Conosciuta per le spiagge e le grotte che fanno parte della Costa degli Dei e per le acque cristalline del Tirreno, Tropea è soprannominata “la piccola Atene della Calabria”. Per capire il motivo per il quale due secoli fa il conte di Narbonne, esule della Rivoluzione francese, si innamorò della cittadina calabrese e la paragonò alla città simbolo della cultura ellenica, dobbiamo salire verso il centro storico dove troviamo i segni del passato di questa città, crocevia di popoli del Mediterraneo e ricca di tradizioni locali.
Città di filosofi, musicisti ed artisti, è tra le candidate come Capitale italiana della cultura 2022. Diverse iniziative hanno hanno arricchito i percorsi turistici di Tropea che sta riscoprendo le bellezze lasciate dai tempi della Magna Grecia e dai popoli che qui sono stati accolti e hanno trovato un luogo di incontro e convergenza piuttosto che una terra di conquista.
Indice
Cosa vedere a Tropea, città della cultura
La piccola Atene della Calabria, città aperta ai flussi commerciali del Mediterraneo, si è distinta per un’attività molto più intensa del resto del territorio ed è stata caratterizzata dagli influssi culturali di un vasto patriziato e di un clero colto attraverso l’Accademia degli Affaticati e i Gesuiti. Ancora oggi Tropea conserva dei tesori dall’inestimabile valore culturale.
Centro storico
Il piccolo centro storico si affaccia da un’altura tra i 50 e i 61 metri sul livello del mare. Qui possiamo ammirare la splendida vista sulla costa e sullo scoglio di Santa Maria dell’Isola e poi spostarci tra le stradine interne. Un tempo questo abitato era protetto da un lato dalla rupe e dall’altro da una cita muraria e da un castello che è stato poi abbattuto.
Durante l’abbattimento del castello sono stati ritrovati i resti di tombe risalenti al V secolo con epigrafi paleocristiane e con elementi stilistici che richiamano la tradizione nordafricana, testimonianza della vivacità culturale e delle intense comunicazioni marittime della città. Ancora oggi il patrimonio epigrafico di Tropea è il più grande di tutta la Calabria.
Museo Diocesano
Il Museo Diocesano di Tropea si trova nell’antico Episcopio e fa parte del grande isolato che comprende la Cattedrale e il Seminario Vescovile. Qui veniamo accolti da 5 statue marmoree tra le quali quelle di San Pietro e Paolo provenienti dalla Cattedrale. All’interno troviamo una ricca collezione di reperti che raccontano la storia della Diocesi e opere d’arte che il patriziato locale aveva commissionato alle più importanti botteghe del meridione, soprattutto a quelle napoletane e messinesi. Oggi il Museo Diocesano è diventato un museo aperto che durante tutto l’anno ospita iniziative culturali di vario tipo ed è diventato un punto di riferimento del territorio.
Santuario di Santa Maria dell’Isola
Il simbolo inconfondibile di Tropea è il grande scoglio sul quale si erge il Santuario di Santa Maria dell’Isola. Luogo dalla bellezza unica, è al centro di storie e leggende. Si narra infatti che qui venne portata una statua della Vergine proveniente dall’Oriente, ma che a causa delle eccessive dimensioni il sindaco e il vescovo ordinarono che venissero tagliate le gambe. Però nel momento in cui il falegname posò la sega sulle gambe, le sue braccia si paralizzarono e il sindaco e il vescovo di allora morirono all’istante. Nei giorni seguenti la Madonna iniziò a fare miracoli, ma della statua si persero le tracce. Tra misteri e paesaggi mozzafiato, il Santuario di Santa Maria dell’Isola conserva ancora oggi il suo grande fascino.
Il Museo del Mare
Il MUBAT (Museo del Mare di Tropea) si trova nel complesso conventuale delle Clarisse e custodisce il patrimonio paleontologico e biologico del Tirreno centro-calabrese e del promontorio del Poro. Gli strati geologici su cui il tratto di costa e le colline dell’interno insistono, rappresentano infatti vere e proprie miniere fossilifere del periodo miocenico: un unicum a livello regionale, che per la sua varietà è stato studiato dai più importanti paleontologi provenienti da università di tutto il mondo.
