Andiamo con ordine: la Ciclovia del Sole, nel tratto emiliano è molto facile da percorrere non presentando dislivelli per cui anche se non siete ciclisti esperti, è adatto a tutti. Il tratto emiliano è di 50 km che vanno da Mirandola a Bologna e fa parte di una pista ciclabile che attraversa l’Europa per 7.400 chilometri e che presto uniranno Capo Nord e Malta con ovviamente dei trasferimenti via mare.
Indice
Cos’è la Ciclovia del Sole
La Ciclovia del Sole è un itinerario percorribile in bicicletta che di fatto va dal veneto alla Toscana; al momento è percorribile solo il tratto che va da Verona a Bologna ma si potrà arrivare anche a Firenze. La Ciclovia del Sole fa parte di Eurovelo 7 che collega la Norvegia a Malta passando appunto dall’Italia e altri paesi europei. Secondo gli ultimi dati della FIAB la Ciclovia del Sole è la più cliccata sul web e abbiamo deciso così di provarla.
L’itinerario emiliano della Ciclovia del Sole
L’itinerario emiliano della Ciclovia del Sole permette di passare da stazioni abbandonate (il tratto è stato realizzato sulla ex ferrovia Bologna-Verona), ponti in metallo e la campagna della Pianura padana. Lungo il tragitto ci sono numerose aree attrezzate per piccole manutenzioni, fontanelle per fare rifornimento di acqua, illuminazione, wi-fi, carica cellulare rastrelliere, tavoli e cestini, e si stanno attrezzando anche bike hotel per accogliere i turisti. Si potranno visitare luoghi e paesi affascinanti che nascondono delle chicche.
Mirandola
Qui inizia il tratto emiliano. Mirandola ha una pianta ottagonale, che testimonia la sua originaria fortezza rinascimentale. Qui è possibile ammirare il castello dei Pico (sì parliamo di Pico della Mirandola); questa roccaforte era famosa in Europa per essere considerata inespugnabile e apparteneva appunto al casato dei Pico.
San Felice sul Panaro
San Felice sul Panaro è ricco di Palazzi signorili e ville di inizio del secolo scorso. Molto bella la Rocca Estense di epoca medievale e domina il paesaggio urbano ed è emozionante anche solo ammirarla dall’esterno.
Camposanto
Camposanto è un vero e proprio museo a cielo aperto; qui infatti è possibile ammirare più di 20 murales realizzati negli ultimi anni. Camposanto ha origine tra il XIV e il XV secolo. La stazione ferroviaria sulla nuova linea Bologna-Verona è curiosamente posizionata sopra il ponte che attraversa il fiume.
Crevalcore
Il bellissimo centro storico di Crevalcore è porticato ed è chiuso tra due porte. Da non perdere il piccolissimo museo dei burattini con maghi, streghe, fate e diversi fondali opere del burattinaio Leo e che sono la testimonianza di una tradizione radicata nella Pianura bolognese e legata alla commedia dell’arte. A pochi chilometri le Vasche dell’ex zuccherificio chiuso negli anni ’80, un raro ambiente palustre.
San Giovanni in Persiceto
San Giovanni in Persiceto di cui vi abbiamo già parlato, è un vero incanto e merita una sosta più lunga perché ci sono diverse cose davvero interessanti ed emozionanti da vedere. Ha un originale conformazione concentrica e per questa ragione viene chiamato il “Borgo Rotondo”. Qui si possono ammirare, la chiesa di Sant’Apollinare e il Complesso conventuale di San Francesco.
All’interno del Palazzo comunale si trova il teatro (comunale) . Il teatro, la cui data di nascita ufficiale risale al ‘600, fu ricostruito nel 1786 e inaugurato nel 1790. Inizialmente era destinato alla presentazione di spettacoli lirici, ma fu anche usato per i veglioni di carnevale e anche come sale cinematografica successivamente. Nel 1989 è stato riaperto dopo lunghi e accurati lavori di restauro.
A proposito di carnevale, a Persiceto si tiene il Carnevale storico, uno dei più antichi d’Italia. Lo “spillo” è il momento culminante in cui i carri allegorici, si aprono e svelano l’allegoria che fino a quel momento è rimasta nascosta.
Da non perdere la Piazzetta degli Inganni che ospita i Trompe l’oeil realizzati da Gino Pellegrini, scenografo che ha vissuto a Persiceto ma lavorato ad Hollywood e che ha collaborato a film quali “2001:Odissea nello Spazio” di Kubrick e “Gli uccelli” di Hitchcock.
Una visita poco fuori Persiceto da non perdere è La Bora, un’area protetta Istituita nel 1990 oggi habitat di numerose specie di uccelli e anfibi.
Sala Bolognese
Non si può non fare una sosta alla Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio. Risale al 1096 ed è in uno stato di conservazione che lascia senza fiato grazie ai restauri del 1920. Si tratta di uno degli edifici di stile romanico-lombardo più interessanti di tutta la provincia di Bologna.
Deviazioni da non perdere: Lamborghini
Una deviazione giusto fuori dalla Ciclovia del Sole per arrivare a Sant’Agata Bolognese dove si trova il Mudetech (Museo delle Tecnologie) dover poter rivivere l’affascinante storia e gli iconici modelli Lamborghini. Il Mudetec offre un’esperienza interattiva, anche grazie al nuovo simulatore di guida. Qui siamo nella Motor Valley dove si trovano le più importanti e famose case automobilistiche del mondo.
Ferruccio Lamborghini ha creato Supercar come la Miura e la Countach che è possibile ammirare, così come è possibile vedere Huracán Performante e la Aventador. Inoltre si potrà fare un tour guidato delle linee di produzione dove poter vedere come nasce una supersportiva Lamborghini.