Vicino ad Asti c’è una chiesa colorata persa tra i vigneti

Si trova a Coazzolo, un paese dalle origini antichissime, tra le Langhe e il Monferrato

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Redazione

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Coazzolo, vicino ad Asti, è un piccolo paese agricolo di origini preromane, adagiato su una collina tra le Langhe – Patrimonio dell’UNESCO – e il Monferrato. Qui sorge una chiesa tutta colorata immersa tra i vigneti.

Il bel paesino, dedito alla coltivazione di viti e alla produzione di ottimi vini, è dominato da un castello e dalle sue mura, costruito intorno all’anno Mille. Il Castello di Coazzolo giace sulla cima di una collina del XIII secolo ed è il luogo ideale per chi ama la pace, la quiete e la bellezza delle dolci colline delle Langhe.

Le origini di Coazzolo sono davvero antiche, si ritiene, infatti, che in epoca romana fosse abitato con il nome di Coatolium. Nel XIII secolo apparteneva alla Diocesi di Alba, fu poi conquistato dagli astesi e il vescovo di Alba fu costretto a cedere tutti i possedimenti alla famiglia Cacherano di Asti.

Fonte: 123rf Gianfranco Coscarella
123rf Gianfranco Coscarella

Ogni anno, dal 14 al 20 agosto, si celebra il Ferragosto Coazzolese, una festa tradizionale dove degustare i prodotti tipici del territorio.

Tra le bellezze di Coazzolo spicca una chiesa colorata, realizzata dall’artista britannico David Tremlett. Non è la prima volta che David dipinge le Langhe, 20 anni fa, infatti, insieme a Sol Lewitt aveva fatto il “wall drawing” della cappella della famiglia vinicola dei Ceretto a La Morra, terra del Barolo.

Su invito dell’Assessore alla Cultura di Coazzolo, Silvano Stella, Tremlett ha dipinto la facciata della Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, edificata in aperta campagna alla fine del Seicento, con una vista meravigliosa che spazia sulle colline del Moscato, e arriva fino al Monviso.

Fonte: 123rf Gianfranco Coscarella
123rf Gianfranco Coscarella

L’intento dell’Assessore è stato quello di stimolare una dialettica tra chi abita e trasforma il paesaggio, non sempre per migliorarlo, e artisti di alto livello, che con i loro molteplici linguaggi ci ispirano a ritrovare quella sensibilità estetica a volte smarrita.

I lavori sono stati ultimati qualche mese fa, a giugno, e durante l’inaugurazione David ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco.

La tecnica impiegata per dipingere la chiesa è stata quella del Wall Drawing, il linguaggio preferito dell’artista che, ha suddiviso la superficie in 3 parti con colori dominanti: giallo per l’atrio porticato, verde oliva per il basamento e la sacrestia, e terra di Siena per il corpo della chiesa.

Fonte: 123rf Gianfranco Coscarella
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