Odissea Museum
Ospitato presso il complesso della Chiesa di Santa Maria, l’Odissea Museum di Tropea è il primo museo in Italia dedicato al viaggio di Ulisse. Ospita sculture afferenti ai principali personaggi dell’Odissea, pannelli scenografici, mappe, cartografie, bassorilievi e vasi ornamentali, elmi e armature ispirati alla Magna Graecia.
Cosa mangiare a Tropea, il patrimonio gastronomico
Tutti conosciamo la cipolla rossa di Tropea, simbolo gastronomico di questo territorio, ma non è l’unico alimento riconducibile alla dieta mediterranea che possiamo trovare in questa città. La ‘nduja di Spilinga, il pecorino del Monte Poro, e ancora l’olio, le olive, il peperoncino, gli agrumi, il pesce azzurro sono importanti elementi che arricchiscono l’offerta gastronomica di Tropea.
La dieta mediterranea è stata riconosciuta come Patrimonio immateriale dall’Unesco e proprio quella calabrese viene considerata a livello internazionale come punto di riferimento italiano.
I quattro poli della cultura
Tropea ha dato vita al progetto Rinnova.Lab per valorizzare l’offerta culturale cittadina attraverso eventi ed iniziative che coinvolgono le realtà del territorio che ruotano intorno ai quattro poli della cultura locale: il pensiero filosofico, le arti, i sapori e le imprese.
Il polo del pensiero filosofico è un omaggio al grande filosofo tropeano Pasquale Galluppi ha lo scopo di promuovere il dialogo tra identità e innovazione, storia, archeologia, sviluppo socioeconomico e paesaggistico. Si sviluppa principalmente nel Centro Culturale, ma anche nel convento di Santa Chiara e nel Museo Diocesano.
Il polo delle arti è un progetto che si basa sulla collaborazione degli attori già attivi e vuole portare l’arte anche fuori dagli ambienti abituali, per esempio nelle suggestive piazzette entro le mura, in riva al mare, nei cortili e androni degli antichi palazzi.
Il polo dei sapori ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio gastronomico calabrese tipico della dieta mediterranea. Le iniziative vengono svolte principalmente presso il Complesso di Santa Chiara, con il Museo del Mare, il Museo Diocesano, l’Antico Sedile di Port’Ercole e la Biblioteca Comunale.
Il polo delle imprese, in collaborazione con player internazionali come SMAU, vuole mettere in campo una serie di attività in chiave di innovazione e di open innovation finalizzate alla valorizzazione di Tropea e del proprio ecosistema di riferimento, collegato alle filiere del turismo, della cultura, dell’agroalimentare.
Eventi e manifestazioni
Tropea è una città viva e ricca di eventi in ogni periodo dell’anno. C’è la possibilità di partecipare a manifestazioni legate alla tradizione molto forte in Calabria, ma anche ad iniziative culturali e scientifiche di valorizzazione del ricco patrimonio storico, artistico e ambientale della regione.
La Varia di Palmi
La Varia di Palmi è una processione, inserita tra le grandi macchine a spalla italiane e riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’umanità, che si svolge ogni anno nell’ultima domenica di agosto. Al centro c’è un imponente carro votivo che rievoca scenicamente l’assunzione in cielo della Vergine Maria. La Varia di Palmi si presenta come una spettacolare nuvola bianca sospesa nel cielo, alta 16 metri e pesante circa 20 tonnellate, con un’imponente struttura in ferro rivestita di cartapesta eretta su una base in legno di quercia (in dialetto clabrese “u’ccippu”). Su questa nuvola sono sospese figure umane in carne e ossa tra le quali le raffigurazioni della Madonna e del Padreterno.
Tropea International Blues Festival
Artisti di fama mondiale e buskers si esibiscono sotto le stelle con uno straordinario successo di presenze e di entusiasmo. Caratteristica distintiva del Tropea International Blues Festival è l’esibizione in contemporanea tra la gente che resta coinvolta come solo il blues riesce a fare.