Trovare nuove testimonianze del nostro passato ci permette di fare luce su culture e tradizioni ormai molto lontane da noi: la recente scoperta avvenuta presso la Necropoli di Crocifisso del Tufo, in provincia di Orvieto, è da questo punto di vista davvero interessante. Gli archeologi hanno infatti rinvenuto alcuni antichi reperti della civiltà etrusca, che rappresentano un patrimonio di immenso valore.
I reperti etruschi tornati alla luce
In maniera del tutto inaspettata, da sotto terra è riemerso un tesoro preziosissimo. Un team di esperti, sotto la guida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria assieme alla Direzione Regionale Musei dell'Umbria, stava lavorando infatti ad un progetto di recupero e valorizzazione del sito, promosso dal Comune di Orvieto, quando si è imbattuto in qualcosa di sorprendente. Le operazioni, attualmente ancora in corso, mirano a recuperare parte della Necropoli di Crocifisso del Tufo per renderla fruibile al pubblico.
Durante il restauro di una tomba nell'area sud-ovest della necropoli, gli archeologi hanno trovato nuovi reperti appartenenti alla civiltà etrusca. Si tratta di una dozzina di antichi cimeli, tra cui pezzi di calici in ferro e alcuni buccheri - ceramiche nere, lucide e molto sottili impiegate nella realizzazione di vasi, solitamente usati per contenere il vino. Questi oggetti risalirebbero al 500 a.C., e sarebbero tutto ciò che rimane del grave saccheggio che la necropoli ha subito verso l'inizio dell'800, in particolare nell'area in cui è avvenuto in ritrovamento.
"Dal passato di questa città continuano ad emergere testimonianze della vita di oltre 2.500 anni fa. Un patrimonio, quello archeologico, che vogliamo valorizzare attraverso gli interventi che si stanno portando avanti alla Necropoli di Crocifisso del Tufo, ma che interesseranno pure gli scavi del Campo della Fiera, di cui abbiamo recentemente approvato il progetto esecutivo, anche questo finanziato con 200mila euro dalla Strategia delle Aree interne" - ha dichiarato Roberta Tardani, sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura.
La Necropoli di Crocifisso del Tufo
Situata poco fuori dalla città di Orvieto, la Necropoli di Crocifisso del Tufo è un prezioso sito archeologico risalente all'epoca etrusca. Il suo nome, decisamente particolare, deriva da un crocifisso inciso nel tufo ritrovato all'interno di una cappella rupestre, che è ancora oggi visitabile. Il sito accoglie oltre 200 tombe a camera a pianta rettangolare, di dimensioni omogenee e disposte in maniera piuttosto ordinata. Sono realizzate in blocchi di tufo e chiuse con lastre dello stesso materiale, mentre sull'architrave portano inciso il nome del defunto e della sua famiglia.
Gran parte della storia di coloro che vi sono sepolti è raccontata dai manufatti che sono stati rinvenuti all'interno delle tombe. Le salme, infatti, erano accompagnate da un corredo funebre composto da oggetti in bronzo e terracotta, ma anche strumenti in ferro e lance, nel caso di corpi di genere maschile, o decorazioni in metalli preziosi, nelle sepolture di persone di sesso femminile. Purtroppo, molti di questi reperti non sono giunti sino a noi. Un po' a causa delle razzie dei secoli passati, un po' perché gli scavi, inizialmente compiuti in maniera disordinata, hanno portato alla dispersione dei cimeli sia nel resto d'Europa che persino in America.