Chi cerca una meta lontana dalla folla, dove la natura è incontaminata e il paesaggio è autenticamente meraviglioso, è in questa valle che li trova. La Val di Zoldo, nel cuore della provincia di Belluno, all’ombra delle Dolomiti patrimonio Unesco, regala un’atmosfera d’altri tempi.
A contatto con una natura autentica, a pochi chilometri dalle più rinomate stazioni sciistiche e da altre celebri località turistiche, questa valle cela vasti spazi dove incontrare gli animali selvatici (tra cui cervi, caprioli, camosci e mufloni e, negli ultimi anni, anche linci, gatti selvatici e persino orsi), boschi e grandi pascoli.
La valle è incastonata tra due dei più iconici massicci dolomitici, il Monte Pelmo (alto 3.168 metri) e il Civetta (3.220 metri), che la proteggono e la rendono la destinazione perfetta per chi ama la montagna e la tranquillità. La valle di fatto costituisce la porta nord del Parco nazionale delle dolomiti bellunesi, è un territorio unico. Qui, si possono praticare tutti gli sport invernali, dai più adrenalinici alle tranquille ciaspolate nella neve.
Sci alpino nella Val di Zoldo
Le stazioni sciistiche della Val di Zoldo comprendono Pecol (a 1.388 metri di altitudine) e Palafavera (a 1.520 metri), che fa parte del Comprensorio Ski Civetta. Si può sciare su 72 km di piste comprese nel grande carosello Dolomiti Superski. È una delle zone più nevose delle Dolomiti e, per questo, le cime innevate regalano scenari indimenticabili, tra il maestoso Monte Pelmo e la catena del Civetta e della Moiazza.
Dove sciare di notte
Le aree sciistiche della Val di Zoldo – Pecol e di Palafavera includono la maggior parte del Comprensorio Ski Civetta, con 35 km di piste collegate alle ski aree di Alleghe e Selva di Cadore. Con i suoi 5 km di piste da discesa illuminate, la pista nera “Foppe” e la rossa “Cristelin”, Pecol è l’unica stazione del comprensorio Ski Civetta dove si pratica lo sci anche di notte.
Per il 2021 l’apertura dello sci in notturna è prevista per il 24 dicembre ma abbiamo avuto modo di provare in anteprima questa esperienza e quello che ci ha colpito è l’illuminazione veramente importante che permette di affrontare le due piste in piena sicurezza. Le piste si raggiungono a monte di Pian del Crep, salendo con la cabinovia da 12 posti.
Dove praticare sci nordico in valle
L’antica tradizione sportiva zoldana è indubbiamente legata anche allo sci nordico. La pista dedicata a Pompeo Fattor, il fondista scomparso nel 2009 e originario di queste zone, che si trova a Palafavera, ai piedi del Pelmo, offre a principianti ed esperti la possibilità di praticare sia la più semplice tecnica classica sia la più dinamica tecnica “skating”.
Riscaldati dal sole invernale o ammirando gli abeti innevati, gli itinerari che si possono percorrere sono tre, con lunghezze e dislivelli progressivi, ai quali si aggiungono due varianti “nere”, per i più allenati.
Per i principianti che vogliono scoprire e provare questo sport va detto che l’anello dove imparare i primi rudimenti ha una particolare unica in questa particolare area geografica: è l’unico interamente al sole dal mattino al primo pomeriggio. Anche in questo caso abbiamo voluto provare questo sport che peraltro è praticabile anche dai bambini che apprendono i movimenti attraverso divertenti giochi elaborati dagli istruttori. Per chi ama il running come noi questo sport si completa con la pratica abituale della corsa.
L’altra particolarità è che lo sci nordico è propedeutico ad automatizzare alcuni movimenti che saranno poi utili per chi vuole poi provare a cimentarsi con lo sci alpinismo per la prima volta.
La meta ideale per lo sci alpinismo
Proprio perché è una delle valli più nevose delle Dolomiti, ogni inverno sulle sue cime si accumulano diversi metri di neve, che permettono di percorrere itinerari fuori pista per tutti i livelli. Per un divertimento in totale sicurezza, il consiglio è sempre quello di fare affidamento alle guide alpine locali che sapranno dare i migliori consigli su itinerari e condizioni meteo.
Lo sci alpinismo non è sono una disciplina sportiva ma è un modo per scoprire le particolarità del territorio. Le guide infatti oltre a condurre gli escursionisti in scenari unici tra i boschi raccontano le biodiversità del territorio e forniscono interessanti informazioni sull’unicità climatica di quest’area.
