È Napoli-mania: boom di turisti nel Capoluogo campano, i luoghi del calcio

Il Napoli è Campione d'Italia, tanto da essere Napoli-mania: un tour della città sui luoghi del calcio storici e quelli legati ai festeggiamenti

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Redazione

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Ormai non è un segreto: dopo 33 anni il Napoli è Campione d’Italia. Uno scudetto meritatamente vinto e che ha vestito la città del suo abito migliore e che, oltre ad aver visto i festeggiamenti dei tifosi, ha anche attirato in città numerosi turisti curiosi di scoprire il luoghi del calcio del capoluogo campano, sia quelli in cui si è celebrata questa storica vittoria, sia quelli che sono indissolubilmente legati a questo sport.

I luoghi dei festeggiamenti dello scudetto 2022-2023

L’intera città e decine di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Napoli e, molto probabilmente, continueranno a farlo per ancora un po’ di tempo. Ciò vuol dire che tutti i quartieri si sono riempiti di bandiere, striscioni, murales, fuochi d’artificio, cori da stadio e molto altro ancora.

Vi basti sapere che diversi quartieri e rioni, già da prima della matematica vittoria, si sono autofinanziati con improvvisate raccolte di fondi per acquistare vernice, festoni, bandiere che sono stati poi collocati nei vicoli. Insomma, a Napoli è festa grande e lo è specialmente in alcuni posti specifici.

La festa a Forcella

Una vera e propria onda azzurra ha invaso tutta Napoli e non solo (festeggiamenti ci sono stati in diverse zone del mondo), ma se c’è un quartiere in cui la festa è stata davvero unica nel suo genere è quello di Forcella.

Si tratta di una bellissima zona del centro storico, situata tra i quartieri Pendino e San Lorenzo a ridosso di via Duomo e tra Spaccanapoli e il corso Umberto I, dove esplose già la festa nell’orami lontano 1987, ovvero in occasione del primo scudetto. E anche oggi proprio qui è possibile ammirare un chilometro di nastri bianchi e azzurri da una parte all’altra della strada, striscioni e bandiere e gadget del Napoli.

Vi è stato persino appeso un gigantesco scudetto, alto circa 20 metri, e uno striscione con scritto: “Ora godiamoci il momento tanto desiderato”. Un rione ricco di monumenti e luoghi d’interesse tanto che fu scelto persino come scenario del primo episodio di Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica.

L’azzurro dei Quartieri Spagnoli

Non potevano di certo mancare i Quartieri Spagnoli, una delle principali attrattive turistiche della città dove vicoli stretti, vestiti stesi al sole, piccole taverne rappresentano la vera anima di Napoli e dei napoletani. E in questi giorni, grazie all’azzurro e alla gioia, tutto è ancora più bello.

Già da settimane prima della vittoria dello scudetto, infatti, sono apparsi bandiere, striscioni e gadget di ogni tipo, ma anche cartonati a grandezza naturale dei giocatori del Napoli. Ma del resto è proprio tra queste vie che si trova il gigantesco murale di Maradona, da sempre punto di riferimento del tifo in città.

Nei giorni passati vi è addirittura apparso un “gigantesco” Vesuvio, ma di colore bianco e azzurro, con tanto di fumogeni utili a simularne un’eruzione. Qui il boato, alla fine della partita con l’Udinese che ha assegnato lo scudetto, è stato davvero eccezionale e di certo la festa non è finita quel giorno.

Inoltre, su una scalinata di un vicolo dei Quartieri Spagnoli è stato dipinto un grande scudetto: questa non poteva chiamarsi che ‘Salita Paradiso’.

Pizza dei Miracoli con un nuovo murale

Gradi festeggiamenti anche a Piazza dei Miracoli nel Rione Sanità, posto pregno di patrimoni artistici ma anche di mercatini di strada che vendono prodotti agricoli e abbigliamento, gelaterie e semplici trattorie. Nei giorni scorsi era stato inaugurato un nuovo murale dedicato a Diego Armando Maradona insieme a un fiume di bandiere.

Mentre a seguito della vittoria dello scudetto la piazza è divenuta una dei punti caldi dei festeggiamenti azzurri. Vi è persino sfilato un callo allegorico che rappresentava il Vesuvio con fumate di 3 metri di lunghezza e con dettagli precisi e raffinati come quelli di un presepe artistico.

L’intero rione è perciò interamente addobbato per la festa scudetto e a partire dagli omaggi a Diego Armando Maradona, passando per gli striscioni e il tricolore sull’asfalto: è oggi più spettacolare che mai.

San Gregorio Armeno con il suo artigianato

Non esente dai festeggiamenti nemmeno San Gregorio Armeno, un’affascinante via celebre turisticamente per le botteghe artigiane di presepi che per questa occasione ha voluto puntare sui giocatori Campioni d’Italia (e non solo). Un vero e proprio presepe azzurro con le statuine di tutti i calciatori e con Spalletti alla guida del gruppo immersi in una scena di sughero e legno tipica della Natività.

Non solo al centro: Rione Traiano

Festeggiamenti anche al di fuori del centro storico di Napoli e soprattutto presso il Rione Traiano dove sono apparsi cartonati a grandezza naturale dei giocatori simili a quelli dei Quartieri Spagnoli. Non sono mancati bandiere, striscioni, sciarpe e chi più ne ha più ne metta.

I quartieri storici legati al calcio

Oltre ai luoghi dedicati ai festeggiamenti, Napoli è costellata di posti storici legati al calcio. Basti pensare, per esempio, allo Stadio Diego Armando Maradona in cui è scoppiata la festa e che ha ospitato le gesta del fuoriclasse argentino per molti anni.

Poi ancora la casa dove ha vissuto Maradona a Posillipo, un’area residenziale di Napoli situata su una collina verdeggiante e dove piccole spiagge punteggiano la costa. Nelle vicinanze c’è persino il Parco archeologico di Posillipo, con le rovine di una villa romana e di un anfiteatro, e proprio qui sorge la dimora del “Pibe de oro”, più precisamente in Via Scipione Capece.

C’è affissa una targa in suo onore e curiosamente a maggio, durante il mese dello scudetto, fioriscono le siepi. Un suggestivo ricordo per chiunque vi transiti.

Sempre dello stesso quartiere vale la pena fare un salto presso il Club Virgilio, il centro sportivo di Gianni Improta dove Maradona andava a tirare calci al pallone come un bambino: si trova in via Lucrezio Caro e ancora oggi è un vessillo dell’epoca maradoniana.

Infine San Giovanni a Teduccio, un sobborgo che offre spiagge tranquille sul Golfo di Napoli e le rovine del forte di Vigliena, risalente al XVII secolo. E proprio qui, trai muri delle case popolari di via Taverna del Ferro, prende vita il murale di Jorit Agoch che ritrae il mitico Diego Armando Maradona, una tappa davvero imperdibile.