Il Sentiero Italia è il trekking più lungo del mondo

È lungo 8000 chilometri, comprende 500 tappe sparse tra le regioni italiane e tocca alcuni dei luoghi più suggestivi del Belpaese. Scopriamo di più

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SiViaggia

Redazione

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Pubblicato: 14 Maggio 2024 10:10

È lungo 8000 chilometri e comprende 500 tappe sparse tra le regioni italiane. È il Sentiero Italia, oggi rinominato Sentiero Italia CAI, il percorso trekking più lungo del mondo. Pochi lo hanno percorso interamente, meno di coloro che ha tentato la scalata all’Everest. Impegnativo a dir poco: per percorrerlo tutto ci vogliono tra gli otto e i nove mesi. Dalla Sicilia alle Alpi, corre lungo tutto lo Stivale.

Attraversa paesaggi straordinari, spesso sconosciuti alla maggior parte degli italiani. Il percorso parte ufficialmente dalla località di Grotta Gigante, situata a Sgonico, in provincia di Trieste, e tocca l’intero arco alpino, tutta la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna per arriva a Santa Teresa di Gallura, in provincia di Sassari. Utilizza lunghi tratti di preesistenti itinerari come la Grande Traversata delle Alpi, l’Alta Via dei Monti Liguri e la Grande Escursione Appenninica e il Sentiero del Brigante in Calabria.

La storia del Sentiero più lungo al mondo

La prima scintilla che prelude al Sentiero Italia è l’idea che, nel 1981, viene a Riccardo Carnovalini mentre attraversa gli Appennini: l’Italia avrebbe dovuto vantare un itinerario escursionistico che ne percorresse tutte le montagne per arrivare in Europa.

Il 19 giugno 1983, a Castelnuovo di Garfagnana, Carnovalini ha l’occasione di presentare il progetto alla presenza di alcuni amici esperti di escursionismo e di sentieri a lunga percorrenza: prende forma il pensiero di collegare in un unico sentiero le tratte principali degli itinerari già esistenti.

È poi il 1991, dieci anni dopo, che il Sentiero Italia inizia a vedere una concretizzazione in un fascicolo di 26 pagine a cura del CAI e dell’Associazione Sentiero Italia.

Con la fondamentale collaborazione di centinaia di volontari del CAI in tutta Italia, durante il biennio 1993-1994, vengono tracciati i singoli segmenti dei sentieri, resi percorribili, migliorati e forniti di segnavia orizzontale nonché, laddove possibile, di posti- tappa.

Il 1995 è l’anno del Camminaitalia, oltre 6000 chilometri da Santa Teresa di Gallura a Trieste, con quasi 8 mesi di cammino e due sole tappe di riposo: sono più di 5000 i camminatori, italiani e stranieri, che ne hanno percorso almeno una o varie tappe.

Il 1997 vede la prima “impresa solitaria” di Emilio Pizzocol, escursionista del CAI di Sesto San Giovanni mentre nel 1999, insieme all’ANA, viene proposta una seconda camminata aperta a tutti, oltre 3000 chilometri in 189 tappe con più di 8000 partecipanti.

8000 chilometri di bellezza indiscussa

Il Sentiero Italia è uno dei più ambiziosi progetti nel panorama dell’escursionismo italiano, che tocca l’intera penisola tra montagne e vallate, piccoli borghi e città d’arte, pianure e coste, luoghi spesso inediti e meno noti.

Non si tratta soltanto di un cammino fisico ma di un vero e proprio viaggio emotivo, storico e culturale che racchiude in sé moltissimi Parchi nazionali e regionali e 16 siti Patrimonio UNESCO: dal profondo Sud della Sicilia fino alle cime delle Alpi al Nord, offre l’occasione di conoscere l’Italia da un punto di vista senza eguali, scoprendone le bellezze mozzafiato e immergendosi nelle tradizioni, nella gastronomia e nella storia dei territori incontrati lungo le tappe.

Inoltre, cuore del Sentiero Italia è la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente promuovendo un turismo lento, rispettoso e consapevole e valorizzando la biodiversità.

Non è semplice selezionare alcune tappe da raccontare e tralasciarne altre ma vi forniamo comunque una serie di suggestioni da cui prendere spunto.

Le migliori tappe del Nord Italia

In Trentino Alto Adige, ad esempio, segnaliamo la tappa SI C14S: Caoria – Passo Rolle, 19,96 chilometri la cui prima parte (4 chilometri), in estate, si può percorrere in bus navetta con partenza da Caoria e arrivo a Ponte Stel.

