L’aeroporto di Fiumicino cresce e diventa “maxi”: ecco le novità

Un progetto che vale 5 miliardi di euro per l'espansione dell'aeroporto di Roma Fiumicino, in questo modo potrà ospitare fino a 100 milioni di passeggeri

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Angelica Losi

Content writer & Travel Expert

Per lavoro è Content writer, per diletto viaggia. Appassionata di turismo enogastronomico, fotografa tutto per inscatolare i ricordi e poi li racconta online.

Pubblicato: 4 Marzo 2025 07:30

Un maxi piano di quasi 5 miliardi di euro è stato pensato per l’espansione dell’aeroporto di Fiumicino. Lo scalo punto di riferimento internazionale con voli in partenza da Roma prevede un ingrandimento sostanziale. Circa 260 ettari in più, di cui 151 in una riserva naturale: questa l’idea su carta ma ci sono dei tempi tecnici che rallentano l’inizio del lavoro. Se nel 2024 sono stati contati quasi 50 milioni di passeggeri, non possiamo negare che negli anni Fiumicino sia diventato uno dei poli più importanti per gli spostamenti aerei. Come cambia Fiumicino? L’aeroporto ha tante idee belle da proporre ma anche non poche agitazioni ad esse collegate, scopriamolo insieme.

Il nuovo aeroporto di Fiumicino: come cambia

L’aeroporto di Fiumicino è ad oggi lo scalo italiano principale e si prepara a trasformarsi in modo significativo con un progetto davvero ambizioso. Il progetto mira a rendere la struttura in grado di ospitare fino a 100 milioni di passeggeri all’anno, arrivando quasi a duplicare l’attuale portata. La società AdR che gestisce lo scalo ha presentato un masterplan aggiornato con un progetto di ampliamento importante che interessa circa 260 ettari, di cui 151 che ricadono in una zona protetta. L’area verrà successivamente restituita o compensata con interventi ambientali, dando vita ad un parco di 85 ettari.

Uno dei punti più importanti è la realizzazione della quarta pista che verrà costruita all’interno del perimetro aeroportuale già esistente, posizionandosi in parallelo alla pista 3 già in attività. Non si parla solo di piste e strutture interne, si lavorerà anche sulla viabilità esterna. Un nodo importante è proprio il potenziamento dell’arteria che collega Roma all’aeroporto. Oltre all’inaugurazione di Pedalaria, la ciclovia che collega il centro alla località di scalo è prevista una nuova struttura stradale con un investimento di 250 milioni di euro per l’opera che coinvolgerà l’Anas oltre ad AdR.

Quando partirà il progetto

Al momento non è ancora stato ufficializzato il via libera, come riporta una fonte al Corriere della Sera: “Il via libera? Sarebbe stato meglio averlo già ieri, domani rischia di essere tardi”. Eppure, nonostante la fretta e il bisogno di crescita del polo di collegamento c’è ancora chi non è d’accordo con l’espansione.

Pur trattandosi di un progresso inevitabile, come riportato a dicembre dal Corriere della Sera in seguito all’intervista di Marco Troncone CEO di AdR, il rischio di arrivare tardi, dover affrontare una saturazione e i relativi periodi di sofferenza è tangibile. Seppur ci sia entusiasmo da alcune parti c’è chi continua a fare ostruzionismo spiegando che la situazione non migliorerà né nel 2025, né nel 2026. I terminal oggettivamente già in difficoltà nelle giornate di picco avranno nuove situazioni complicate da gestire. Dopotutto per il 2025 si attendono 53,5 milioni di passeggeri e lo scalo può gestirne un massimo di 60 milioni circa. Il 2027 e il 2028 segneranno il punto di non ritorno con enormi criticità se il progetto non partirà. Nel frattempo, ci sono aeroporti di concorrenza, come lo scalo di Istanbul, che si stanno già muovendo per diventare uno dei mega hub globali.

Insomma, con 5 miliardi di euro il piano è poter ampliare Roma Fiumicino permettendogli di ospitare fino a 100 milioni di passeggeri, contro il tetto massimo dei 60 milioni attuali.