L’Oltrepò Pavese come la Provenza, i campi di lavanda da sogno

Non tutti sanno che anche in Italia abbiamo una sorta di "Provenza", che d'estate si tinge di lilla

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Pubblicato: 7 Giugno 2021 13:31

Non tutti sanno che anche in Italia abbiamo una sorta di “Provenza“, una zona dell’Oltrepò Pavese che d’estate si tinge di lilla, il colore della lavanda in fiore. Molto meno nota della regione d’oltralpe, quanto a bellezza questa zona non è da meno. Qui, infatti, il terreno è incredibilmente favorevole per la crescita della lavanda, l'”oro blu”.

Ogni anno, tra i mesi giugno e luglio, tra le colline dell’Oltrepò Pavese si possono ammirare distese di lavanda, sentirne il profumo inebriante e fare diverse esperienze a contatto con questa pianta.

Il periodo migliore per ammirarla è metà giugno, ma ogni anno varia a seconda del clima, pertanto è possibile che sbocci prima (com’è accaduto quest’anno) o dopo e che debba quindi essere tagliata prima che si abbia la possibilità di ammirarla. È consigliato verificare lo stato della fioritura prima di mettersi in viaggio, quindi.

Non si tratta di luoghi accessibili liberamente, ma sono sempre proprietà private, pertanto è necessario chiedere il permesso ai proprietari prima di entrare nei campi per scattare una fotografia.

Una delle prime aziende a impiantare un lavandeto in questa zona è stata l’azienda agricola Impoggio di Borgoratto Mormorolo, in provincia di Pavia, una decina di anni fa. Il tipo di lavanda coltivata è la angustifolia, chiamata anche “Vera” o “Officinale” o “Fine”, che regala uno spettacolo mozzafiato con il suo colore viola-blu intenso. La fioritura qui è iniziata già a fine maggio e sarà raccolta entro fine giugno, e si organizzano visite guidate tutti i giorni tranne il martedì, giorno di chiusura.

Uno dei campi di lavanda più suggestivi dell’Oltrepò Pavese si trova nella Fattoria Cabanon, a Godiasco Salice Terme, un’azienda produttrice di vini biologici, per cui ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, oltre che di prodotti a base di lavanda. E forse è proprio per merito della lavanda che il vino è così buono: infatti, una volta raccolti i fiori, le piante vengono impiegate per produrre il terriccio fertile per i terreni.

A Salice Terme si trova anche la Cascina Costanza, con bellissimi campi che ospitano ben 5mila piante di lavanda: nella stagione giusta, l’intera collina si tinge di sfumature dal lilla al viola intenso. Le visite ai campi di lavanda quest’anno sono riservate agli ospiti che pranzano nell’agriturismo.

Tra boschi e vigneti, Il melo rosso, nei pressi del borgo di Fortunago, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, con le facciate delle case in pietra e le strade in mattonelle di porfido, si affaccia su un meraviglioso campo di lavanda. Color lavanda sono anche le porte del b&b dove si può alloggiare: consigliata è la Dependance Viola, per restare in tema con il periodo della fioritura.

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Fonte: 123rf
Lo spettacolo della lavanda in fiore