Le location iconiche della fiction “Non mi lasciare” con Vittoria Puccini

Girata in pieno lockdown, la serie Tv Rai mostra una Venezia stranamente deserta, ma proprio per questo meravigliosa

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La fiction di Rai 1 (in replica anche su RaiPlay) con Vittoria Puccini, Sarah Felderbaum e Alessandro Roja, “Non mi lasciare”, è una serie thriller in quattro serate ambientata a Venezia. Protagonista della serie è il vicequestore Elena Zonin (la Puccini), che vive e lavora a Roma, dove si occupa di crimini informatici e dà la caccia a una rete di pedofili, responsabile del rapimento e della vendita sul web di minori. Quando viene ritrovato nella laguna di Venezia il corpo senza vita di un bambino, Elena indaga sul caso, convinta che sia riconducibile alla più vasta inchiesta alla quale si dedica da anni.

Ecco allora che è costretta a tornare nella sua Venezia, dove ha lasciato amicizie ed ex amori. E anche una splendida città che, nella fiction, viene mostrata in tutta la sua bellezza.

La serie è stata girata durante il lockdown. Motivo per cui si vede una Venezia stranamente deserta, senza le orde di turisti che solitamente la affollano, ma proprio per questo si può anche apprezzare ogni singolo particolare di questa incredibile città, unica al mondo.

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Fonte: IPA
Vittoria Puccini a Venezia in una scena della fiction “Non mi lasciare”

La Venezia di “Non mi lasciare”

Tra i luoghi più belli e iconici di Venezia che fanno da sfondo alla fiction Tv c’è il sestriere (o quartiere) ebraico di Cannaregio, perfetto esempio della Venezia più autentica, dove antico e moderno si fondono alla perfezione. Accanto agli edifici storici e alle vecchie sinagoghe del ghetto, oggi sorgono ristoranti, bar e locali notturni in cui rifocillarsi e divertirsi, dopo una lunga giornata alla scoperta delle bellezze della Laguna.

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Fonte: 123rf
Il sestriere di Cannaregio a Venezia

Proprio nel cuore di Cannaregio si trova la calle più stretta di tutta la città, e trovarla da soli è quasi impossibile, visto che per arrivarci bisogna farsi strada in un labirinto di vicoli che si intrecciano tra loro. Ma, se passate da quelle parti, chiedete a qualcuno di mostrarvela: si chiama Calle Varisco e, nel suo punto più stretto, è larga appena 53 centimetri.

Un altro sestriere di Venezia dove è stata girata la fiction è quello di Castello, nella zona più orientale della città e confina con Cannaregio. Confina anche con San Marco attraverso il ponte della Paglia, forse il ponte più affollato dai turisti che visitano la Serenissima, non solo perché permette un’ottima visuale sul Ponte dei Sospiri e su tutto il Bacino di San Marco, ma anche perché, nelle sere d’estate, offre i più bei tramonti, con il sole che cala dietro la Basilica della Salute.

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Fonte: IPA
La Puccini e Alessandro Roja in “Non mi lasciare”

E, in alcune scene di “Non mi lasciare”, è ben riconoscibile la Basilica di Santa Maria della Salute o “La Salute” per i veneziani, una delle migliori espressioni di architettura barocca veneziana. Ogni 21 novembre si festeggia la Madonna della Salute: i veneziani attraversano un ponte galleggiante, che va da San Marco alla Basilica per andare a pregare.

Il Polesine come set naturale

Non solo Venezia fa da sfondo alla fiction con la Puccini. Le indagini, infatti, spaziano in altre zone del Veneto, primo fra tutti il Polesine, quell’area che settant’anni fa fu sommersa dalle acque del Po che sfondarono gli argini con la più grossa alluvione che l’Italia abbia mai conosciuto. La zona del rodigino, per anni dimenticata dal turismo, sta prepotentemente tornando in auge, anche grazie al piccolo schermo.

“Tra antichi casolari, qui troviamo un paesaggio che può fare la gioia di artisti e fotografi”, aveva dichiarato tempo fa Luca Zaia, presidente della regione Veneto. “Sono i campi di lavanda di Porto Tolle (Ro), che non hanno nulla da invidiare a quelli del Sud della Francia”. A fine primavera inizio estate, infatti, proprio come accade in Provenza, la lavanda inizia a fiorire e i campi di lavanda esplodono di fiori e di profumi inconfondibili.

“Non mi lasciare” è stata girata in parte anche in questa zona, tra i Comuni di Porto Tolle, appunto, Adria, Fratta Polesine, Papozze, Ariano Polesine, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po.

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Le terre del Polesine, un paesaggio unico