Cosa si nasconde ancora oggi sotto il Colosseo

Dopo tanti secoli, la nostra Capitale cela ancora molti segreti

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Dopo tanti secoli, Roma nasconde ancora molti segreti. Alcuni di essi non sono neppure visibili ai turisti, in quanto si nascondono tuttora nel sottosuolo della Capitale. La storia millenaria, infatti, ha coperto con strati di strade e di edifici molte tracce del nostro passato. Ma c’è un luogo iconico di Roma, il Colosseo, che ancora cela un incredibile segreto.

I laghetti sotto il Colosseo

Proprio sotto l’Anfiteatro Flavio, il più grande anfiteatro romano del mondo, nel pieno centro della città, ancora oggi ci sono dei piccoli laghi. Qui, incredibilmente, l’acqua è limpida e cristallina. E sono una vera meraviglia.

Ci troviamo sotto uno dei Sette colli di Roma, il Celio, sotto le fondamenta del convento dei Padri Passionisti, che comprende anche la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e dove un tempo, intorno al I secolo d.C., si ergeva un gigantesco santuario dedicato all’Imperatore Claudio, le cui strutture ciclopiche furono inglobate nel convento intorno al 1100. Tanto per capire le dimensioni, il tempio poteva contenere l’intero Colosseo.

Qui, è stato rinvenuto un labirinto fatto di laghetti sotterranei che scorrono per oltre due chilometri. Si tratta di un sistema di cave romane, scavate a partire dal IV secolo a.C., che si sviluppa in una sequenza di sale dove le volte variano tra un’altezza di otto metri fino a passaggi di appena un metro e mezzo.

Una volta entrati, non si sente più nulla della metropoli caotica che vive in superficie e che si muove ininterrottamente dieci metri sopra la testa. L’unico rumore è quello del gocciolio dell’acqua che, da secoli, plasma la roccia e crea bellissime stalattiti, per poi alimentare i laghetti.

L’origine di queste cave è dovuta molto probabilmente a una falda acquifera, alimentata nel corso dei secoli anche dalle infiltrazioni di acqua, purificata dallo strato di tufo, motivo per cui sarebbe così limpida. La temperatura dell’acqua è costante e non supera i 10°C mentre quella dell’ambiente sotterraneo è di circa 12°C. Insomma, ci si potrebbe anche vivere,

Proprio perché alimentati dalle infiltrazioni, il livello dell’acqua dei laghetti varia a seconda delle stagioni e delle piogge. La siccità, infatti, ne ha prosciugati alcuni. La presenza di fili elettrici dimostrerebbe che, forse, furono sfruttate come rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il fiume sotto il Colosseo

Ma i laghetti sotterranei non sono l’unico segreto che si cela sotto l’imponente Colosseo. C’è anche un fiume. Arriva dalla Basilica di San Clemente, dove è ben visibile nei bellissimi sotterranei, e giunge diretto fino all’Anfiteatro. Un tempo sfociava nel Tevere, finché la dinastia dei Tarquini, i re etruschi che regnarono su Roma nel VI secolo a. C., responsabili di numerosi lavori di ingegneria e della prima grande monumentalizzazione della città, non lo incanalarono nella Cloaca Massima, la fogna costruita per bonificare la valle del foro.

Il corso d’acqua, ancora senza nome, non solo si è preservato fino a oggi, ma mantiene ancora lo stesso tracciato, sebbene sia nascosto sotto terra. Sarebbe, questo, dunque, il terzo fiume che attraversa Roma, oltre al Tevere e all’Aniene.