“Blanca” girata nella location Patrimonio dell’Unesco

C'è un luogo apparso nella fiction Tv RAI che è un Patrimonio dell'umanità

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La Liguria, che sempre più spesso è fonte ispiratrice per il cinema e la Tv. ha fatto da sfondo alle vicende poliziesche della serie televisiva RAI “Blanca”.

Diretta da Jan Maria Michelini e tratta dai romanzi della scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi, la fiction ha tra i protagonisti Maria Chiara Giannetta nei panni di Blanca e Giuseppe Zeno, nella parte dell’ispettore Michele Liguori, ed è stata ambientata in diverse location della Liguria, tra cui Genova.

Oltre ai pittoreschi caruggi, al Porto Antico e all’Acquario le cui immagini ricorrono spesso nelle scene di “Blanca“, c’è un luogo apparso nel secondo episodio della fiction intitolato “Fantasmi” che è un Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

Si tratta di palazzo Lorenzo Cattaneo che si trova in piazza Grillo Cattaneo. Fa parte della lista dei beni iscritti nel sistema dei palazzi dei Rolli di Genova dal 2006.

I palazzi dei Rolli, Patrimonio Unesco

Comprende un gruppo di palazzi nobiliari che, quando Genova era una Repubblica marinara, erano obbligati, sulla base di un sorteggio pubblico dalle liste degli alloggiamenti pubblici (dette “rolli”), a ospitare le alte personalità che si trovavano in visita di Stato a Genova. Sono edifici tardo-rinascimentali e barocchi che hanno tre o quattro piani con spettacolari scaloni aperti, cortili e loggiati che si affacciano su giardini.

Molti degli interni, nonostante il trascorrere dei secoli e i pesanti danni dovuti ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, conservano ancora le decorazioni originali dei maggiori autori del manierismo e del barocco genovese. In epoche successive, le medesime abitazioni hanno ospitato viaggiatori illustri che includevano il capoluogo ligure nel loro Grand Tour.

Dei 163 palazzi, solo 42 sono stati iscritti dall’Unesco nella lista in quanto sono stati considerati patrimonio quegli edifici nei pressi delle cosiddette Strade Nuove ovvero via Giuseppe Garibaldi, già Strada Nuova o via Aurea, via Cairoli, già Strada Nuovissima, via Bensa e via Balbi, un gruppo di strade costruite dall’aristocrazia genovese tra la seconda metà del ‘500 e la prima metà del ‘600, quando la Repubblica di Genova era all’apice del suo potere marittimo e finanziario.

Queste strade e questi palazzi sono stati un esempio dell’architettura del tempo, diventando un punto di riferimento per lo sviluppo dell’architettura di tutta Europa.

La storia di palazzo Lorenzo Cattaneo

Il palazzo Lorenzo Cattaneo, detto anche palazzo Grillo Cattaneo, fu costruito su un edificio di origini medievali nei primi anni del 1500 per volontà di Lorenzo Cattaneo, un ricco commerciante che nello stesso periodo fece sistemare la villa di Terralba (oggi villa Imperiale) per accogliervi Luigi XII re di Francia.

La traccia più evidente di questo intervento è costituita dal portale d’accesso al palazzo, uno dei maggiori esempi del rinascimento a Genova giunti fino a noi. Nella seconda metà del Cinquecento fu dimora del doge di Genova, Leonardo Cattaneo che commissionò il rinnovo dell’atrio. Quando passò a nuovi proprietari, venne trasformato da palazzo nobiliare ad edificio con diversi appartamenti. E qui davanti sono state ambientate le scene di “Blanca” (gli interni della scalinata a spirale affrescata che si vede nella fiction, però, sono stati girati altrove ovvero nel Palazzo Farnense di Caprarola, in provincia di Viterbo.

Palazzo_Lorenzo_Cattaneo
Fonte: Wikimedia Commons - @Superchilum
Palazzo Lorenzo Cattaneo a Genova