In ogni caso, da Caoria a 848 metri nella Valle del Vanoi, si sale seguendo la strada di Valsorda fino a Ponte Stel a 1128 metri: da qui si prosegue sulla sterrata forestale che porta a Malga Valsorda Alta. A 1572 metri, al bivio della Casina Forestale Valsorda, occorre svoltare a sinistra per il sentiero 352, immerso in magnifici boschi di conifere, e arrivare a 1988 metri al valico con la Malga Tognola di Siror, incantevole terrazza panoramica su San Martino di Castrozza e sulle Pale di San Martino.

Poi, a 1908 metri, poco dopo il Passo del Colbricon, ecco lo scenario degli omonimi laghi con rifugio da cui ha inizio l’ultimo tratto della tappa, sul sentiero 348 che giunge a Malga Rolle (1896 metri) a un chilometro dal Passo Rolle (1980 metri).

In Liguria, invece, di sicuro interesse è la tappa SI G07: Passo delle Lame – Passo della Forcella, con dislivello solo in discesa, che costeggia la “linea di separazione” tra la Val d’Aveto e il bacino del torrente Sturlo che sfocia in mare tra Chiavari e Lavagna.

Dal Passo delle Lame, occorre scendere al Passo Bisinella e proseguire per il Passo del Bozale dove, una salita breve, accompagna al Monte Bozale. Da qui, in discesa fino al Passo della Forcella.

Le migliori tappe del Centro Italia

In Umbria, da non perdere è la tappa di media lunghezza SI N04: Castelluccio – Norcia: seguendo verso ovest la Valle Canatra, il percorso sale verso il Colle San Bernardo aggirandolo con un’ampia “s” fino a 1794 metri, alla Forca del Giuda.

Da qui, passando per le sorgenti del torrente Patino, si scende nell’omonima Valle raggiungendo le prime frazioni di Norcia da cui, infine, imboccare la statale fino al borgo.

In Abruzzo, vale la pena la lunga tappa SI P10: Santo Stefano di Sessanio – Rifugio Duca degli Abruzzi, che quasi sempre in salita arriva nel Parco Nazionale del Gran Sasso, al cospetto della vetta più elevata dell’Appennino.

Da Santo Stefano di Sessanio si cammina verso nord tra le cime del Monte Cappellone, del Monte Tre Colli e del Monte Cecco d’Antonio per svoltare in direzione ovest passando a nord della vetta del Monte Mesola e dirigendosi lungo una valletta che porta alla Statale 17 bis alle pendici del Monte Cristo.

Infine, si sale per il versante del Monte Scindarella da cui si giunge a Campo Imperatore e al Rifugio Duca degli Abruzzi.

Le migliori tappe del Sud Italia

In Puglia, nel territorio unico di Alberobello, segnaliamo la tappa SI R04: Coreggia (Alberobello) – Noci: uscendo da Coreggia a ovest, si deve seguire la Strada Provinciale 81 (per un lungo tratto) fino ad arrivare a carrozzabili minori parallele alla Strada Statale dei Trulli.

Lungo la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese si toccano i 480 metri di quota alle pendici del Monte Serio e si varca la soglia del nucleo abitato di Noci.

Per concludere, in Calabria, l’itinerario SI U16: Villaggio Mancuso – Villaggio Buturo conduce nel cuore della Sila Piccola, tra i 1100 e i 1500 metri di quota.

È un tipico percorso di montagna, tra zone selvagge e fitti boschi, che collega due notevoli stazioni turistiche. Inoltre, circa a metà, attraversa le fiabesche faggete della Foresta di Roncino, laddove spicca l’omonima caserma forestale.

Informazioni utili

Il tempo totale per percorrere il Sentiero Italia nella sua interezza è di 8 mesi e la sua classificazione è Difficoltà T-EE ovvero suddivisa tra sentieri turistici (adatti anche ai principianti) e sentieri consigliati esclusivamente a escursionisti esperti e in ottima forma fisica.

Per agevolare i camminatori, il CAI ha predisposto una serie di strumenti, a partire dal portale ufficiale Sentieroitalia.cai.it con le indicazioni dettagliate di ogni tappa, mappa interattiva e traccia Gpx da scaricare.

Sono altresì disponibili l’app Mappa digitale del Sentiero Italia CAI, una rete di accoglienza lungo il percorso, e le Guide ufficiali del Sentiero Italia CAI.