Alla scoperta dell’Abbazia di Montecassino, la più antica d’Italia

L’Abbazia di Montecassino si trova nel Lazio ed è il monastero più antico d’Italia: scopri come raggiungerlo e cosa vedere

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Redazione

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Definita la culla del monachesimo occidentale, l’Abbazia di Montecassino è uno dei luoghi di culto più importanti d’Italia. Ogni anno sono migliaia i visitatori che si recano in gita a Montecassino per visitare quello che viene definito il monastero più antico d’Italia. Scopriamo la sua storia e come visitare l’Abbazia.

La storia del monastero

L’Abbazia di Montecassino fu fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia, sulla base di una preesistente fortificazione romana. Il monastero fu costruito sul monte Cairo, a 519 metri sul livello del mare, per accogliere Benedetto e gli altri monaci provenienti da Subiaco. All’epoca, il paganesimo era ancora molto praticato, ma Benedetto ebbe il coraggio di trasformare quel luogo sperduto in un luogo di culto cristiano.

Questo edificio è stato distrutta e saccheggiata numerose volte, dai Longobardi e dai Saraceni. Nel 1349 ci fu un terribile terremoto che la danneggiò ulteriormente e nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, venne rasa al suolo dai bombardamenti. Circa 300 persone che si nascosero in questo luogo protetto riuscirono a salvarsi. L’Abbazia è stata quindi ricostruita utilizzando i marmi superstiti.

Benedetto trascorse la vita dedicandosi ai bisognosi e predicando l’accoglienza. Qui scrisse la storica Regola, con alla base i voti di castità, povertà, obbedienza e l’obbligo del lavoro. Da allora, il motto ora et labora è il principio su cui si fonda il monachesimo benedettino. Benedetto morì nel 547, qualche giorno prima era morta la sorella gemella Scolastica. Le reliquie di entrambi i Santi sono custodite nella cripta sottostante l’altare maggiore della chiesa. Nel corso dei secoli e in seguito alle alterne vicende menzionate prima, l’Abbazia di Montecassino ha vissuto momenti di grande splendore. Ancora oggi il grande patrimonio artistico, religioso e culturale contenuto nel monastero sono la ragione per cui arrivano visitatori da ogni parte del mondo.

Abbazia di Montecassino: architettura

Prima di entrare nella Basilica, si devono oltrepassare tre chiostri in successione. Il Chiostro d’ingresso era stato riadattato da San Benedetto per la preghiera dei monaci. In questo chiostro il santo morì. Da qui, attraverso il corridoio degli Ospiti, si arriva al Chiostro del Bramante: largo 30 metri e lungo 40 fu realizzato nel 1595 proprio dal Bramante. Vi troviamo la Loggia del Paradiso, risalente al 1513 e da cui si vede un panorama mozzafiato compreso il Cimitero di Guerra Polacco, e un pozzo con due statue marmoree settecentesche di San Benedetto e Santa Scolastica ai lati. Si arriva alla Basilica passando attraverso l’ultimo chiostro, il Chiostro dei Benefattori, con porticati in cui sono disposte 24 statue di Papi, Santi e Re che sono stati importanti nella storia del monastero di Montecassino. Un altro ingresso si trova sotto la Torre Romana abitata da San Benedetto. All’ultimo piano della Torre Romana c’è l’appartamento Papale.

La Basilica

La Basilica (o Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto), ricostruita interamente nel dopoguerra secondo le linee architettoniche e decorative sei-settecentesche, fu consacrata nel 1964 da Papa Paolo VI. L’interno presenta una pianta a croce latina e c’è un trionfo di oro, marmo, riccioli ed evolute. Presenta tre navate, due più strette e quella centrale più alta e larga. La navata centrale è arricchita da quattro cappelle laterali finemente decorate. Sugli altari si trovano tele di scuola napoletana del XVII e XVIII secolo. Purtroppo nel 1944 i bombardamenti hanno distrutto gli affreschi sul soffitto eseguiti dall’artista Luca Giordano, ma è possibile ancora vedere il Coro dietro l’altare maggiore e l’organo a canne della costruzione originale.

La volta che sovrasta il Coro ligneo è stata dipinta da Stefanelli nel 1984 con affreschi che raffigurano San Benedetto, San Paolo e San Giovanni Battista. Sono conservati nella Cattedrale anche alcuni affreschi di Pietro Annigoni: La Visione di San Benedetto, la Morte di Santa Scolastica e la Morte di San Benedetto. Presso l’altare maggiore sono conservate le spoglie di San Benedetto e Santa Scolastica, in una tomba circondata da preziose decorazioni. Su una lastra di marmo nero che funge da lapide, la scritta «San Benedetto e Santa Scolastica così come non furono separati nello spirito durante la loro vita, allo stesso modo i loro corpi non furono separati nella morte».

