa contribuire al suo inserimento nelle guide dei percorsi francescani e a dare il giusto risalto anche a questo luogo che merita di essere conosciuto dal mondo intero.

Una sosta a Cannara vale un viaggio. Adagiata sulla riva sinistra del fiume Topino, nel cuore della Valle Umbra, è un piccolo gioiello ricco di storia. Qui, già nel I secolo a.C. si trovava un insediamento Romano. La sua posizione strategica la rese un interessante avamposto per secoli. Oggi, di notevole interesse sono i tre siti che ripercorrono la vita diSsan Francesco: la chiesa di San Francesco, che tiene vivo il ricordo dell’Istituzione del Terzo Ordine, il palazzo Majolica-Landrini, al cui interno è visitabile il Sacro Tugurio, dove Francesco dimorava durante le sue visite a Cannara.