L’unica piattaforma biathlon del Veneto
Ma la vera perla di sport della valle è il biathlon, che unisce il tiro a segno con la carabina e lo sci di fondo. Dal 2014, Palafavera, oltre ai chilometri da percorrere unicamente con gli sci stretti, vanta anche la sola piattaforma del biathlon della Regione Veneto. Le caratteristiche tecniche del poligono permettono di organizzare gare agonistiche e ospitare i ritiri delle squadre nazionali. Durante la stagione invernale, è possibile cimentarsi nella pratica del tiro, sotto la guida di un istruttore qualificato che fornirà le nozioni necessarie per svolgere questa attività in totale sicurezza.
Con la guida di istruttori è possibile provare con un gruppo di amici questa esperienza che è divertente e insolita e permette di trascorrere una giornata diversa ad esempio dallo sci.
Ciaspolate nella neve fresca
Per gli amanti delle attività invernali “slow” e del relax, la Val di Zoldo offre innumerevoli itinerari da percorrere con le ciaspole ai piedi, nel silenzio ovattato dei boschi innevati, e il piacere di fare escursioni d’inverno, di godere di un paesaggio che cambia, su itinerari molto diversi rispetto alla stagione estiva. Ogni inverno, il Consorzio Val di Zoldo Turismo propone “Emozionarsi nella neve”, un calendario di escursioni con le ciaspole accompagnati dalle guide alpine, ammirando paesaggi e panorami innevati, al chiaro di luna o pregustandosi una deliziosa merenda in rifugio.
Ci sono escursioni per famiglie, al chiaro di luna, con pranzo o merenda inclusa, ciascuno può scegliere il tipo di ciaspolata che più si adatta alle proprie esigenze, anche in base alla durata e ai chilometri percorsi.
Una valle ricca di borghi e storia da scoprire
La Val di Zoldo è costellata da innumerevoli e romantiche frazioni, con i campanili delle antiche chiesette che, pur diversi tra loro, richiamano allo stesso modo la storia dell’arte e della cultura bellunese.
Ha a che fare con il freddo anche la sua particolare e inaspettata tradizione del gelato. Questa valle, infatti, è stata la culla dei mastri gelatai che, già a partire dal 1800, esportarono quest’arte aprendo gelaterie artigianali in tutta Europa.
Fu anche una terra di artigiani del legno che, trasferitisi a Venezia, diventarono veri e propri artisti delle gondole negli squeri lagunari. Tutto ciò che c’è da raccontare sulla storia zoldana è gelosamente custodito dai volontari del posto nei due musei che sorgono in valle, il Museo del ferro e del chiodo, a Forno di Zoldo, e il Museo dei mestieri, usi e costumi della Val di Goima.
Perché scegliere di andare in Val di Zoldo
Marzia Balestra, Presidente del consorzio Val di Zoldo Turismo ha risposto così a questa domanda:
“Venire in Val di Zoldo significa sciare tra le più belle Dolomiti Unesco, cioè tra il Monte Civetta e il Monte Pelmo. Le piste da sci sono preparate sempre perfettamente, delimitate da bellissimi boschi permettono alle famiglie di sciare in totale sicurezza.
Ce n’è per tutti i livelli e alcune piste sono anche adatte per l’avviamento dei bambini allo sci, i rifugi sono ben organizzati e ben gestiti e il comprensorio gode di punti panoramici che offrono una vista su tutte le dolomiti bellunesi e anche oltre.
Per chi non si accontenta i 5 km di piste illuminate offrono un’esperienza indimenticabile, dal giovedì al sabato gli instancabili dello sci possono integrare la sciata diurna con quella notturna.
Nell’infrasettimanale tutte le piste dello Ski Civetta sono il luogo ideale per momenti di relax e tranquillità, lontano dalle code e dalla frenesia.
La Val di Zoldo ha la particolarità di essere incontaminata; oltre allo sci alpino, la natura autentica e genuina si rivela ai turisti attraverso rilassanti passeggiate, ciaspolate e adrenaliniche discese con gli sci d’alpinismo.
Anche le persone che la vivono sono autentiche e fortemente legate al loro territorio. E quindi perché venire in Val di Zoldo? Perché una valle da scoprire, ma soprattutto da vivere!”
Villaggi e panorami della Val di Zoldo