A Bari, sul set del film “La vita davanti a sé” con Sophia Loren

Set perfetto dove ambientare la vicenda di grande umanità di Madame Rosa sono le strade e i quartieri della città

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Ilaria Santi

Giornalista & reporter di viaggio

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Madame Rosa è un’anziana signora che accoglie i figli delle prostitute, e in particolare un bambino problematico, che le cambierà la vita, nel film ”La vita davanti a sé’‘ in onda su Netflix.

Tratto dal romanzo dello scrittore francese Romain Gary, narra la vicenda della protagonista, Sophia Loren (già in odore di Oscar, il terzo), ma al centro c’è la splendida Bari.

Set perfetto dove ambientare la vicenda di grande umanità, secondo il regista Edoardo Ponti (figlio dell’attrice), la storia è stata girata tra le strade della città.

Bari vecchia, set di “La vita davanti a sé”

I vicoli stretti della Bari vecchia sono sicuramente tra le location più suggestive. L’anima di quest’antica città della Puglia, chiusa tra due porti, è stata recentemente riqualificata e ormai è considerata una meta di grande interesse turistico. Ancora oggi è la Bari delle tradizioni e delle donne che preparano le orecchiette per la strada e delle sue bellissime chiese in stile romanico pugliese.

Set di ”La vita davanti a sé” è anche il Quartiere Murat (o Murattiano), il centro vibrante di Bari, con le sue strade a reticolo. Questo quartiere prende il nome da Gioacchino Murat, maresciallo di Napoleone Bonaparte, che inaugurò e sostenne, durante il suo governo a capo del Regno di Napoli, la costruzione della nuova zona a ridosso dell’antica città medievale. Oggi ospita alcune delle vie più frequentate della città come corso Vittorio Emanuele II e piazza Umberto I, con l’imponente edificio dell’Università.

Molte delle scene del film sono state girate sul lungomare, tra la fiera del Levante e San Girolamo. Quest’ultimo è l’unico quartiere di Bari a contatto con l’Adriatico, un rione che si è sviluppato a partire dagli Anni ’50 e che, da sempre, vive un po’ isolato dal resto della città. Il lungomare ha subìto di recente un importante restyling che, attraverso l’ampliamento delle spiagge e la pedonalizzazione della strada costiera, ha regalato al rione un nuovo “waterfront” lungo un chilometro e mezzo.

E, infine, si riconosce l’edificio che ospita l’Istituto Salesiano Redentore, nel quartiere Libertà, che da cent’anni si occupa di accogliere minori e giovani di diversa estrazione sociale, come il co-protagonista del film. È questo uno dei quartieri più popolosi di Bari, al confine col quartiere Murat, nato all’inizio del ‘900 per offrire nuovi spazi a una città in espansione demografica e che, nel corso degli anni, si è andato espandendo a dismisura.

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Fonte: ANSA
La Bari vecchia del film @ANSA