Alla scoperta delle bellezze della città di Sassuolo

In provincia di Modena, Sassuolo concilia un passato nobile legato alla famiglia degli Estensi a un presente industriale incentrato sulla produzione della ceramica

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Redazione

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Pubblicato: 4 Marzo 2020 12:07

Nel cuore dell’Emilia-Romagna, la città di Sassuolo è capace di tenere insieme due anime diverse tra loro. Da un lato, la storia della famiglia d’Este, che proprio qui ha creato quello che viene ricordato come la “Delizia Estense”, ovvero il Palazzo Ducale. Dall’altro, la laboriosità di un territorio che si è guadagnato un ruolo fondamentale nel settore della produzione della ceramica a livello nazionale ed internazionale. Tanto che la città ospita pure un vero e proprio museo, il Bertozzi e Casoni, dove la ceramica diventa arte.

Cosa vedere a Sassuolo: La “Delizia Estense”

Impossibile visitare Sassuolo e non vedere il Palazzo Ducale. Voluto dalla famiglia d’Este, che attorno al 1630 trasformò un castello preesistente nel complesso attuale, esso rappresenta un’importante dimostrazione del ruolo esercitato in città dagli Estensi e costituisce un esempio di residenza barocca tra i più significativi dell’Italia settentrionale. Non a caso la struttura, con le sue decorazioni a stucco e le sue pitture murali sottoposte a restauro, è nota come la “Delizia Estense” ed è aperta al pubblico. Degna di visita anche la Pescheria Ducale, chiamata anche Fontanazzo, strettamente legata al complesso del Palazzo per funzione e storia architettonica.

La ceramica di Sassuolo

A Sassuolo, tuttavia, l’arte non parla soltanto la lingua del passato, ma si declina anche nel linguaggio moderno. La città, infatti, ospita negli spazi del museo Bertozzi e Casoni una mostra permanente d’arte contemporanea dedicata alla ceramica. Essa trova sede al piano terra della Cavallerizza Ducale di Sassuolo, poco lontano dalla “Delizia” alla quale faceva riferimento, e permette di ammirare vere e proprie opere d’arte realizzate utilizzando la ceramica come materiale scultoreo.

Non è un caso, del resto, che il museo si trovi a Sassuolo. La città è al centro di un distretto industriale capace di imporsi su scala nazionale e a livello internazionale per la produzione e la lavorazione di piastrelle e ceramiche. Proprio a Sassuolo ha sede il ramo di Confindustria dedicato al settore, così come il Centro di documentazione dell’industria italiana delle piastrelle di ceramica. In esso sono raccolti oltre mille esemplari che testimoniano l’evoluzione dei prodotti nel tempo.

Prodotti tipici di Sassuolo: il liquore Sassolino

La città di Sassuolo è inoltre ricordata per il Sassolino, caratteristico liquore a base di anice stellato che viene utilizzato nella preparazione di molte ricette dolci della zona. La sua origine pare vada fatta risalire all’arrivo di alcuni droghieri svizzeri provenienti dal Cantone dei Grigioni, i quali avrebbero dato il via alla distillazione. Non meno particolare è un fenomeno naturale anch’esso tipico della zona di Sassuolo, che tuttavia nulla ha a che fare con la cucina: i vulcani di fango. Noti anche come salse, sono emissioni di fango misto ad acqua salata e gas che risalgono dal sottosuolo. Nella zona di Sassuolo il fenomeno si sviluppa sul territorio di diversi Comuni e può essere scoperto grazie a una rete escursionistica dedicata, chiamata appunto Via dei vulcani di fango e che collega decine di punti di interesse naturalistico e storico-culturale.