Tlaxcala: alla conquista del turismo italiano in Messico

È ancora sconosciuto in Italia e in Europa: eppure, Tlaxcala sa offrire un turismo di qualità con eventi unici e attrazioni di spicco

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Flavia Cantini

Content Writer

Content Writer specializzata nel Travel. Per me il successo è fare da grandi ciò che si sognava da bambini e se scrivo ed emoziono l’ho raggiunto.

È lo Stato più piccolo del Messico, ed è ancora sconosciuto non soltanto in Italia ma anche in Europa: eppure, Tlaxcala sa offrire un turismo di qualità con eventi unici e attrazioni di spicco che meritano di essere scoperti e vissuti.

Ed è così che è nato il progetto volto a sorprendere e ad attrarre i turisti italiani, per dar loro modo di vivere in prima persona la bellezza e la vasta gamma di manifestazioni della regione messicana di Tlaxcala, facilmente raggiungibile sia da Città del Messico che da Puebla, rispettivamente a due ore e un’ora di distanza.

Alla scoperta dello Stato più sostenibile e sicuro del Messico

Tlaxcala merita davvero di salire alla ribalta e di ottenere l’attenzione del turismo italiano e mondiale: infatti, è lo Stato più sostenibile del Paese, con una purezza dell’aria tale che consente di ammirare il volo notturno delle lucciole, nonché il più sicuro, in quanto i viaggiatori possono muoversi con assoluta tranquillità.

Ma non è tutto. Questo meraviglioso luogo vanta un legame speciale con l’Italia con la località Val’Quirico che ricorda la Toscana non soltanto per il nome ma anche per l’architettura ed è motivo di curiosità per i messicani che scelgono così di venire a visitare il Belpaese.

Ancora, plus della piccola regione del Messico sono l’accoglienza, il calore degli abitanti e un’ampia ricettività con ben 5000 stanze di varie tipologie.

E tra i punti di interesse? Il primo luogo da mettere in lista è, appunto, Val’Quirico, piccolo borgo medievale dove acquistare oggetti di artigianato, passeggiare lungo le stradine acciottolate ammirando le facciate in pietra, i murales e i vicoletti, e gustare ottima cucina nei vari ristoranti.

Il Parco Nazionale La Malinche, noto anche come “Matlalcuéyatl”, invece è la meta perfetta per le attività all’aria aperta, alpinismo, trekking e campeggio: ospita la quinta montagna più alta del Messico ed è considerato “un museo a cielo aperto di flora e fauna”.
Qui si trova anche il vulcano spento La Malinche, uno dei più antichi del Paese, parte dei bacini dei fiumi Atoyac e Guadalupe, dalla cui vetta si gode di un panorama difficile da descrivere a parole.

Altre tappe da non perdere sono poi San Pablo del Monte dove vi sono circa 80 laboratori che danno vita a pregiati oggetti in Talavera, la tipica ceramica smaltata caratterizzata dal tono bianco latte uniforme, che mette in risalto le tinte unite del blu, l’area archeologica di Cacaxtla, la città di Tlaxco incastonata tra le montagne con splendidi paesaggi plasmati da ruscelli e cascate, e il Santuario e Basilica di Ocotlán a Tlaxcala  città, complesso architettonico che consta di due edifici: la Cappella di Guadalupe e il Portale dei Pellegrini.

I collegamenti diretti con l’Italia

I due Paesi sono collegati da voli diretti effettuati da Aeromexico, con partenza da Roma e arrivo a Città del Messico, e quelli di Neos, da Malpensa a Cancun.

L’obiettivo per il 2024 è quello di ospitare 200.000 turisti italiani, superando così la soglia di 180.000, numero stabile da ormai molto tempo e ancora non superato.