Caspoggio, il borgo che si sviluppa in uno scenario splendido

Una rinomata località turistica per famiglie in Valmalenco, ideale per chi ama sciare ma perfetta anche in estate: alla scoperta di Caspoggio

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

In alta Lombardia, a circa 5 km in linea d’aria dal confine con la Svizzera, c’è un borgo che piace molto alle famiglie e a chi vuole trascorrere una vacanza in montagna senza annoiarsi mai. Parliamo di Caspoggio, cittadina alpina di poco più di 1300 abitanti, situata su un poggio che si apre poco a monte del punto di confluenza della Val Lanterna, nel solco principale della Valmalenco, paradiso di neve nella provincia di Sondrio. Impossibile non innamorarsene a prima vista: scopriamolo.

Caspoggio, storia di ieri e di oggi

In dialetto è Caspöc’, e l’origine del nome è ancora incerta. C’è chi pensa che derivi dall’espressione latina ‘casa podii’, cioè casa del poggio, a significare paese posto su un poggio, mentre per altri deriverebbe dal termine ‘caspa’ che, in antico dialetto valtellinese indicava sia i recipienti del contadino che i terreni concavi con un laghetto o una palude, o ancora da ‘Castel Poggio’, nome originale della fortezza nel sito, che dava anche il nome alla zona.

La fisionomia dell’antico paese, che si eleva tra i 1000 e i 1200 metri di quota, è cambiata nel tempo, quasi scomparsa in mezzo a tante case per le vacanze costruite in questi ultimi decenni. Anticamente era un susseguirsi di piccolissimi nuclei abitativi, intersecati da strettissime e tortuose viuzze. Il villaggio era costituito da otto contrade, simboleggiate dalle otto stelle nello stemma. Dal basso le contrade di Albertazzi e Burri, Bracelli, a ridosso del promontorio detto Caslèt, le contrade di Centro-fuori, Centro-dentro, Negrini e, poco sopra, Bricalli. Più in alto, la frazione di S.Elisabetta, che nel corso degli anni ha visto sorgere numerose case di villeggiatura.

Le prime tracce storiche sull’esistenza del borgo risalgono al XIV secolo, con la realizzazione del più grande Castrum della Valmalenco voluto dai Capitanei, i potenti Signori di Sondrio, per contrastare le invasioni dal nord. Caspoggio, probabilmente, nasce come borgo di questo castello, un ristretto nucleo urbano formato da pastori e artigiani, e da soldati con loro famiglie.

Nel 1816, divenne Comune, inserito nel I distretto di Sondrio. Data la sua posizione, fu sempre un paese di frontiera. Tra le sue parti più antiche c’è la caratteristica “Truna”, formata da abitazioni parallele su due schiere, divise da un passaggio centrale coperto lungo più di 25metri, una specie di complesso con stalle inglobate, chiuso verso l’esterno. Oggi costituisce il tipico centro storico di Caspoggio.

Caspoggio, la località montana ideale per le famiglie

Nella seconda metà del 900, il paese cominciò a progettare la sua seggiovia. I lavori iniziarono nel ’52 e vennero terminati tra il ’57 ed il ’60. In poco tempo, Caspoggio divenne uno dei poli sciistici più importanti della Valtellina. Il villaggio, sino ad allora un po’ marginale rispetto ad altri centri malenchi sul piano turistico, balzò all’attenzione del mondo sportivo invernale, grazie a impianti di risalita e discese di sci alpino per professionisti che hanno attirato qui anche sciatori di fama mondiale. Basti pensare che la pista Avanzi-Motta è stata sede di gare di Coppa Europa e Coppa del mondo di discesa.

Dopo la chiusura degli impianti sciistici, Caspoggio si è trasformata nella meta ideale per famiglie, grazie al Centro della Montagna Zenith, ideato come un punto di incontro vivo per la Valmalenco. Attraverso lo sport, le attività ludico-sportive, lo spazio alle famiglie e l’offerta enogastronomica, sono state create idee e progetti dedicati a nuove forme di accoglienza turistica e alla scoperta di questi luoghi unici. Tante le possibilità di intrattenimento durante tutto l’anno. Il territorio di Caspoggio, un poggio soleggiato che dominante la Valmalenco, è infatti il collegamento naturale per gli alpeggi della valle, con percorsi e sentieri di varia difficoltà, ideali in estate per lunghe camminate e gite in mountain bike, e in inverno per salite scialpinistiche e ciaspolate. Chi non vuole sciare, potrà divertirsi sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un borgo che è un sogno in ogni stagione.