I luoghi di Langhe, Roero e Monferrato che bisogna scoprire

Alla scoperta degli angoli meno noti, dei borghi più pittoreschi, delle passeggiate più belle e dei boschi più selvaggi

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Solo durante l’edizione 2019 della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba i turisti sono aumentati del 3,4%. Questo importantissimo evento di fama mondiale è in grado di generare un movimento turistico tale su tutto il territorio delle Langhe-Monferrato-Roero e anche sul resto del Piemonte da rappresentare un vero e proprio modello per l’Italia. Si tratta non soltanto di un turismo fatto da italiani, ma anche da molti stranieri provenienti dalla vicina Francia, dalla Germania, dalla Svizzera e persino dagli Stati Uniti.

È quanto è risultato da una ricerca intitolata “Osservatorio Langhe Monferrato Roero: una case history. Gli impatti del turismo sul territorio” secondo cui il 36% dei movimenti annuali nelle Langhe, Roero e Monferrato si concentra nei mesi autunnali, tra settembre, ottobre e novembre. Lo scorso anno gli arrivi in questo periodo sono risultati in aumento rispetto all’anno precedente.

Ma questo territorio è bellissimo tutto l’anno, specie d’estate quando, complice il bel tempo e le giornate lunghe, è possibile scoprire anche gli angoli meno noti, i borghi più pittoreschi e meno conosciuti, le passeggiate sui sentieri collinari, i boschi più selvaggi e fare esperienze uniche: come andare alla ricerca dell’oro, per esempio

Langhe, Roero e Monferrato, i cui paesaggi vitivinicoli sono Patrimonio Unesco dal 2014, battono anche la Toscana in quanto a soddisfazione del sistema ricettivo da parte dei visitatori, che per questa zona del Piemonte risulta essere pari a 91,5/100 mentre alla Toscana gli ospiti hanno dato un punteggio di 86,9.

Dei paesaggi vitivinicoli piemontesi dichiarati Patrimonio dell’Umanità fanno parte tre aree nelle Langhe, due nell’Alto Monferrato e una nel Basso Monferrato, per un’estensione  totale di 10.789 ettari suddivisa tra 29 Comuni.

Le Langhe sono comprese tra le province di Cuneo e di Asti e sono a loro volta suddivise nella Bassa Langa nei pressi di Alba, nell’Alta Langa al confine con la Liguria e nella Langa Astigiana, nel Sud della provincia di Asti. In piemontese con il termine “Langa” si indica una collina ed è proprio sugli estesi territori collinari che, da secoli, si coltivano alcuni dei vini più pregiati al mondo come il Barolo, il suo parente stretto Nebbiolo, il Barbaresco, il Dolcetto e la Barbera.

La zona del Monferrato è adiacente alle Langhe e si trova tra le province di Asti e Alessandria. Oltre che per i vini (il Moscato d’Asti) è conosciuto per i suoi borghi e per la cucina, ma anche per i suoi campi di lavanda e per i paesaggi “wild”.

Il territorio del Roero, infine, si trova nella parte Nord orientale della provincia di Cuneo. Fu un’area fiorente e molto attiva nell’epoca medievale e molti suoi paesi portano ancora le testimonianze della sua storia. La zona è soprattutto conosciuta per i vini. Il nome deriva da quello della famiglia Roero, che dominò per diversi secoli il territorio dal Medioevo in poi.

I luoghi di Langhe, Roero e Monferrato che bisogna scoprire
Fonte: 123rf
Il borgo di Treiso nelle Langhe @123rf