In un luogo quasi impossibile da raggiungere è stata fatta un’incredibile scoperta

Nascosta tra i boschi di Castel Viscardo, una necropoli etrusca promette di rivelare nuove sorprendenti testimonianze di quest’antica civiltà

Pubblicato: 23 Agosto 2023 07:30

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Sonia Surico

Web Content Writer

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

L’Italia è universalmente riconosciuta come il cuore pulsante dell’arte, della cultura e della storia mondiale. Un tesoro inesauribile di ricchezze artistiche e archeologiche che rispecchiano le sue profonde radici e l’importanza che ha avuto nel corso dei secoli.

Ogni angolo nasconde valori inestimabili, monumenti antichi e siti archeologici straordinari che continuano a emergere, aggiungendo un tassello in più nel mosaico della nostra identità.

Di tanto in tanto, il suolo italiano svela ulteriori meraviglie che aggiungono nuovi capitoli al già vasto patrimonio culturale esistente. Un esempio recente è l’importante ritrovamento archeologico avvenuto nell’area dell’Orvietano, più precisamente a Castel Viscardo.

La necropoli etrusca scoperta nei boschi di Orvieto

Gli archeologi hanno riportato alla luce un tesoro quasi dimenticato appartenente all’antica civiltà etrusca. Il sito archeologico, noto come “delle Caldane“, venne in parte scoperto nel 1986 e da allora ha subito una serie di lavori per la messa in sicurezza e la fruibilità del prestigioso patrimonio storico. Composto da 28 tombe a camera scavate nella roccia,  offre una straordinaria testimonianza della maestosità e dell’ingegno di questo popolo.

Tuttavia, nonostante la sua importanza storica e culturale, raggiungere questo prezioso tesoro è una vera mission impossible. La sua posizione remota e il terreno difficile ne rendono particolarmente difficile l’accesso.

Pertanto, la Soprintendenza ai beni culturali dell’Umbria sta lavorando attivamente per la tutela e la valorizzazione di questi ritrovamenti. L’obiettivo è rendere il sito più fruibile dal pubblico, agevolando le visite e permettendo a un numero sempre maggiore di persone di scoprire e apprezzare la straordinaria ricchezza del territorio.

Sebbene purtroppo molti dei suoi reperti siano già stati manomessi e trafugati, resta un vero e proprio testimone del passato.

I tesori segreti della necropoli

Le tombe rimaste ancora intatte hanno rivelato tesori inaspettati. Tra questi, uno specchio etrusco in bronzo, inciso con raffigurazioni mitologiche, si distingue per la sua maestria artistica e la sua importanza storica.

Attualmente, i preziosi reperti scoperti nella necropoli delle Caldane sono custoditi nel Museo di Castel Viscardo, un luogo dedicato alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale della regione. Ad eccezione dello specchio, tutti gli oggetti rinvenuti durante gli scavi sono attualmente esposti, per far si che gli abitanti locali possano ammirarli e apprezzarli.

Questi includono ceramiche dipinte di fattura orvietana, buccheri, gioielli e vasi contenenti oli e profumi. Ogni pezzo è una dimostrazione tangibile della ricchezza e della complessità della civiltà etrusca.

Abbiamo due corredi funebri, di cui uno appartenente a una bambina di 4-5 anni, mentre l’altro appartiene a un uomo adulto“, spiega Maria Mattioli, esperta in conservazione dei beni culturali e consigliere comunale. “Nella tomba della bambina – aggiunge – sono stati ritrovati anche gioielli e vasi contenenti oli, profumi e vasellame utile per la cucina. In questo museo sono custodi anche i reperti archeologici ritrovati nell’altro scavo, quello di Coriglia, nel borgo di Monterubiaglio“.

Gli esperti e le autorità locali sono convinti che il sito archeologico riservi ancora delle sorprese e che molte tombe debbano ancora essere scoperte. Nonostante gli scavi effettuati e i numerosi reperti portati alla luce, la sensazione è che questo luogo rappresenti solo la punta dell’iceberg di un tesoro inestimabile, cui esplorazione completa potrebbe rivelare nuove sorprendenti testimonianze dell’antica civiltà etrusca.