Giappone: norme di comportamento per visitare un tempio

Il Giappone è ricco di templi e santuari tutti da scoprire. Ecco come entrare in un luogo sacro giapponese con massimo rispetto e consapevolezza

I giapponesi seguono tipicamente due correnti religiose: lo shintoismo, che enfatizza l’importanza di armonia e sincerità, e il più celebre buddhismo. I luoghi di culto imputati all’adorazione e alla spiritualità vengono definiti templi o santuari, e sono sparsi per tutta la superficie del Giappone. Questi luoghi di grande bellezza e fascino possono essere, solitamente, visitati anche dai turisti, a patto che essi sappiano come mantenere un comportamento rispettoso.

Cercheremo di elencare tutte le norme di comportamento necessarie a visitare un tempio giapponese, sia shinto che buddhista. È importante ricordare che quando si effettua l’accesso in un luogo sacro, in qualsiasi parte del mondo, è fondamentale mantenere un comportamento composto ed evitare grida e schiamazzi.

Quando si effettua l’ingresso in un santuario shintoista, si dovrà varcare un portale, il torii, che separa l’area sacra dal resto del mondo. Oltre ad esso c’è un sentiero che dovrebbe essere percorso sui margini, poiché il centro si pensa che sia riservato alla divinità. Evitate di entrare in un santuario se vi sentite malati, siete feriti o ci si trova in lutto, poiché secondo lo shinto queste condizioni sono considerate impure.

Il primo atto da compiere è quello dell’abluzione sacra. Se un tempo queste venivano effettuate sulla riva di laghi o fiumi, adesso è probabile vedere delle piccole fontane adibite allo scopo. Basterà prendere il mestolo, con la mano destra, e versare un po’ d’acqua sulla mano sinistra. Con l’acqua sulla mano ci si tergerà la bocca e, dopo aver sciacquato il mestolo, lo si ripone come lo si è trovato, nella stessa posizione. È fondamentale non bere l’acqua dal mestolo, neanche se siete particolarmente assetati.

A questo punto si potrà raggiungere la sala delle offerte, dove è buona prassi lasciare una moneta, fare un piccolo inchino e poi raggiungere l’area delle preghiere, dove si potrà piegare la testa in segno di rispetto e effettuare una breve preghiera.

Quando si visita un tempio, potrebbe essere richiesto di togliere le scarpe. È buona norma farlo oppure astenersi dalla visita stessa. Ai templi saranno solitamente venduti incensi rituali, da utilizzare all’interno della struttura religiosa. Essi si chiamano osenko e vengono bruciati all’interno di incensiere specifiche, mentre pregate, per poi essere spenti agitando la mano fino a estinguere la brace. A questo punto, bisogna circondarsi del fumo profumato dell’incenso, che si ritiene possegga il potere della guarigione.

In templi e santuari è solitamente possibile fotografare, fatta eccezione per alcuni luoghi chiusi. Fare attenzione ai cartelli e, nel dubbio, domandare prima di fare scortesia a qualcuno.