La Cripta e la Chiesa Primitiva di San Martino

La Cripta, completamente decorata a mosaico, fu realizzata nel 1544 scavando nella viva roccia della montagna. I mosaici – realizzati nei primi del ‘900 da frati benedettini provenienti dalla città tedesca di Beuron – e le sculture hanno preso il posto di vecchi affreschi cinquecenteschi. Lungo le scalinate ci sono dei bassorilievi su pietra locale. I colori predominanti sono l’oro, il blu, il bianco e il rosso. Nella Cripta si trovano la Cappella di San Mauro, discepolo prediletto di S. Benedetto, e la Cappella dedicata a San Placido, anch’egli discepolo di Benedetto. La Chiesa Primitiva di San Martino è la chiesa dove San Benedetto distrusse gli idoli pagani convertendo il Tempio di Giove in una chiesa dedicata a San Martino di Tours. La costruzione era piuttosto piccola, circa 7×7 metri e riusciva a contenere appena 30 monaci.

L’Archivio, la Biblioteca di Montecassino e l’Erboristeria

Nell’Archivio sono conservati importantissimi documenti relativi alla vita del monastero e anche il famoso “Placito cassinese” dell’anno 960, il primo documento che racchiude scritte del volgare italiano. Anche nella Biblioteca sono custodite opere rare ed antiche tra cui 40.000 pergamene, codici, manoscritti, il lezionario del 1068, libri di preghiera, gli incunaboli del ‘400, le cinquecentine e numerose rilegature e rarità bibliografiche, libri corali, disegni e stampe del ‘700 ed ‘800. La Biblioteca dell’Abbazia di Montecassino è stata dichiarata monumento nazionale. Nell’Abbazia di Montecassino c’è anche un’erboristeria dove poter acquistare prodotti e cosmetici realizzati seguendo antiche ricette benedettine.

Il Museo di Montecassino

Uscendo dalla Basilica si trova il Museo, con il suo particolare ingresso con colonne con capitelli medievali del sec. VIII e IX. Costruito nel 1980, il Museo è diviso in due piani e conserva le testimonianze delle vicende che hanno visto protagonista l’Abbazia di Montecassino. Sono conservati all’interno reperti che vanno dal VI secolo a.C. fino ai nostri giorni. Inoltre, è possibile vedere anche i frammenti della vecchia Abbazia distrutta nei secoli. Tra le opere che è possibile ammirare, anche la tavola di Sandro Botticelli raffigurante la Natività, esposta nella Sala della Natività, nella sezione dedicata ai dipinti, argenti e paramenti sacri. All’interno del Museo c’è anche una Cappella risalente al 1492, dedicata a Sant’Anna, dove si possono ammirare affreschi e un coro a tarsie lignee del XVII secolo.

Il cimitero militare polacco

Nei dintorni dell’Abbazia, è possibile anche far visita al cimitero dove sono sepolti i corpi dei 1501 soldati polacchi che persero la vita nei giorni che precedettero la liberazione di Montecassino, avvenuta nel maggio del 1944. Il cimitero si raggiunge scendendo per qualche centinaio di metri la strada che giunge al centro di Cassino.

Come raggiungere l’Abbazia di Montecassino

Montecassino è in provincia di Frosinone, dista circa 140 km da Roma e circa 100 km da Napoli. L’Abbazia è visibile sin da lontano dall’Autostrada A1. L’uscita è quella di Cassino, dove sono poi presenti numerose indicazioni per arrivare alla base della montagna su cui è posto il monastero. Da lì, poi bisogna salire per circa 8 km. Si può arrivare anche in treno: la stazione a cui scendere è quella di Cassino. Da lì, ci sono circa 3 autobus al giorno che portano fino all’Abbazia.

Abbazia di Montecassino: orari di apertura e ospitalità

L’Abbazia di Montecassino si può visitare gratuitamente dal lunedì alla domenica durante tutto l’anno. Gli orari sono diversi a seconda della stagione:

  • dal 1° aprile al 31 ottobre l’Abbazia è aperta dalle 9:30 alle 18:30 con orario continuato;
  • dal 1° novembre al 31 marzo è aperta nei giorni feriali con orario continuato dalle 9:30 alle 16:30, la domenica e festivi dalle 9:30 alle 17:15, sempre con orario continuato;
  • il 25 dicembre l’apertura è prevista dalle 8:45 alle 13:00.

Il Museo è aperto secondo questo calendario:

  • dal 1° novembre al 31 marzo aperto con orario continuato solo la domenica e nei giorni festivi
  • dal 1° aprile al 31 ottobre è aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle ore 18:30 con orario continuato
  • il 25 dicembre il museo è chiuso.

La Santa Messa viene celebrata tutte le domeniche e i giorni festivi alle 10:30 e alle 12:00. La Messa è cantata in gregoriano. Durante le celebrazioni delle Messe le visite sono sospese. Nel visitare l’Abbazia si raccomanda sempre di osservare silenzio e compostezza, nel rispetto della sacralità del luogo. Non è consentito l’ingresso ai cani e altri animali. Il Monastero di Montecassino offre anche ospitalità a chi vuole trascorrere qualche giorno di ritiro spirituale in pace. Nei giorni di permanenza gli ospiti vivono la quotidianità monastica scandita dall’Ora et Labora benedettino.