Balma Boves, il borgo fatto di pietra è un piccolo gioiello che nessuno conosce

II borgo fu abitato fino agli Anni ‘50, poi fu abbandonato. Oggi è un ecomuseo a cielo aperto

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 25 Giugno 2018 13:28Aggiornato: 28 Agosto 2018 17:54

Che in Italia vi siano luoghi unici al mondo lo si sa bene. Che ci fosse anche un antico borgo incastonato nella roccia un po’ meno.

Balma Boves, in provincia di Cuneo, è un antico insediamento oggi completamente disabitato, costruito al riparo di una grande caverna naturale (Balma è il termine locale per “grotta”).

Il suo peculiare aspetto, con le case di pietra dai tetti piatti, tanto ricorda quello dei pueblo indiani del Nord America. Il borgo si nasconde a poco più di 650 metri tra le rocce del Monte Bracco – o Mombracco – nel territorio di Sanfront, all’imbocco della Valle Po.

Oggi la Borgata Museo di Balma Boves è divenuta un ecomuseo a cielo aperto, inserita nel circuito dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte.

Un microcosmo agricolo autonomo perfettamente conservato e dotato di abitazioni, stalle, fienili, depositi degli attrezzi, essiccatoi per le castagne, fontane e un antico forno raccontano di un tempo in cui questi luoghi furono testimoni della cosiddetta “civiltà del castagno”. Le case sono costruite su piani diversi, collegati tra loro da scale e viottoli.

II borgo fu abitato fino agli Anni ‘50. Oggi, dopo un attento recupero edilizio, è stato restituito al patrimonio pubblico come unica quanto rara testimonianza di adattamento dell’uomo all’ambiente.

La borgata museo di Balma Boves costituisce un esempio unico di architettura montana e il suo perfetto stato di conservazione, oltre alla facile accessibilità, e alla possibilità di apprezzare ancora l’atmosfera di un antico borgo contadino, ne fanno un sito ad alto valore didattico, ideale per le famiglie ma non solo.

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Sul Mombracco il legame fra montagna e uomo, antico di millenni, è testimoniato anche dalla presenza di numerosi siti di incisioni rupestri, uno dei quali si trova proprio vicino a Balma Boves. Si tratta di Rocca la Casna, una sporgenza rocciosa posta in posizione panoramica, sulla quale si trovano incise coppelle e figure antropomorfe.

Per accedere a Balma Boves si deve raggiungere il comune di Sanfront e proseguire a piedi per una mezz’ora, passando sotto una pittoresca cascata. La visita dell’esterno del borgo è gratuita, per vedere l’interno invece da aprile a ottobre si organizzano visite guidate il sabato, la domenica e nei giorni festivi .