Nel Molise esiste un’antica tradizione: è il rito del fuoco più grande del mondo

Il suo nome è 'Ndocciata di Agnone: un evento suggestivo che si perpetua da secoli e che celebra il fuoco. Ed è già Patrimonio d'Italia per la tradizione

Spesso ci mettiamo in viaggio per andare alla scoperta delle usanze, delle tradizioni e delle culture degli altri popoli che sono lontanissimi da noi. Dimenticandoci, però, che lo stesso Paese in cui viviamo è un concentrato di storie e folclore che si differenziano in maniera straordinaria di regione in regione. E non scoprirle tutte è davvero un peccato.

Così abbiamo scelto di restare in Italia oggi, per farvi conoscere uno degli eventi più affascinanti e suggestivi che appartengono al nostro Paese, e più nello specifico alla regione Molise. Una manifestazione, questa, che è già stata premiata con il titolo di Patrimonio d’Italia per la tradizione.

Il suo nome è ‘Ndocciata, ed è un evento tradizionale che si svolge ogni anno nel mese di dicembre ad Agnone, un comune di circa 4000 abitanti della provincia di Isernia. È qui che, attraverso una sfilata di enormi fiaccole accese, il fuoco diventa assoluto protagonista del paese, mettendo in scena uno dei più antichi e affascinanti rituali del nostro territorio.

‘Ndocciata di Agnone: origini e tradizioni

Le radici di questo evento tradizionale, che ogni anno attira centinaia e migliaia di turisti e vede la partecipazione attiva di tutti i cittadini, sono tanto antiche quanto affascinanti. Le origini, a quanto pare, risalgono all’epoca romana e sono collegate ai Sanniti, che utilizzavano queste grandi torce come fonte di luce durante i loro spostamenti. La stessa tradizione è stata perpetuata anche nei secoli successivi dai contadini, che hanno iniziato a utilizzare le ‘ndocce per raggiungere le chiese del territorio durante la notte di Natale.

Alla storia si aggiungono anche credenze e superstizioni che nei secoli hanno reso questa tradizione ancora più suggestiva. Alcuni, infatti, ritengono che le fiaccole venivano accese nel Medioevo per proteggere il paese dalle streghe, altri invece collegano questo rito legato al fuoco con la rinascita e la luce.

Indipendentemente da ciò in cui si sceglie di credere, questa manifestazione ha attirato l’interesse di persone da tutto il mondo. L’evento, che è riconosciuto come Patrimonio d’Italia per la tradizione dal Ministero del Turismo, ora mira a diventare Patrimonio Immateriale dell’Unesco.

'Ndocciata di Agnone, la tradizione che celebra il fuoco
Fonte: Getty Images
‘Ndocciata di Agnone, la tradizione che celebra il fuoco

La manifestazione italiana legata al fuoco

La ‘Ndocciata di Agnone si svolge a dicembre, la sera del secondo sabato del mese e il 24, il giorno della Vigilia, ed è il rito del fuoco più grande del mondo. La preparazione dell’evento comincia già nel mese di marzo, è questo il momento in cui vengono scelti gli abeti bianchi che poi verranno utilizzati per il corteo.

A dicembre, invece, tutti si riuniscono tra le strade di Agnone, perpetuando lo stesso rito dal 1956. Sono i bambini ad aprire la manifestazione, sfilando con piccole fiaccole che poi lasciano spazio a quelle più grandi: le ‘ndocce che si innalzato fino a tre metri. Il corteo porta in scena più di 1000 fiaccole, sorrette da altrettanti ‘ndocciatori. Il rituale legato al fuoco si conclude, poi, con il falò della Fratellanza: quello che resta delle ‘ndocce viene fatto bruciare come simbolo di nuovo auspicio per l’anno che verrà.

Il fascino dell’evento, e la suggestione che questo emana, non si possono raccontare, ma solo vivere. Quello che è certo è che si tratta di una manifestazione così emozionante e straordinaria che persino Papa Giovanni Paolo II volle replicarla a Roma nel 1996 a Piazza San Pietro.

'Ndocciata di Agnone
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‘Ndocciata di Agnone