Viaggio a Londra, alla scoperta delle opere d’arte di Banksy

Scopriamo i capolavori dello street artist Banksy, bellissime sorprese nascoste tra le strade di Londra

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Redazione

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Londra è una delle città che più di tutte ha accolto le splendide opere di Banksy, celebre artista inglese che ha fatto della street art uno strumento di denuncia sociale. Purtroppo, molti dei suoi capolavori sono andati perduti, tuttavia tra le strade della capitale inglese è ancora possibile ammirare alcuni dei suoi murales.

Sebbene la sua arte abbia raggiunto tantissime città europee, come ad esempio la nostra bellissima Venezia, Banksy ha lasciato maggiormente il suo segno a Londra e dintorni. L’ultima opera del geniale artista ritrae ancora una volta uno dei suoi soggetti preferiti: il ratto. Una vera e propria invasione di topi ha colpito la metropolitana londinese, con decine di questi animaletti che fanno capolino dai finestrini, dalle banchine e dalle porte dei convogli. Banksy ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram, nel quale mostra la realizzazione del suo ultimo capolavoro.

If you don’t mask – you don’t get: così si chiama la campagna dello street artist inglese, che di nuovo utilizza il suo talento artistico per denunciare tutti coloro che, in questo periodo di emergenza sanitaria, non rispettano le norme che prevedono l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici. Una critica sociale che colpisce sul vivo in un momento delicato come quello che il Paese sta attraversando.

Ma Banksy non è certo nuovo a questo genere di opere d’arte, alcune delle quali sono ancora visibili nei sobborghi di Londra – nonché online. I murales del famoso artista, la cui identità è ancora sconosciuta, sono soggetti a scomparire con grande rapidità, motivo per cui stilare una lista dei suoi lavori distribuiti tra le strade della capitale è un’impresa impossibile: essendo spesso opere illegali, sono soggette a rimozione da parte delle autorità. Per non parlare di tutte le volte che sono state vandalizzate con scritte e firme varie, o addirittura rimosse da collezionisti che desideravano portare a casa un capolavoro di Banksy.

Uno dei graffiti più famosi dell’artista di Bristol è quello che ancora oggi si può ammirare presso il quartiere di Fitzrovia: rappresenta un topo che si erge in piedi al di sotto della scritta “Se i graffiti cambiassero qualcosa, sarebbero illegali”. Il lavoro avrebbe dovuto fare la stessa fine di molti altri, ma prima che le autorità intervenissero qualcuno lo ricoprì con uno strato di plexiglass. Ciò lo ha preservato per diverso tempo, anche se oggi è parzialmente rovinato da firme e scritte.

È invece una critica sociale contro il consumismo imperante il bellissimo murales di Mayfair conosciuto come Falling Down Shopper: una donna precipita nel vuoto da ben 6 metri d’altezza, assieme al suo carrello del supermercato. Nell’East London, un’opera molto stilizzata rappresenta un bambino al di sotto di un telefono che squilla, accanto a un tubo d’acqua (vero) che esce dal muro. Intitolato Phone Tap, il lavoro costituisce un gioco di parole.

Ricordiamo infine una delle prime opere di Banksy a Londra: nel 2003, l’artista ha dipinto il suo Cane da guardia, un poliziotto intento in un giro di ronda assieme ad un barboncino al guinzaglio. Anche in questo caso il murales è stato coperto dal plexiglass, così da essere ancora quasi intatto.