È il museo più visitato d’Italia, merito della Queen delle influencer

Come ogni anno, è stata stilata la classifica che stabilisce quali sono stati i musei più visitati del mondo

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Come ogni anno, l’annuale classifica stilata dal Giornale dell’Arte e The art News Newspaper stabilisce quali sono stati i musei più visitati del mondo. Detto che il primato a livello planetario per il 2021 lo detiene sempre il Louvre di Parigi, una grossa sorpresa viene dall’Italia.

Il museo più visitato d’Italia

Nonostante la pandemia e le conseguenti chiusure-aperture-chiusure-aperture, i visitatori nei musei non sono mancati. La grande sorpresa è chi si posiziona primo in Italia. Al contrario degli ultimi anni in cui è sempre stato il Colosseo il più visitato del nostro Paese, nella nuova classifica l’Anfiteatro Flavio viene superato dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Gli Uffizi non sono solo il primo museo d’Italia, ma anche tra i primi al mondo. Si posizionano addirittura al quinto posto tra i cento musei più visitati del mondo, prima ancora della National Gallery of Art di Washington o dell’Ermitage di San Pietroburgo, davanti persino ai Musei Vaticani, scivolati quest’anno in decima posizione.

Nel 2021, i visitatori delle Gallerie (che includono anche il Giardino di Boboli e Palazzo Pitti) sono stati 1.721.637, quasi 100mila in più di quelli del Colosseo (1.633.436) che scivola, quindi, al secondo posto, ma un milione in meno del Louvre che ne ha registrati 2,8 milioni.

Il merito (forse) è di Chiara Ferragni

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Dieter Schmidt, che ricopre la carica fin dal 2015, ha spiegato il segreto del successo del “suo” museo. Il merito è stato sicuramente dei giovani che sono cresciuti del 42% grazie ad alcune mostre online e ai social come Instagram e TikTok.

La prima influencer a promuovere la Galleria degli Uffizi è stata la “Queen” Chiara Ferragni, l’imprenditrice digitale numero uno al mondo. Il cosiddetto “effetto Ferragni” aveva avuto immediatamente un riscontro positivo non appena aveva postato le sue foto a luglio del 2020 facendo registrare al museo fiorentino un boom di visitatori del +27%, soprattutto giovani. Oltre a un impressionante dato degli Uffizi come trend su Instagram e Twitter. Gli scettici erano convinti che la bolla sarebbe subito dopo scoppiata, viste le tante critiche arrivate alla Ferragni da questa visita. Invece i dati dimostrano che non è stato così.

Anche se i selfie e le foto della Ferragni davanti alla Nascita di Venere del Botticelli erano in realtà serviti per un servizio realizzato dalla testata Vogue Hong Kong, l’influencer aveva scritto: “Sono felice di condividere finalmente queste immagini scattate in uno dei musei più prestigiosi del mondo, la Galleria degli Uffizi, con Vogue Hong Kong”.

“L’effetto ha avuto un’onda lunga”, ha spiegato Schmidt a Repubblica. “Nel 2021 la presenza di giovani agli Uffizi è aumentata, infatti, del 42 per cento rispetto al 2020, e se consideriamo che non ci sono state gite scolastiche, e che quindi quei centomila ragazzi in più sono venuti di loro spontanea volontà, capiamo bene l’entità del fenomeno. Certo, all’attività su tutti i social, compreso l’ipergiovanile TikTok – che nel 2028 ha ampliato il suo pubblico del 45,9% ponendo gli Uffizi, oltre che in testa alla classifica dei musei italiani, al terzo posto tra quelli più seguiti al mondo, dopo il Prado di Madrid e il Rijksmuseum di Amsterdam – abbiamo unito una forte attività per giovani e famiglie a cura del nostro dipartimento educazione. Ma siamo andati oltre ogni rosea previsione”.