Persone che tengono il volume della conversazione altissimo, oppure che raccontano tutti i fatti loro rendendo partecipi i compagni di viaggio o, ancora, chi occupa troppo spazio impedendo alle altre persone di muoversi liberamente. Quando si viaggia si deve tenere conto del fatto che ci sono anche altre persone insieme a noi, spesso sconosciuti, è che è buona norma seguire delle semplici regole di educazione quando si fruisce dei trasporti pubblici.
Se si è in vacanza, ma anche semplicemente nella vita di tutti i giorni, utilizzare un mezzo pubblico è molto comodo perché permette di risparmiare, di non doversi stressare per gli spostamenti e anche di fare del bene all’ambiente.
Insomma, tutte ricadute positive, se non fosse che a volte ci si imbatte in comportamenti che ci possono dare fastidio, oppure che siamo noi i primi a non seguire le regole. Le buone norme di convivenza sui mezzi di trasporto pubblico sono importanti perché, se osservate possono permettere a tutti di fare un viaggio sereno e senza fastidi. Ecco dieci regole di educazione da seguire quando si viaggia su treni, tram, autobus o metropolitana.
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Rumori: il meno possibile
Avete in programma una telefonata con un’amica per raccontarle tutte le vostre ultime vicissitudini sentimentali? Oppure volete vedere dei video o recuperare le ultime puntate della vostra trasmissione televisiva? Benissimo, non c’è nulla di male. Però le vostre esigenze non devono andare contro quelle degli altri passeggeri. La telefonata forse può aspettare ed eviterete così di rendere partecipi anche perfetti sconosciuti della vostra vita personale, mentre per tutto il resto ci sono le cuffie. La regola del minor rumore possibile vale anche se si viaggia in compagnia: chiacchierate, ma senza infastidire gli altri.
Trucco e parrucco si fanno a casa
Tra le altre regole di educazione, da tenere a mente quando si usano i trasporti pubblici, vi è quella di evitare di truccarsi, pettinarsi o acconciarsi mentre si è sul mezzo. Non tutti apprezzano di vedervi alle prese con spazzole o make-up. Questo, naturalmente vale per ambo i sessi e si tratta di una normalissima norma di buona educazione: in uno spazio pubblico non si possono fare le stesse cose che si farebbero tra le mura della propria casa.
Le borse vanno nell’apposito spazio
Quante volte ci è capitato di viaggiare con qualche altro passeggero che tiene, ad esempio, lo zaino in mezzo alle gambe, occupando il posto degli altri? Non si fa, le borse e i piccoli bagagli vanno sistemati nella cappelliera, perché i posti sui mezzi pubblici sono già abbastanza piccoli così e non c’è bisogno di ridurli ulteriormente occupandoli in maniera non corretta. Oltre a questo, per evitare di disturbare in continuazione i vostri vicini di posto, sarebbe bene tenere le cose utili a portata di mano, senza obbligare gli altri ad alzarsi più volte.
Cosa fare dei bagagli ingombranti
Un altro punto da tenere bene a mente, quando si parla di regole di educazione sui mezzi pubblici, è quello che riguarda i bagagli ingombranti. Nemmeno questi possono occupare le aree comuni, ma vanno sistemati in modo da dare il minor fastidio possibile. In treno, ad esempio, ci sono appositi spazi dove riporre le valigie. Magari non sono vicine a voi, ma così si evita l’ingombro o che – magari a causa delle ruote – vadano improvvisamente a finire in mezzo al corridoio.
Dove mettere gli zaini
Quando si viaggia capita di avere al seguito zaini di grosse dimensioni e, mentre ci si muove o anche più semplicemente si fa la tratta di viaggio in piedi nel mezzo pubblico, possono dare fastidio agli altri passeggeri. Ma non solo, possono anche fare male se ci si muove, perché non si ha idea di chi ci sia dietro di noi. È buona regola toglierli dalla schiena e tenerli tra le mani, o ai propri piedi su un bus o in metropolitana, per non infastidire chi viaggia con noi.
Code, si rispettano e non si causano
Altro punto importante riguarda le code. Quando ci sono è obbligatorio rispettarle, se non sono precise è sempre meglio chiedere chi sia l’ultimo della fila e mettersi in attesa dietro di lui. Al tempo stesso, però, è bene non essere la causa della loro formazione, quindi, è importante tenere sempre a disposizione i biglietti, per non dover fare attendere chi è dietro di noi. Metterli in una tasca, ad esempio, ci permette di non intasare il normale flusso dei passeggeri. Prima di salire sui mezzi, poi, attendere che lo facciano i passeggeri in discesa.
Dove mettersi?
Quando si viaggia potrebbe capitare di trovarsi in spazi molto affollati, ad esempio sulle scale mobili, sui binari, o nelle stazioni. Dove ci dobbiamo mettere per non infastidire chi ha fretta o chi procede nella direzione opposta rispetto alla nostra? Come quando si guida l’automobile: sulla destra, lasciando così agli altri lo spazio per muoversi liberamente.
Cibo, se si può ma con criterio
Se non ci sono regolamenti che lo vietano, è possibile consumare cibo e bevande sui mezzi pubblici a patto, però, che il loro odore non dia fastidio agli altri. Quindi premurarsi di portare con sé alimenti che non possano dare fastidio o piatti che potrebbero essere difficili da magiare.
Ci si ama, ma non (troppo) in pubblico
Carezze, abbracci e baci non danno fastidio a nessuno, ma con moderazione. Anche qui vale la regola del buon senso: mai eccedere con le effusioni. E questa buona norma vale sia sui mezzi di trasporto pubblico che, più in generale, nella vita di tutti i giorni.
Educazione prima di tutto
Ultima ma non perché meno importante: essere educati. Quando ci si pone nei confronti degli altri con gentilezza ed educazione non si sbaglia mai. E attenzione a quelle che sono le buone norme sui mezzi: se salgono persone anziane, a meno di problemi fisici nostri, è opportuno lasciare il posto libero per loro, lo stesso vale per donne in dolce attesa o bambini. Se vedete che qualcuno è in difficoltà e ha bisogno di una mano, chiedetegli se ha piacere ad avere il vostro aiuto. Se viaggiate all’estero, in un paese dove le regole di educazione potrebbero essere diverse da quelle alle quali si è abituati, impararle prima della partenza per non fare brutte figure.