Le vacanze degli italiani saranno all’aria aperta

Negli ultimi due anni, la pandemia ha costretto gli italiani a cambiare atteggiamento nei confronti della vita, vacanze incluse

Negli ultimi due anni, la pandemia ha costretto gli italiani a cambiare atteggiamento nei confronti della vita, vacanze incluse. Sempre più connazionali scelgono un tipo di vacanza in cui poter stare il più possibile all’aria aperta.

Lo studio

A dirlo è un’indagine condotta da Enit e Human Company in collaborazione con l’Istituto Piepoli. Secondo le previsioni dell’estate 2022, su 25 milioni di italiani che andranno in ferie quest’anno, uno su cinque ha programmato una vacanza outdoor e l’88% di essi (+3% rispetto al 2021) sceglierà come meta l’Italia.

Le mete top

Le destinazioni più richieste da chi ha deciso di trascorrere una vacanza a contatto con la natura sono la Puglia, la Toscana e la Sardegna, ma molto gettonate sono anche Lazio, Calabria e Sicilia.

Mare, mare, mare

Naturalmente, al mare. Il 58% di chi pianifica una vacanza outdoor sceglierà infatti una meta di mare, il 17% in montagna e il 14% in città e nelle località d’arte, prevalentemente nei mesi di luglio (42%) e agosto (46%).

“Le nuove prospettive offerte dall’outdoor”, ha commentato Roberta Garibaldi, Amministratore delegato dell’Enit “consentono di vivere pienamente e in modo nuovo spazi inattesi. Il contesto storico ci ha educato a vivere l’esperienza di viaggio con modalità rivisitate, rispondendo anche all’esigenza di rafforzare il senso di rispetto per l’ambiente naturale e consentendo di potenziare la fruizione dell’esperienza di viaggio. Il turismo all’aria aperta pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali”.

“All’aperto, conveniente, italiana. L’identikit della vacanza degli italiani per l’estate del 2022 è piuttosto definito”, ha spiegato Livio Gigliuto, Vicepresidente dell’Istituto Piepoli. “Gli italiani cercano soprattutto località di mare, le cercano in Italia, e cercano ampi spazi all’aperto per sfuggire ai rischi del contagio. La propensione all’open air, che sembrava solo una risposta alla pandemia, è diventata in fretta un nuovo punto fisso delle vacanze italiane e probabilmente resterà abitudine anche per gli anni a venire”.