“Doc – Nelle tue mani” è la fiction Rai con Luca Argentero e Matilde Gioli che ha ottenuto un grande successo televisivo. Ispirata alla storia vera di Pierdante Piccioni, raccontata nel libro “Meno dodici”, vede Argentero nei panni di Doc Andrea Fanti, un medico che perde la memoria a causa di un trauma cerebrale e, per la prima volta, si ritrova a essere un semplice paziente.
Molte delle scene della fiction in quattro puntate sono state ambientate tra Milano, dove è ben riconoscibile il nuovo quartiere di CityLife con gli edifici progettati da Zaha Hadid (dove vivono Chiara Ferragni e Fedez, per intenderci), e Roma, in particolare il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
Ma tra i set si scorge anche un incantevole paesino arroccato. Si tratta di Formello, un borgo a una trentina di chilometri da Roma, all’interno del Parco regionale di Veio, dove si trova la città etrusca più vicina alla Capitale. Qui si trovano gli studi Lux Vide, dove è stato ricostruito un intero ospedale proprio nel piccolo centro storico di Formello
Sono testimonianza di questo periodo numerosi siti funerari e la fitta rete di cunicoli sotterranei scavati nel tufo per il drenaggio delle acque fluviali. Dalla parola latina “forma”, che significa “condotto” – “canale”, sembra che tragga origine il nome di Formello. Uno dei monumenti più significativi del periodo etrusco è il Tumulo di Monte Aguzzo, una tomba principesca che ha restituito un ricco corredo di vasi tra cui la famosa Olpe Chigi.
Chigi è anche il nome del palazzo più importante del paese, residenza degli Orsini, che ospita il Museo dell’Agro Veientano, la biblioteca, l’ostello della gioventù Maripara e Mansio, per l’accoglienza dei pellegrini della Via Francigena. Bellissima è la Chiesa di San Lorenzo del 1200, il cui altare maggiore, fatto di marmi colorati, in origine era destinato alla Chiesa di Sant’Apollinare di Roma.
Ma Formello è un museo a cielo aperto. Il DIF, museo diffuso di Formello, è un progetto innovativo si muove “di fiore in fiore” nell’ambito del territorio del Comune, portando l’arte nelle case, negli esercizi commerciali, nelle scuole, per le strade e ovunque si sia disposti ad accoglierla e a condividerla. Gli spazi espositivi sono quindi sia pubblici sia privati e sono stati mappati con un sistema di percorsi turistici.
Tutt’intorno al borgo ci sono folti boschi, ampi crinali e formazioni in tufo adibite alle coltivazioni agricole come vitigni, uliveti e cereali. La gastronomia è uno dei pezzi forti di Formello. Ottimi sono l’olio extra vergine d’oliva, i formaggi, il sanguinaccio e la padellaccia, un saporitissima cottura in padella del macinato di maiale per le salsicce.