L’incredibile faro costruito su uno scoglio alle Westman Islands

Su di uno sperone roccioso, a 36 metri d'altezza e a 10 km dalle coste d'Islanda, il faro di Thridarangar è uno dei luoghi più isolati e straordinari al mondo

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Redazione

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Pubblicato: 17 Marzo 2018 09:00Aggiornato: 27 Dicembre 2024 21:40

Nel mondo esistono luoghi remoti e inesplorati. Come fossero dei piccoli segreti. Sono angoli di incredibile bellezza ancora lontani dal turismo, ma capaci di regalare straordinarie emozioni a chi decide di varcare la loro soglia. Appartengono a questo gruppo, neanche troppo ristretto, le Westman Islands (Vestmannaeyjar nella lingua locale), immerse nell’Oceano Atlantico a meno di 10 km dalla costa sud dell’Islanda. L’unica tra loro ad essere abitata è Heimay, 4.200 abitanti accoglienti e innamorati di quella terra.

A vederle, le Westman Islands sono un vero spettacolo. Brulle e rocciose, sono lambite da gelide acque in cui nuotano le balene, e fanno il bagno foche e pinguini. Paiono spuntare dall’acqua all’improvviso, quegli speroni rocciosi, creando uno spettacolo naturale che, chiunque lo vede, non sa dimenticare. È qui, in questo scenario da favola, che si trova uno dei più spettacolari fari al mondo: il faro di Thridarangar (che in lingua islandese significa “tre rocce”). Andiamo alla scoperta di questo luogo incredibile sospeso tra cielo e mare.

Il faro di Thridarangar in Islanda

Luogo perfetto per isolarsi dal mondo, il faro di Thridarangar ha ispirato la crime novel “Why Did You Lie?”. Con il suo tetto rosso, questa piccola costruzione è decisamente una delle più solitarie al mondo: basti pensare che sull’isola (uno sperone di roccia alto 36 metri) non vive nessuno e dista circa 10 chilometri dalla terraferma islandese.

Costruito nel 1939, si può accedere al faro solamente con un elicottero, vista la conformazione dell’isoletta, con le onde impetuose dell’oceano a lambire la roccia in ogni suo lato.

Quando fu realizzato, ancora gli elicotteri non esistevano. Per costruirlo, fu aperta una via nello sperone di roccia, fino alla sua cima, in modo tale che gli uomini potessero scalarla portando materiali e attrezzature. “Coinvolgemmo tre scalatori esperti, tutti provenienti dalle Westman Islands. Poi ci facemmo prestare trapani, martelli, catene e morsetti per mettere queste ultime in sicurezza. Quando arrivarono in alto, scoprirono che non c’era alcun appiglio per raggiungere la vetta dello scoglio. Così, uno si mise in ginocchio, il secondo gli salì sulle spalle e il terzo lo fece a sua volta. Per me fu una grande emozione assistere a quell’impresa”, ha raccontato in passato un testimone oculare.

Come visitare il faro di Thridarangar

Il periodo migliore per raggiungere il faro di Thridarangar è durante l’estate, quando le condizioni meteorologiche sono più adatte.

Oggi, per ammirare questa perla dell’Islanda, chiamata scherzosamente “il paradiso degli introversi”, si può affittare un elicottero (è stata anche costruita una piattaforma per l’atterraggio anch’essa sospesa tra le rocce) e godersi tutto lo spettacolo del luogo. Sognando leggende, immaginando storie di solitudine, e toccando con mano quali imprese può compiere l’uomo, laddove la natura si impegna per rendere le cose anche molto difficili. Questo faro, infatti, non è solo una guida per i naviganti del mare, ma rappresenta anche una straordinaria impresa di ingegneria e una prova tangibile dell’incredibile resistenza umana.