Lago du Mei, un piccolo gioiello in un bosco da favola in Liguria

Un'escursione alla scoperta di una gemma nascosta tra le verdi montagne dell'Appennino Ligure, ideale per gli amanti del wild swimming

Foto di Lorenzo Calamai

Lorenzo Calamai

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Dopo quattro continenti, diciassette paesi, quindici capitali ha scoperto che il più delle volte quello che cerchi non è poi così lontano da casa.

Pubblicato: 16 Ottobre 2024 09:34

L’Appennino Ligure contiene una splendida perla per gli amanti dell’acqua dolce: è il Lago du Mei, una bellissima piscina naturale creata dal Rio Lerca e nascosta tra i boschi di frassino e di pino marittimo alle pendici del Monte Rama.

Una gemma poco conosciuta, che si può raggiungere con una facile escursione alla portata di tutti, e che come altre di questa regione coniuga trekking e acqua dolce.

Si godono la bellezza del camminare, gli splendidi paesaggi che si aprono sui borghi di collina di questa parte di Appennino e in lontananza la vista del mare, i cui aromi sono ben percettibili nell’aria fragrante che si respira. Un bosco da favola si apre attorno al sentiero, ora aprendosi per regalarci scorci di grande suggestione, ora proteggendo dal sole battente con le sue verdi fronde, in un contesto che è davvero una via di mezzo tra il mare, percettibile sensorialmente nella sua vicinanza, e la montagna, sulla quale effettivamente ci si trova e che ha la sua parte quando lo sguardo si volge verso le cime del massiccio del Monte Beigua.

Al termine della camminata, si raggiunge questa bella marmitta dall’acqua verde e trasparente, alimentata da una bella cascatella e abbracciata da pareti rocciose aspre e selvagge.

La chiamano il Lago du Mei, il lago della mela in dialetto, per via della forma circolare della polla che assomiglia vagamente a quella del frutto.

Lago du Mei
Fonte: Filippo Tuccimei
Una splendida vista dall’Appennino Ligure verso il mare

Come arrivare al Lago du Mei

Il Lago du Mei si trova nell’Appennino Ligure, alle spalle di Arenzano e Cogoleto, a poco più di venti minuti d’auto dalla propaggine più occidentale di Genova.

L’abitato più vicino, dai cui pressi parte l’escursione per raggiungere la piscina naturale del Rio Lerca, è l’omonimo Lerca, una frazione di Cogoleto di circa 600 abitanti adagiata su un colle, all’ombra del Monte Rama, con una scenografica torre medievale a contraddistinguerne il centro storico.

Lerca si raggiunge dal casello autostradale di Arenzano, percorrendo la Strada statale 1 Aurelia in direzione di Cogoleto e poi svoltando a destra seguendo le indicazioni per la zona industriale e superando il torrente Lerone.

Si attraversa quindi Lerca percorrendo la Strada provinciale 78 e, in corrispondenza di un bivio, si svolta a destra seguendo la strada in salita verso località Freze e località Cuniazzo. Dopo poche centinaia di metri si raggiunge uno spiazzo presso un serbatoio dell’acquedotto dove si può lasciare l’auto e iniziare l’escursione verso il Lago du Mei.

L’escursione per il Lago du Mei

Il sentiero che porta dal parcheggio al Lago du Mei è breve e alla portata di tutti: il dislivello positivo è inferiore ai 100 metri e la lunghezza dell’escursione supera di poco il chilometro. Basta circa mezz’ora di cammino per arrivare a destinazione.

Dal punto di partenza si snodano diversi sentieri. Quelli tracciati da diversi segnavia portano tutti verso la cima del Monte Rama, mentre per raggiungere la piscina natura del Rio Lerca si deve imboccare l’ampio sentiero ben visibile, ma non segnalato.

Dopo un ripido tratto iniziale, dove il bosco già incomincia a presentare la sua flora caratteristica e  distintiva con eriche arboree, frassini e pini marittimi, si raggiunge il vallone scavato dall’azione erosiva millenaria del Rio Lerca. Si osservano i primi scorci panoramici dell’escursione, con una bella visuale sul Monte Rama e i suoi 1148 metri di altitudine.

