Insieme a Guarene e ad Entracque, Arona è il nuovo borgo piemontese ad essere stato insignito della Bandiera Arancione. E ad essere così entrato nel prestigioso circuito del Touring Club Italiano.
Premiato per il valore e la varietà dell’offerta storico-culturale, per il contesto paesaggistico di pregio del lago Maggiore, per l’attenzione al turista e per le sue zone pedonali, Arona è per la verità un borgo molto famoso tra i piemontesi e i lombardi. Si tratta infatti di uno tra i principali centri turistici del lago Maggiore, ed è la meta indicata da chiunque sia in cerca di un weekend di relax in uno straordinario scenario naturale.
La storia del borgo è una storia antica: reperti archeologici rinvenuti nella frazione di Lagone raccontano l’estistenza di un primordiale villaggio su palafitte, la prima civiltà d’Italia ad essersi così sviluppata. Il suo feudo fu a lungo nelle mani della ricca e potente famiglia dei Borromeo: San Carlo Borromeo nacque qui, nel castello, nel 1538.
Dichiarata “città” nel 1744 da Carlo Emanuele III di Savoia, Arona ha infatti un centro storico ricchissimo d’attrazioni. Ci sono tante chiese e piazze, sul suo territorio: la chiesa dei SS. Martiri custodisce le spoglie dei patroni del borgo e conserva, sopra l’altare maggiore, un capolavoro quattrocentesco di scuola leonardesca; la Collegiata della Natività di Maria Vergine è la chiesa parrocchiale e, originariamente, era in stile gotico-bizantino.
C’è poi il cuore medievale della cittadina, piazza del Popolo, e c’è il Civico Museo Archeologico che ricostruisce il passato del Basso Verbano e ospita il calco della celebre ruota dei Lagoni di Mercurago. Tuttavia, il più iconico monumento di Arona è la colossale statua di S. Carlo Borromeo, alta 20 metri su un basamento di 11.
Immancabili sono una visita alla Rocca di Arona – fortificazione eretta dai Longobardi intorno all’anno Mille -, e una passeggiata nel Parco Naturale dei Lagoni di Mercurago, ricca di pascoli, di stagni e di paludi. A ingresso libero, il parco è Patrimonio dell’Umanità UNESCO.