Lago du Mei
Fonte: Filippo Tuccimei
Il bosco di pini marittimi e larici lascia intravedere un piccolo borgo dell’Appennino Ligure

Si alternano anche panorami marittimi verso la costa di Cogoleto, alcuni ruderi diroccati inglobati dal bosco, viste di Lerca e di altri piccoli borghi della mezza montagna ligure.

La traccia prosegue, nella sua seconda parte, a mezza costa, quindi più pianeggiante. Si è in destra orografica del Rio Lerca, che scorre alcune decine di metri più in basso: già si ode il canto delle sue acque, misto allo stormire delle foglie del bosco.

Si notano, qui, le tracce di vecchie carbonaie. Si tratta di una tecnica molto usata nel passato, in particolare nei territori montani come quello che si sta attraversando, per trasformare il legname in carbone. Veniva realizzata una sorta di fornace accatastando la legna e rivestendola di terra, con un camino principale e alcuni sfoghi laterali. Si faceva quindi bruciare il legname lentamente, trasformandolo in carbone.

Occorrevano diversi giorni e notti di duro lavoro affinché la carbonaia diventasse un cumulo di carbone, perché il fuoco andava sorvegliato costantemente. Al termine della combustione, foglie e terra di copertura venivano rimosse e il carbone veniva recuperato, sistemato in sacchi e trasportato a valle per essere venduto o utilizzato in famiglia. 

Oggi i luoghi dove veniva costruita una carbonaia si riconoscono principalmente dal terreno, spianato in maniera innaturale, solitamente proprio a mezza costa, tra i boschi.

Dopo la carbonaia il sentiero scende improvvisamente avvitandosi in un paio di tornanti che scendono repentini verso il torrente. Si oltrepassa una zona caratterizzata dalla presenza di lecci e si sbuca fuori dalle fronde trovandosi immediatamente sulla piccola spiaggetta dirimpetto al sospirato Lago du Mei, con un impatto molto suggestivo con la bellissima piscina naturale e la sua cascatella.

Il Lago du Mei è un laghetto dal diametro ampio, di circa 15 metri. Sebbene a valle il torrente prosegua la sua corsa esondando dalle pareti rocciose che lo contengono, la parte centrale della piscina naturale è profonda ben oltre i 3 metri. L’anfiteatro roccioso nel quale il laghetto è incastonato sembra scolpito dall’uomo, tale è la sua ricchezza di forme e variazioni.

Lago du Mei
Fonte: Filippo Tuccimei
Lago du Mei

Come un Colosseo naturale, le sue pareti digradano nella zona a valle per permettere l’uscita del Rio Lerca dalla incredibile vasca naturale disegnata al suo interno. 

Si tratta di una meravigliosa marmitta dei giganti: nei riottosi torrenti di montagna, quando l’acqua scorre impetuosa e con temperature molto basse a causa dello scioglimento dei ghiacciai al termine di una glaciazione, si sono creati vortici e mulinelli subacquei in cui l’acqua sfreccia a 200 km/h, scavando nel corso del tempo la roccia, fino a realizzare vasche circolari di notevoli profondità. Si tratta, infatti, di una caratteristica geomorfologica tipica dei torrenti di montagna. 

Una splendida cascata alimenta questa meraviglia della natura e consente un ricambio continuo all’interno della piscina naturale. Talvolta le marmitte dei giganti hanno il difetto di essere stagnanti, e quindi non particolarmente invitanti per un tuffo o una nuotata. Non è il caso del Lago du Mei: l’acqua pura e trasparentissima del Rio Lerca è un richiamo quasi invincibile per un immersione in questo piccolo gioiello d’acqua dolce, che si rivela una vera e propria gemma per gli amanti del wild swimming.

Sebbene, inoltre, non ci sia molta spiaggia a disposizione, si può trovare spazio per riposarsi, sostare e magari mangiare qualcosa sui tanti massi lisci che circondano il luogo, prima di ripartire tornando al punto di partenza per lo stesso sentiero dell’andata.